Non esiste in realtà una legge sui compiti a casa per gli studenti durante le vacanze e ogni scuola può decidere in autonomia, discorso diverso vale per i compiti agli studenti dati per il weekend, da fare cioè sabato e domenica per lunedì. In questo caso, si deve rispettare una circolare del ministero dell’Istruzione che riportava inizialmente che agli alunni delle scuole elementari e secondarie di ogni grado e tipo non devono essere assegnati compiti scolastici da svolgere o preparare a casa per il giorno successivo a quello festivo.
Quali sono i diritti di studenti e famiglie sui compiti? Per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, e relative famiglie, sono previste norme specifiche sullo svolgimento dei compiti e si tratta di norme diverse e che riguardano tanto i compiti da fare a casa tanto i compiti in classe. Vediamo quali sono.
Secondo quanto previsto, non esiste una legge specifica che preveda obblighi o esoneri dai compiti a casa per gli studenti durante le vacanze ma, considerando che vige la cosiddetta autonomia scolastica, ogni scuola è libera di decidere se dare o meno i compiti delle vacanze agli studenti.
Se, dunque, un dirigente scolastico decide che gli alunni del suo istituto devono godersi il tempo libero senza fare compiti durante un periodo di riposo, gli insegnanti non possono assegnare liberamente compiti per le vacanze o per giorni di festa e, se lo facessero, l’alunno sarebbe autorizzato a non svolgerli. E viceversa.
Non esiste in realtà una legge sui compiti a casa per gli studenti e ogni scuola può decidere in autonomia, discorso diverso vale per i compiti agli studenti dati per il weekend, da fare cioè sabato e domenica per lunedì. In questo caso, si deve rispettare una circolare del ministero dell’Istruzione che riportava inizialmente che agli alunni delle scuole elementari e secondarie di ogni grado e tipo non dovevano essere assegnati compiti scolastici da svolgere o preparare a casa per il giorno successivo a quello festivo.
Ciò significa che non vigeva alcun obbligo scolastico di far fare compiti a casa agli studenti durante il weekend e stesso discorso valeva per i compiti da preparare per il giorno successivo ad una festa infrasettimanale, per esempio se il giorno dell’Immacolata dell’8 dicembre cade di mercoledì non è obbligatorio che per giovedì gli studenti abbiano compiti da svolgere.
Lo scopo della circolare ministeriale era quello di garantire ai ragazzi il giusto tempo da trascorrere in famiglia, nonchè la possibilità di riposare o di svolgere attività diverse dallo studio, come sport. La stessa circolare ministeriale ha subito nel tempo delle modifiche, prevedendo oggi la lecita possibilità di assegnare dei compiti da svolgere nel weekend o per un giorno festivo in prossimità di scrutini ed esami o se il monte ore delle lezioni non è stato sufficiente a svolgere tutto il programma previsto all’inizio dell’anno scolastico.
Resta poi sempre il fatto che, per legge, ogni scuola può decidere in piena autonomia la politica scolastica da adottare in tema di svolgimento di compiti per gli studenti.
E’, inoltre, previsto che i docenti che decidono di assegnare compiti a casa devono correggerli tutti e a tutti, altrimenti non avrebbe senso farli ma anche che:
La legge in vigore non riporta alcun riferimento esplicito al divieto di fare compiti in classe a sorpresa. Ciò significa che tra i diritti degli studenti non rientra quello di potersi rifiutare di svolgere un compito in classe anche a sorpresa e che ogni docente può decidere di fare compiti in classe a sorpresa senza avvisare, con l’obiettivo di verificare se gli alunni effettivamente studiano e acquisiscono le competenze adatte per proseguire con il programma di studio.
L’unico caso in cui uno studente ha il diritto di rifiutarsi di fare un compito in classe è quello in cui il docente decide di far fare il compito per mettere in ridicolo un alunno davanti agli altri studenti o per qualche ripicca personale.