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Differenze tra Isee ordinario e Isee corrente 2025. Chi e quando deve fare l'uno o altro

Quando si presenta Isee ordinario e quando lIsee Corrente e cosa cambia tra i diversi modelli: cosa prevedono norme e leggi attualmente in vigore e aggiornate

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Differenze tra Isee ordinario e Isee cor

L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) rappresenta un parametro essenziale nell’accesso a numerose prestazioni sociali agevolate, agevolazioni fiscali e servizi pubblici in Italia. Comprendere le differenze sostanziali tra ISEE ordinario e ISEE corrente, è importante per chi desidera richiedere o mantenere determinati benefici, perchè permette di adattare la la certificazione alla propria effettiva condizione economica, specialmente in presenza di eventi che ne modificano il profilo reddituale e patrimoniale.

Differenze tra ISEE ordinario e ISEE corrente: definizione aggiornata e ambiti di applicazione

L’ISEE ordinario è calcolato annualmente sulla base della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che ricomprende redditi e patrimoni riferiti ai due anni precedenti. Ad esempio, per l’ISEE 2025 si considerano la situazione reddituale e patrimoniale del 2023. Questo indicatore riflette quindi una fotografia storica della situazione economica del nucleo familiare. Si utilizza sia per accedere a prestazioni sociali agevolate, che per richiedere bonus fiscali, agevolazioni sulle utenze, riduzioni sulle rette scolastiche e universitarie, nonché supporti per famiglie con minori, anziani o componenti con disabilità.

L’ISEE corrente costituisce invece un aggiornamento puntuale della condizione economica corrente, consentendo di tener conto delle variazioni reddituali (negli ultimi 12 o, in casi specifici, negli ultimi 2 mesi) e patrimoniali (alla data del 31 dicembre dell’anno precedente). Tale strumento è indispensabile per chi ha subito recenti peggioramenti economici, così da riflettere la realtà attuale e non quella passata, con effetti diretti sull’accesso a prestazioni sociali e benefici che contemplano soglie ISEE come prerequisito.

ISEE ordinario 2025: caratteristiche, validità e ambiti di utilizzo

L’ISEE ordinario, per l’anno 2025, deriva dall’analisi integrata della DSU, all’interno della quale vengono autodichiarati:

  • i redditi imponibili percepiti nell'anno 2023, incluse tutte le fonti di proventi, pensioni, trattamenti assistenziali e indennità;
  • il patrimonio mobiliare (conti correnti, depositi, titoli, investimenti, polizze assicurative, ecc., aggiornati in base alle nuove esenzioni, ad esempio titoli di Stato fino a 50.000 euro per nucleo esclusi dal calcolo dal 3 aprile 2025);
  • il patrimonio immobiliare (valore degli immobili posseduti al 31/12/2023 e relative quote di mutuo residuo);
  • la composizione del nucleo familiare, fondamentale per determinare il parametro di scala di equivalenza, che aumenta per presenza di minori, disabili o famiglie numerose (secondo il DPCM n. 159/2013 e s.m.i.).

L’ISEE ordinario ha una validità fino al 31 dicembre 2025. Permette di accedere a una vasta gamma di prestazioni sociali agevolate, tra cui:

  • bonus sociali per energia, gas, acqua;
  • agevolazioni sulle rette scolastiche e universitarie, mensa e trasporto;
  • sostegni al reddito come Assegno Unico Universale, bonus psicologo, assegni per nuclei numerosi e invalidità;
  • servizi sociosanitari domiciliari o residenziali, assistenza agli anziani;
  • sgravi fiscali e altre prestazioni regionali e comunali;

La DSU può essere presentata autonomamente tramite il Portale INPS, oppure avvalendosi del supporto di Centri di Assistenza Fiscale (CAF), che forniscono indicazioni dettagliate anche sui documenti richiesti. Per simulare il calcolo preliminare dell’indicatore, portale INPS ISEE precompilato, con accesso tramite credenziali SPID, CIE o CNS.

Prestazioni sociali agevolate collegate all'ISEE: requisiti specifici e ambiti di rilievo

L’ISEE (ordinario o corrente) costituisce il parametro di riferimento per l’accesso a un’ampia gamma di prestazioni sociali agevolate disciplinate dal DPCM 159/2013, dal D.Lgs. 112/1998 e dalla L. 328/2000:

  • Bonus energia, gas e idrico: detrazioni in bolletta e agevolazioni tariffarie riservate a nuclei con indici ISEE entro soglie prefissate annualmente.
  • Assegno Unico Universale per figli a carico, sostegno alla natalità, bonus asilo nido e altre misure per famiglie con minori.
  • Servizi socio-sanitari: assistenza domiciliare, residenze sanitarie per anziani e non autosufficienti, assistenza ai disabili e integrazione retta di ricovero.
  • Interventi a favore di persone con fragilità sociale: buoni spesa, contributi straordinari per minimo vitale, sostegno in caso di emergenze economiche.
  • Sconti su trasporti pubblici, canone RAI, bandi INPS per studenti e borse di studio universitarie e regionali.

L’ente erogatore (Comune, Regione, INPS, scuola, università, ecc.) definisce, di norma, soglie ISEE specifiche e può richiedere aggiornamenti della documentazione in qualsiasi momento. I regolamenti locali prevedono percorsi di accesso dettagliati, con équipe tecniche multidisciplinari e progetti personalizzati per servizi complessi.

Novità normative 2025 e impatti su calcolo e dichiarazione ISEE

Le principali novità in vigore nel 2025 si collegano al D.P.C.M. 13/2025, che introduce franchigia fino a 50.000 euro per titoli di Stato e prodotti assimilati, e alla possibilità di ricalcolo dell’attestazione per DSU elaborate prima del 3 aprile. L’INPS ha inoltre aggiornato istruzioni e software di calcolo, affinando i criteri di validazione e attribuzione delle franchigie per le componenti patrimoniali, sia nel calcolo ordinario che nelle pratiche di ISEE corrente.

L’obbligo di utilizzare la DSU precompilata, in parte già automatizzato per molti contribuenti grazie all’incrocio dati con Agenzia delle Entrate e banche dati INPS, accelera i tempi di rilascio e riduce il rischio di errori, tutelando la trasparenza nei confronti dei cittadini.