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Donare un’auto al figlio, tutte le fasi del passaggio di proprietà 2025

Le fasi del passaggio di proprietà per donare un’auto al figlio: tutto quello che c’è da sapere e apposita documentazione da presentare

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Donare un’auto al figlio, tutte le fasi

Effettuare la donazione di un’auto al figlio una procedura regolata da norme precise e da adempimenti amministrativi obbligatori, fondamentali per garantire la trasparenza e la legittimità del trasferimento di proprietà. Questa pratica, seppur avvenga all’interno del nucleo familiare, prevede una serie di passaggi burocratici che devono essere rispettati per evitare problemi legali, fiscali o assicurativi futuri. Di seguito vengono analizzati approfonditamente tutti i passaggi necessari, le possibili alternative, i costi e i documenti richiesti.

Passaggi preliminari, requisiti e controlli sulla vettura

Prima di procedere alla donazione dell’auto è indispensabile verificare alcuni requisiti:

  • Il donatore deve risultare intestatario unico del mezzo nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Eventuali comproprieta o vincoli (es. leasing, finanziamento in corso, usufrutto) possono complicare o impedire il trasferimento.
  • Assenza di vincoli o ipoteche sul veicolo: occorre assicurarsi che l’autovettura non sia gravata da ipoteche, pignoramenti o fermi amministrativi, condizioni che ostacolano o annullano il passaggio di proprietà.
  • Sussistenza delle condizioni psicofisiche: il donante, ai sensi dell’art. 774 cod. civ., deve agire nel pieno possesso delle proprie capacità mentali.

Questi controlli tutelano sia il donante sia il beneficiario e sono richiesti dagli enti preposti, in particolare il PRA e le delegazioni ACI.

Le fasi del passaggio di proprietà per la donazione tra padre e figlio

La procedura di trasferimento dell’auto a titolo gratuito tra padre e figlio si suddivide in step ben definiti che assicurano il rispetto delle norme:

  • Redazione dell’atto di donazione: è necessaria una scrittura privata autenticata contenente la dichiarazione di volontà di donare, sottoscritta da donante e donatario. L’autenticazione della firma può essere effettuata presso un ufficio comunale, un funzionario STA, oppure un notaio.
  • Registrazione dell’atto al PRA: la donazione deve essere trascritta presso il PRA. Questo adempimento equivale alla registrazione di un normale passaggio di proprietà e aggiorna gli archivi ufficiali.
  • Richiesta dell’aggiornamento della carta di circolazione: la Motorizzazione Civile, a seguito della registrazione, rilascia al nuovo proprietario la carta di circolazione aggiornata.
  • Possibilità di procedere tramite diverse sedi: l’operazione può essere svolta presso gli uffici dell’ACI, della Motorizzazione Civile, o in agenzie di pratiche auto. In alcuni casi, per l’autenticazione della firma, è possibile rivolgersi anche all’ufficio anagrafe del Comune.

Documentazione necessaria per l’atto di donazione dell’autoveicolo

Per la regolare donazione di un’automobile occorre presentare all’ufficio PRA e agli altri enti coinvolti la seguente documentazione:

  • Certificato di proprietà (CdP) o Documento Unico di Circolazione e Proprietà (DU)
  • Carta di circolazione originale
  • Scrittura privata autenticata che attesta la volontà di donare il veicolo
  • Copia documenti di identità in corso di validità di donante e donatario
  • Codice fiscale di entrambe le parti, spesso riportato sulla tessera sanitaria
  • Modello TT2119 per la richiesta di aggiornamento della carta di circolazione
  • Nota di presentazione PRA compilata con codice fiscale del nuovo proprietario
  • Certificato di residenza del donatario (se richiesto dagli uffici competenti)
  • Marca da bollo da 16 euro

Tutti i documenti devono essere in originale o in copia conforme; la mancanza di uno solo di essi può comportare rallentamenti o l’annullamento della pratica.

Costi da sostenere per il passaggio di proprietà auto tra familiari

La donazione di un veicolo tra padre e figlio comporta il pagamento di tariffe e imposte, analoghe a quelle previste per una compravendita tra privati:

  • Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT): l’importo varia in base alla provincia di residenza e alla potenza del veicolo (individuata in kW); per autovetture di media cilindrata si va generalmente tra 200 e 300 euro.
  • Emolumenti ACI: una quota fissa di circa 27-30 euro.
  • Imposta di bollo e diritti di Motorizzazione: circa 16 euro ciascuno.
  • Costo per l’autenticazione della firma: se effettuata in Comune o presso un funzionario pubblico, il prezzo si aggira intorno ai 16 euro; con l’intervento di un notaio le spese aumentano (soluzione scelta solo in casi particolari).

Il totale del procedimento, gestito in proprio, può variare tra i 300 e i 400 euro. Qualora ci si rivolga ad agenzie di pratiche auto, sono previsti ulteriori costi di gestione; in alcune province sono disponibili agevolazioni fiscali per passaggi a titolo gratuito tra genitori e figli, consultabili sull’ACI provinciale.

  • Riduzione IPT per veicoli storici o destinati a particolari categorie di disabili
  • Possibili sconti in alcune province, da verificare di volta in volta presso gli uffici locali

Donazione, vendita simbolica o comodato: le alternative per il trasferimento tra familiari

La legge prevede più modalità per trasferire la proprietà di un veicolo a un familiare:

  • Donazione: trasferimento a titolo gratuito mediante atto autenticato. Ha vantaggio di tutelare il donatario anche in caso di futuri contenziosi ereditari, ma risulta meno flessibile e, se redatta da un notaio, più onerosa.
  • Vendita simbolica: è il passaggio di proprietà con atto di vendita, anche a corrispettivo “simbolico” (ad esempio, 1 euro). Questa soluzione è più rapida, meno costosa e, dal punto di vista fiscale, prevede le imposte ordinarie.
  • Comodato d’uso gratuito: il proprietario concede l’utilizzo dell’auto per un certo periodo; al termine il bene ritorna nella sua disponibilità. La registrazione è obbligatoria solo se il beneficiario non è convivente con il proprietario e dura più di 30 giorni.

La scelta dell’opzione più indicata dipende da esigenze personali, economiche e di tutela patrimoniale.

Sanzioni e rischi collegati a un passaggio di proprietà non eseguito correttamente

Tralasciare la registrazione del passaggio di proprietà, anche tra familiari, comporta pesanti rischi sia per il donante sia per il destinatario dell’auto:

  • Responsabilità amministrative e sanzioni: la mancata registrazione nei termini previsti comporta una sanzione per omessa trascrizione, con possibilità di multe onerose.
  • Problemi assicurativi: le compagnie possono negare la copertura in caso di sinistro se la proprietà formale non è aggiornata, lasciando scoperti da eventuali indennizzi sia l’ex proprietario, sia il nuovo intestatario.
  • Addossamento delle multe: eventuali infrazioni commesse con il veicolo vengono notificate al soggetto risultante come proprietario al PRA; dimostrare la reale cessione senza registrazione ufficiale può essere complesso.
  • Controversie legali o familiari: soprattutto in caso di successioni ereditarie, separazioni o trasferimento di residenza, l’assenza di atti formali trascritti può generare lunghi contenziosi.

Rispettare la procedura garantisce l’aggiornamento degli archivi pubblici, tutela la validità dell’assicurazione e consente la chiara attribuzione delle responsabilità in ogni circostanza.

Aspetti assicurativi: cosa cambia con la Legge Bersani

In caso di donazione di un’auto al figlio convivente, le normative in ambito assicurativo consentono di beneficiare delle agevolazioni introdotte dalla Legge Bersani. Questa disposizione permette di attribuire la stessa classe di merito del veicolo già assicurato (dello stesso nucleo familiare) alla nuova polizza attivata dal figlio. Condizioni essenziali per applicare la norma sono:

  • Stessa residenza tra donante e donatario, certificata dallo stato di famiglia
  • Prima intestazione a nome del beneficiario
  • Classe di merito non scaduta o sospesa

Questa regola si applica esclusivamente ai passaggi tra persone fisiche e non alle aziende. Il vantaggio consiste in un risparmio economico sulla quota assicurativa annuale.

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