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Dopo quanto arriva verbale invalidità legge 104. Tempi medi 2025 per averlo

Dopo quanto tempo arriva il verbale di invalidità Legge 104 nel 2025: tempi medi, fasi della procedura e cosa aspettarsi per riceverlo

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
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Il procedimento per ottenere il verbale di invalidità ai sensi della legge 104 rappresenta un passaggio essenziale per poter accedere ai molteplici benefici previsti dalla normativa italiana per le persone con disabilità. Tuttavia, la tempistica necessaria per la ricezione di questo documento può variare in modo significativo a seconda della regione, del carico degli uffici competenti e della natura della patologia. La digitalizzazione delle procedure e gli aggiornamenti normativi hanno gradualmente introdotto novità per ridurre le tempistiche e semplificare l'iter, ma permangono differenze significative sul territorio nazionale.

Iter per la richiesta e rilascio del verbale di invalidità legge 104

La domanda per ottenere il riconoscimento dell’handicap ai sensi della Legge 104/1992 viene inviata telematicamente all’INPS, corredata dal certificato medico rilasciato da un medico curante o da uno specialista della patologia. Dopo la ricezione della domanda, l’INPS trasmette la documentazione all’ASL di riferimento, che provvederà a convocare la persona interessata per la visita di accertamento.

  • Convocazione per la visita: Ordinariamente, la convocazione per la visita avviene entro 30 giorni dalla domanda. Nel caso di patologie oncologiche, il termine si riduce a 15 giorni.
  • Visita di accertamento: La visita è eseguita dalla commissione medica integrata dell’ASL, con la partecipazione di un medico dell’INPS.
  • Redazione del verbale: Terminata la visita, viene redatto un verbale elettronico, che deve essere validato dal dirigente medico-legale INPS responsabile territoriale.

La digitalizzazione ha permesso un tracciamento più puntuale delle pratiche e la possibilità di seguire l’avanzamento attraverso il portale INPS.

Tempistiche medie per la ricezione del verbale nel 2025

La normativa attualmente in vigore specifica che il procedimento amministrativo per la definizione della pratica deve concludersi entro 120 giorni dalla data della visita (Circolare INPS n. 131/2009 e Determinazione INPS n. 1/2011). Tuttavia, l’esperienza pratica evidenzia che in molte regioni i tempi medi possono arrivare o superare i quattro mesi, come confermato anche negli ultimi rendiconti INPS. Secondo il dato nazionale consolidato più recente, la media si aggira attorno ai 142 giorni, con punte superiori in alcune regioni.

È bene sottolineare che, se la commissione non si pronuncia entro 45 giorni dalla domanda, per alcune agevolazioni lavorative è possibile ricorrere a una certificazione provvisoria (rilasciata da uno specialista pubblico) valida fino all’esito definitivo, in conformità all’articolo 2 della Legge 423/93.

Certificazione provvisoria, requisiti e utilizzo

La certificazione provvisoria consente al richiedente di accedere a determinate tutele lavorative e permessi previsti dall’articolo 33 della Legge 104/1992, anche in pendenza del verbale definitivo. È fondamentale che venga rilasciata da un medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale e presentata tempestivamente al datore di lavoro, unitamente a una dichiarazione che impegna alla restituzione di eventuali benefici indebitamente percepiti se il verbale definitivo non dovesse confermare la gravità della condizione iniziale.

  • La validità della certificazione termina con la comunicazione dell’accertamento definitivo.
  • Il rilascio è previsto se il verbale 104 non viene emesso entro 45 giorni (15 per malattie oncologiche) dalla domanda.
  • Per i congedi straordinari e le ulteriori tutele sul trasferimento è possibile avvalersi di tale certificazione.

Un uso improprio o il venir meno dei requisiti indicati può determinare la richiesta di restituzione delle somme percepite.

Controllo, sollecito e ricorso in caso di ritardi o esiti contestati

Se dopo oltre 120 giorni dalla visita l’interessato non riceve alcuna comunicazione dall’INPS, può contattare il contact center INPS per conoscere lo stato della pratica, presentare un sollecito formale oppure inoltrare una segnalazione attraverso i canali ufficiali. Qualora il termine di 120 giorni venga superato senza esito, sussiste il diritto di ricorrere al Tribunale territorialmente competente per la tutela dei propri diritti, come previsto dall’art. 38, DL 98/2011.

  • In caso di contestazione dell’esito o della percentuale di invalidità riconosciuta, il ricorso può essere presentato entro 180 giorni dalla data di ricezione del verbale.
  • Durante il periodo di revisione o in assenza di nuovo esito, è in ogni caso garantita la prosecuzione delle prestazioni e delle agevolazioni già riconosciute (Legge 114/2014).

Chi desidera maggiori dettagli può consultare anche la sezione dedicata dell’INPS.

Composizione e contenuto del verbale di invalidità 104/92

Il verbale di invalidità contiene l’esito della valutazione della condizione di handicap e la percentuale di invalidità accertata. L’approvazione può essere all’unanimità o meno; in caso contrario, l’INPS dovrà acquisire ulteriori elementi e potrà convocare una nuova visita. Il verbale viene inviato tramite raccomandata A/R e, per le pratiche con valenza amministrativa, in duplice copia: una per uso personale (con tutti i dettagli clinici), una per uso amministrativo (con il solo giudizio sintetico).

  • Data della decisione e del prossimo eventuale accertamento (revisione)
  • Codici classificativi internazionali (ICD-9)
  • Indicazioni sulle tutele e diritti collegati
  • Modalità di riscossione di eventuali benefici economici

Per cambiamento dello stato di salute o qualora ravvisi errori nella valutazione, il cittadino può chiedere una nuova visita.

Effetti giuridici e pratici del verbale legge 104

Il riconoscimento ai sensi della legge 104 consente l’accesso a numerosi benefici e agevolazioni:

  • Permessi retribuiti e congedi straordinari
  • Tutele in ambito lavorativo, compreso il diritto al rifiuto del trasferimento e preferenza nelle graduatorie
  • Accesso prioritario a servizi sanitari, educativi e riabilitativi
  • Benefici fiscali e agevolazioni sull’acquisto di ausili
  • Iscrizione a liste speciali di collocamento obbligatorio

In alcune circostanze può essere richiesto un accertamento anche sulla sussistenza dei requisiti socioeconomici per l’accesso a prestazioni economiche integrative. Per approfondire è utile verificare la guida completa alle agevolazioni previste dalla legge 104 pubblicata dall’INPS.

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