Disoccupazione, pensioni, malattia, Maternitą, infortuni: tutte le novitą 2022 contratto lavoratori spettacolo

Nuova indennitą di disoccupazione per lavoratori dello spettacolo, nuovo calcolo per indennitą di maternitą e non solo: cosa cambia per contratto spettacolo

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Disoccupazione, pensioni, malattia, Mate

Quali sono le novitą 2022 previste per chi ha un contratto lavoratori dello spettacolo?

Stando a quanto approvato con il nuovo decreto Sostegni bis, i lavoratori dello spettacolo possono godere di nuove tutele e garanzie lavorative relative soprattutto a nuova indennità di disoccupazione, nuove tutele in caso di infortuni sul lavoro o malattie professionali, nuovo calcolo dell’indennità di maternità, nonché novità per quanto riguarda il versamento di contributi previdenziali. 
 

Il decreto Sostegni bis cambia il lavoro nel mondo dello spettacolo e introduce novità importanti per i lavoratori del settore, da disoccupazione ad assicurazione contro infortuni e malattie professionali, nuove tutele per la maternità, ma non solo. Vediamo allora nel dettaglio quali sono le novità introdotte per il contratto lavoratori dello spettacolo iscritti al Fondo pensioni dei lavoratori dello spettacolo (FPLS). 

  • Disoccupazione novità 2022 contratto lavoratori spettacolo
  • Novità 2022 pensioni lavoratori dello spettacolo
  • Malattia e infortuni sul lavoro novità per lavoratori dello spettacolo
  • Cosa cambia per maternità lavoratori dello spettacolo novità 2022


Disoccupazione novità 2022 contratto lavoratori spettacolo

Partendo dalla questione disoccupazione, il nuovo sistema di welfare messa a punto per i lavoratori dello spettacolo, settore caratterizzato da rapporti di lavoro strutturalmente discontinui e non per scelta di datore di lavoro e lavoratore, prevede dal primo gennaio 2022 il via all’indennità di Assicurazione dei Lavoratori Autonomi dello Spettacolo (ALAS) per la disoccupazione involontaria.

La nuova indennità per la disoccupazione involontaria spettante ai lavoratori dello spettacolo vale per coloro che soddisfano le seguenti condizioni: 

  • non avere in corso rapporti di lavoro autonomo o subordinato;
  • non essere titolari di trattamenti pensionistici diretti a carico di gestioni previdenziali obbligatorie; 
  • avere maturato nell’ultimo anno precedente alla domanda di disoccupazione almeno quindici giornate di contribuzione;
  • avere un reddito relativo all’anno precedente non superiore a 35.000 euro;
  • non percepire il reddito di cittadinanza.

Stando a quanto stabilito, l’indennità Alas verrà corrisposta mensilmente per un numero di giornate pari alla metà delle giornate di contribuzione al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo nel periodo compreso tra il primo gennaio dell’anno precedente la conclusione dell’ultimo rapporto di lavoro autonomo e avrà una durata massima di sei mesi.

Novità 2022 pensioni lavoratori dello spettacolo

Novità per i lavoratori con contratto dello spettacolo anche per quanto riguarda le pensioni. Sono state, infatti, introdotte novità per la maturazione dell’annualità di contribuzione necessaria per l’accesso alla pensione prevedendo:

  • per i lavoratori impegnati a tempo determinato in attività artistica o tecnica, legata a produzione e realizzazione di spettacoli, 90 contributi giornalieri richiesti per la maturazione dell'annualità di contribuzione e non più 120;
  • per attori cinematografici e audiovisivi impegnati in prestazioni caratterizzate da una discontinuità strutturale, la validità di ogni giornata contributiva versata al Fondo per l’accreditamento di un’ulteriore giornata fino ai 90 contributi giornalieri annui richiesti;
  • obbligo di versamento dei contributi al Fondo anche per le prestazioni relative ad attività di insegnamento retribuite, formazione e di carattere promozionale di spettacoli.

Via libera poi anche a novità per  garantire anche la possibilità di maturare l’annualità di contribuzione per tutti i lavoratori che, pur raggiungendo un determinato tetto di reddito, non riescono a maturare il numero di contributi giornalieri richiesti, e alla possibilità di ricongiungimento anche per i lavoratori dello spettacolo dei contributi previdenziali maturati presso altre gestioni.

Malattia e infortuni sul lavoro novità per lavoratori dello spettacolo

Via libera anche a nuove misure e tutele per i lavoratori dello spettacolo in merito a malattia e infortuni sul lavoro. Cambiano, infatti, le condizioni per l’indennità da erogare in caso di malattia e le ultime novità prevedono che per accedervi sia necessario avere avere non più 100 ma 40 contributi giornalieri versati al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo dal primo gennaio dell’anno precedente l’evento di malattia.

Le nuove misure prevedono, in generale, l’aumento della retribuzione massima giornaliera di riferimento per il calcolo delle prestazioni del Servizio sanitario nazionale, dei contributi e delle prestazioni per le indennità economiche di malattia e maternità.

Inoltre, il nuovo sistema di welfare per i lavoratori dello spettacolo prevede l’assicurazione automatica degli stessi all’Inail per infortuni sul lavoro e malattie professionali prevedendo tariffe dei premi per l'assicurazione come quelle delle gestioni Industria, Artigianato, Terziario e Altre attività e l’importo del premio assicurativo sarà definito con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Sussiste, inoltre, d’ora in poi l’obbligo per le Fondazioni lirico sinfoniche di assicurare il personale orchestrale, compreso quello che opera nel cosiddetto golfo mistico, la buca d’orchestra. 

Cosa cambia per maternità lavoratori dello spettacolo novità 2022

Cambiano anche le forme di tutela e sostegno alla genitorialità, adeguate alla peculiarità di discontinuità tipica delle prestazioni lavorative nel settore dello spettacolo e cambia il calcolo dell’indennità di maternità, che avverrà d’ora in poi in base all’importo giornaliero e al reddito percepito nei dodici mesi precedenti il periodo indennizzabile e non nelle ultime quattro settimane.