Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, la principale differenza tra atto pubblico e scrittura privata è che il primo è un documento redatto da un pubblico ufficiale, come un notaio o un poliziotto, considerando che anche una multa è un atto pubblico, mentre la scrittura privata è un documento che può essere anche redatto da privati cittadini, non obbligatoriamente alla presenza di un pubblico ufficiale.
Quali sono le differenze principali tra scrittura privata e atto pubblico nel 2022? Quando si deve concludere un accordo, o un contratto, o simili, spesso si ricorre alla stesura di un atto pubblico alla presenza di un notaio che ‘blindi’ un qualsiasi tipo di accordo raggiunto.
Ci sono, però, anche possibilità offerte dalla legge che permettono di redigere un documento formale nel quale riportate termini di accordi vari o contratti ma risparmiando sui costi notarili, e si tratta di scrivere una scrittura privata. Vediamo quali sono le differenze tra due ed eventuali vantaggi e svantaggi.
Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, la principale differenza tra atto pubblico e scrittura privata è che il primo è un documento redatto da un pubblico ufficiale, come un notaio o un poliziotto, considerando che anche una multa è un atto pubblico, mentre la scrittura privata è un documento che può essere anche redatto da privati cittadini, non obbligatoriamente alla presenza di un pubblico ufficiale.
Ai fini della validità legale e giuridica, tra atto pubblico e scrittura privata non sussiste alcuna differenza se la scrittura privata viene redatta secondo regole e regole previste dalle leggi in vigore. Perché una scrittura privata sia valida deve, infatti, riportare dati specifici che sono:
Precisiamo, però, che la scrittura privata come documento al posto di un atto pubblico ha un valore legale legittimo solo se autenticata e l’autenticazione di una scrittura privata può essere fatta da diversi soggetti che sono:
In generale, potremmo dire che non esistono vantaggi e svantaggi per scrittura privata o atto pubblico, forse a parte i costi, considerando che l’atto pubblico si fa da un notaio per cui sono generalmente richiesti costi elevati, che si possono risparmiare se si redige una scrittura privata.
Tutto dipende dal motivo per cui il documento deve essere redatto, l'una o l'altro, e in base ad esso considerare che, pur potendo avere la scrittura privata pieno valore legale e legittimo, l’atto pubblico rappresenta sempre prova dei fatti riportati fino a querela di falso, per cui è decisamente difficile contestarne il contenuto, affermando che si tratta di un falso o che di un accordo o un fatto mai avvenuto.
La scrittura privata può, invece, essere molto più facilmente contestata, rappresentando una prova solo nei confronti di chi riconosce la propria firma sul documento. Chi ha, dunque, firmato una scrittura privata, può sempre disconoscerla e così la stessa perde ogni valore.
A differenza di un atto pubblico, decisamente più ‘forte e blindato’ come prova di fatti, la scrittura privata può essere, dunque, contestata con una semplice dichiarazione, per esempio afferma che la firma riportata non è la propria, e spetta poi alla controparte dimostrare il contrario. Per contestare un atto pubblico, bisogna (più difficilmente) promuovere un giudizio.