Differenze tra partita iva e azienda individuale secondo leggi 2023

Attività da svolgere, regime fiscale e di contabilità, versamento contributivo: cosa cambia tra partita iva e azienda individuale e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Differenze tra partita iva e azienda ind

Quali sono le differenze tra partita iva e azienda individuale?

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, l’apertura delle partite iva deve essere legata al tipo di attività che si intende svolgere. La differenza principale tra partita iva e azienda individuale è proprio questa: la partita iva per i liberi professionisti consente loro di svolgere il proprio lavoro intellettuale che prevale sul resto dell’attività, la partita iva per azienda individuale vale per artigiani e commercianti. Ulteriori differenze, chiaramente legate all’attività che si svolge, riguardano regimi fiscali e di contabilità e versamento dei contributi previdenziali. 
 

Quali sono le differenze tra partita iva e azienda individuale? Aprire una partita Iva è una operazione che si compie quando si avvia una attività e generalmente in questo percorso è sempre meglio essere assisti da professionisti del settore, come i commercialisti, per evitare problemi o errori che potrebbero creare difficoltà al lavoratore stesso.

Le partite Iva per lavorare si possono aprire per lo svolgimento di innumerevoli attività e da parte di diverse categorie di professionisti che svolgono un’attività di tipo professionale o commerciale abituale e continuativa. Prima di aprire partita Iva bisogna considerare motivo e attività, se cioè aprire una partita da professionisti o di imprese individuali. Vediamo di seguito cosa cambia tra l’una e l’altra categorie per l’apertura di una partita iva.

  • Differenze tra partita iva e azienda individuale cosa cambia
  • Regimi fiscali differenti tra partita Iva e azienda individuale
  • Differenza partita iva e azienda individuale per versamento contributi previdenziali


Differenze tra partita iva e azienda individuale cosa cambia

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, è possibile aprire una partita Iva sia come professionista e sia come imprenditore individuale, la differenza sta nell'attività che si svogle: i primi sono lavoratori autonomi che svolgono un’attività per la quale il lavoro intellettuale prevale sul resto dell’attività. 

Si tratta cioè di tutti i professionisti iscritti in un Albo od Ordine professionale, come avvocati, commercialisti, notai, ecc. I secondi, invece, gli imprenditori individuali, sono artigiani o commercianti che avviano una propria attività con apertura di partita Iva e obbligati all’iscrizione nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio provinciale. A differenza delle aziende individuali, il lavoro del libero professionista con partiva iva è caratterizzato proprio dallo svolgimento della sua attività professionale più che dal capitale investito.

Regimi fiscali differenti tra partita Iva e azienda individuale

Altra differenza tra apertura di partita Iva per liberi professionisti e ditta individuale è relativa a regime fiscale e di contabilità. Per le due categorie sono, infatti, previsti regimi fiscali differenti, con diverse modalità di calcolo del reddito imponibile soggetto a tassazione ai fini Irpef.

I liberi professionisti lavoratori autonomi vengono tassati solo in base ai compensi e ai costi effettivamente percepiti nel periodo d’imposta considerato, secondo il cosiddetto principio di cassa, basato su deduzione dei costi e tassazione sui compensi effettivamente incassati, e con possibilità, a seconda dei redditi percepiti, di optare per il regime di contabilità semplificata, regime dei minimi e forfettario, o regime ordinario. 

Le aziende individuali sono tassate ai fini Irpef sul proprio reddito imponibile annuale e la loro contabilità non segue il principio di cassa ma il principio di competenza, che si basa su deduzione dei costi e tassazione dei ricavi di competenza, a prescindere dalla data effettiva di pagamento o incasso.

Differenza partita iva e azienda individuale per versamento contributi previdenziali

Un’altra differenza tra partita iva di un libero professionista e una azienda individuale riguarda il versamento dei contributi previdenziali. Mentre, infatti, i liberi professionisti devono iscriversi alla propria Cassa di appartenenza o, in mancanza di una Cassa specifica del proprio ordine professionale, alla gestione separata Inps, versando una percentuale del 25,72% sul reddito imponibile e il contributo da versare alla gestione separata Inps è calcolato sull’utile percepito, le aziende individuali devono iscriversi alla Gestione Ivs per Artigiani e Commercianti e versare i contributi fissi sul reddito minimale.

Se superano il reddito minimale, stando a quanto stabilito dalla legge, devono versare i contributi in percentuale fino al raggiungimento di quello massimale.


 

attività da svolgere Sistema fiscale e contabile Contributi versati: cosa cambia tra partita IVA e singola azienda e descrizione.