I settori privato e pubblico differiscono in molti modi. Non hanno, ad esempio, né la stessa ragion d'essere, né gli stessi obiettivi e finalità.
Quali sono le differenze tra contratti degli statali e contratti dei dipendenti privati nel 2024? Cambiano nell'impianto e nelle finalità i contratti di lavoro degli statali e dei lavoratori private. Tante sono le differenze, non solo retributive, ma anche relative ai diritti e ai doveri da rispettare.
Quali sono le differenze tra contratti degli statali e dei dipendenti privati nel 2024
Confronto stipendi e oltre contratti statali e privati
Sono diverse le differenze che sussistono tra i contratti degli statali e quelli del settore privato nel 2024.
Non hanno, per esempio, la stessa ragion d'essere, né gli stessi obiettivi e finalità. Un'impresa privata punta a produrre, vendere, offrire un servizio e raggiungere determinati obiettivi, mentre un ente pubblico deve garantire un servizio di interesse generale.
Cambiano i contratti pubblici da quelli statali per le modalità di assunzione: i contratti degli statali prevedono, infatti, il superamento di un concorso pubblico prima dell'assunzione, indetto proprio per selezionare gli elementi migliori ed evitare i favoritismi.
I bandi di concorso per diventare un dipendente statale vengono periodicamente pubblicati in Gazzetta Ufficiale.
La selezione per assumere con un contratto privato si basa, invece, sui curricula inviati e i relativi colloqui che il candidato sostiene. Non è previsto in tal caso alcun concorso nè altra prova da sostenere per ottenere l'impiego.
Cambiano chiaramente anche le retribuzioni tra contratto statale e privato.
Partendo dal contratto degli statali, i dipendenti percepiscono uno stipendio adeguato alla posizione ricoperta, alla storia professionale e al'anzianità di servizio maturata, e comunque fissata dal relativo contratto nazionale Ccnl.
La retribuzione è adeguata all'orario di lavoro prestato che, generalmente, in molti casi, è inferiore a quello previsto dai contratti per i dipendenti privati.
Anche per i dipendenti privati sono previsti stipendi differenti in base al ruolo ricoperto, alla mansione svolta e al livello di inquadramento professionale in cui si viene inseriti al momento dell'assunzione.
Gli importi delle retribuzioni minime sono stabilti dai singoli contratti nazionali Ccnl e variano in base ai diversi settori di lavoro.
Secondo quanto emerge da recenti dati, i dipendenti statali guadagnano in media 2.000 euro all’anno in più di un dipendente privato.
Poco cambia, invece, tra i contratti degli statali e dei privati per quanto riguarda permessi e ferie, regole per la malattia, per le dimissioni e i licenziamenti, nonchè per il riconoscimento delle quote di Tfr da accantonare ogni anno e il pagamento dei contributi previdenziali.
Non c'è alcuna differenza tra i contratti per gli statali e i contratti per i privati per quanto riguarda la tassazione: vale, infatti, in entrambe i casi l'applicazione delle aliquote Irpef nazionali in vigore e delle addizionali locali, Irpef regionale e comunale.