Per le tasse da pagare su veranda, pergolato, tettoia o gazebo, stando a quanto stabilito dalle leggi attuali in vigore, non è previsto, in generale, il pagamento di alcuna tassa, se non eventuali oneri dovuti per le richieste di permessi e autorizzazioni edilizie necessarie. E’, invece, obbligatorio pagare l’Imu su verande, pergolati, tettoie e gazebi quando risultano pertinenza di una casa. Le leggi attuali stabiliscono l’esenzione dal pagamento dell’Imu per prime case e rispettive pertinenze ma a condizione che si tratti di una sola pertinenza. Se, invece, le pertinenze pur se di una prima casa sono due, su una, per esempio, una veranda, l’imposta deve essere pagata.
Quali sono differenze tra tasse e regole su veranda, pergolato, tettoia o gazebo e cosa conviene avere? La realizzazione di verande, pergolati, tettoie e gazebi richiede l’obbligo di rispettare regole e leggi specifiche per fare le costruzioni in maniera corretta senza rischiare di incorrere in alcun abuso edilizio. Vediamo quali sono e quale conviene di più costruire.
Le prime regola da rispettare per realizzare verande, pergolati, tettoie o gazebi riguardano obbligo di richiedere apposito permesso di costruire al Comune di competenza o altri titoli edilizi. Partendo dalla veranda, trattandosi di un lavoro che amplia gli spazi vivibili della propria casa aumentandone la volumetria, è sempre obbligatorio, per legge, chiedere il permesso di costruire al Comune.
L’unico caso in cui non servono permessi per costruire una veranda è quello in cui la stessa veranda può essere rimossa perché non è fissata al pavimento in modo permanente. Se poi si tratta di una veranda esterna costruita su un terrazzo, non può essere abitabile ma usata temporaneamente, deve essere rimovibile, priva di fondamenta o parti in muratura e non deve superare un massimo del 25% dell’estensione complessiva del terrazzo.
Le dimensioni di una veranda sono importanti per la ventilazione dell’ambiente, soprattutto per regolare i livelli di umidità e scongiurare il pericolo di muffe: per una giusta ventilazione, infatti, bisogna destinare alle aperture tra il 5 e il 12% dell’intera superficie.
Non sono, invece, previste specifiche dimensioni da rispettare per pergolato, tettoia o gazebo. Il consiglio in tal caso è quello di consultare sempre i Regolamenti edilizi dei Comuni prima di farli. Anche per pergolato, tettoia o gazebo valgono le stesse regole in vigore per le verande in tema di permessi: per la tettoia il permesso di costruire serve sempre a meno che non si tratta di una struttura non fissa e mobile, per pergolati e gazebi non è mai obbligatorio chiedere il permesso di costruire al Comune di competenza a meno che non si tratti di strutture fisse e con coperture sulle parti superiori.
Se per costruire una tettoia non si ha il permesso necessario per la costruzione, il Comune può sanzionare il proprietario di casa decidere anche per una sanzione demolitoria.
Passando al capitolo tasse da pagare su veranda, pergolato, tettoia o gazebo, stando a quanto stabilito dalle leggi attuali in vigore, non è previsto, in generale, il pagamento di alcuna tassa, se non eventuali oneri dovuti per le richieste di permessi e autorizzazioni edilizie necessarie.
E’, invece, obbligatorio pagare l’Imu su verande, pergolati, tettoie e gazebi quando risultano pertinenza di una casa. Le leggi attuali stabiliscono l’esenzione dal pagamento dell’Imu per prime case e rispettive pertinenze ma a condizione che si tratti di una sola pertinenza. Se, invece, le pertinenze pur se di una prima casa sono due, su una, per esempio, una veranda, l’imposta deve essere pagata.
Allo stesso modo, si paga sempre per legge l’Imu sulle pertinenze, come verande o pergolati fissi e chiusi, su seconde case e oltre.
Capire cosa conviene realizzare tra veranda, pergolato, tettoia o gazebo dipende dalle proprie esigenze e da diversi elementi. In generale, possiamo dire che la convenienza di realizzare una veranda piuttosto che una tettoia, o un pergolato, o un gazebo nel giardino di casa propria o sul terrazzo dipende dai costi che sono chiaramente differenti tra una struttura e un’altra, attestandosi più passi per alcuni modelli di pergolati e gazebi rispetto alle verande, per esempio.
Ma la convenienza è soggettiva perché dipende da che tipo di struttura realmente serve per il proprio balcone, terrazzo o giardino, dimensioni e materiali della stessa da considerare.