La pianificazione finanziaria per i minori rappresenta una delle scelte più lungimiranti e consapevoli che genitori, nonni e tutori possano intraprendere per favorire un futuro sereno e ricco di opportunità per figli e nipoti. Accumulare risparmi e costruire un capitale nel tempo, infatti, permette di sostenere progetti quali studi universitari, esperienze all’estero, acquisto della prima casa o avvio di una carriera professionale. Una visione di lungo periodo consente di sfruttare al meglio i benefici dell’interesse composto e di attenuare gli effetti delle oscillazioni di mercato, rendendo il percorso di investimento più sicuro e vantaggioso.
Dedicare risorse e attenzione agli investimenti per i minori non rappresenta soltanto un gesto di responsabilità ma è anche uno strumento concreto per garantire loro una maggiore autonomia economica in età adulta. Le principali motivazioni che spingono le famiglie italiane a destinare capitali a figli e nipoti riguardano la protezione dal rischio di instabilità finanziaria, la possibilità di accedere a un’istruzione di alto livello e la prevenzione di imprevisti o situazioni emergenziali. Investendo fin dalla giovane età, anche importi contenuti possono diventare significativi nel tempo, soprattutto adottando strategie di risparmio graduale e disciplinato.
Per strutturare una strategia efficace occorre partire dalla definizione degli obiettivi (es. accantonare un capitale per l’università, sostenere una futura attività imprenditoriale, contribuire alla previdenza complementare…) e dall’orizzonte temporale a disposizione. La capacità di sopportare fluttuazioni e il rischio dell’investimento dovranno essere calibrati sulle esigenze specifiche della famiglia e sull’età del minore. Le regole basilari della programmazione finanziaria per i bambini prevedono:
Ogni famiglia presenta esigenze e sensibilità differenti nei confronti del rischio finanziario. Si distinguono generalmente quattro principali profili:
La scelta dello strumento di investimento sarà condizionata dal profilo individuato. In caso di incertezze, è sempre consigliato il supporto di un consulente finanziario indipendente.
Una programmazione finanziaria efficace per i figli deve saper selezionare strumenti adeguati in termini di sicurezza, rendimento, flessibilità e vantaggi fiscali. Di seguito una panoramica delle principali soluzioni, con punti di forza e limiti.
I libretti di risparmio (sia postali che bancari) rappresentano una soluzione tradizionale e accessibile a tutti. Offrono un’elevata sicurezza, costi di gestione generalmente bassi o assenti e libera disponibilità del capitale, ma i rendimenti sono limitati e spesso inferiori all’inflazione. Occorre tenere presente che in caso di importi superiori a 5.000 euro sul libretto, scatta l’obbligo dell’imposta di bollo annuale. Per i libretti intestati ai minori, la normativa prevede l’autorizzazione del giudice tutelare per i prelievi.
I buoni fruttiferi postali (BFP) emessi da Cassa Depositi e Prestiti sono garantiti dallo Stato e possono essere intestati direttamente al minore. Non prevedono costi di sottoscrizione né di gestione e hanno una tassazione agevolata al 12,5%. Sono riconosciuti per la flessibilità nella durata e per la possibilità di rimborsare il capitale in qualsiasi momento, anche se il rendimento cresce soprattutto mantenendo il buono fino alla scadenza prevista. Sono ideali per chi desidera alta sicurezza e semplicità, ma i tassi di interesse risultano generalmente inferiori ad altre alternative. La tutela legale è rafforzata dalla presenza dell’art. 5 D.L. 30/09/2003 n.269 (convertito in L. 326/2003) e dei successivi decreti attuativi che disciplinano la materia.
I conti deposito, disponibili sia in forma vincolata che libera, sono un’opzione per chi ricerca solidità e rendimento superiore rispetto ai libretti tradizionali. I depositi sono garantiti fino a 100.000 euro dal Fondo Interbancario. I conti vincolati prevedono rendimenti più elevati, a fronte dell’impossibilità di prelevare il capitale fino alla scadenza, pena il pagamento di penali o la perdita degli interessi. Sono strumenti adatti a obiettivi di breve-medio periodo, ma non rappresentano una soluzione ottimale per la crescita del capitale nel lungo termine.
Il Piano di Accumulo del Capitale (PAC) è un metodo di investimento progressivo basato su versamenti periodici in fondi comuni, ETF o altri strumenti collettivi di investimento. Consente di mediare il prezzo di acquisto nel tempo (dollar cost averaging), ridurre la volatilità complessiva e promuovere una disciplina di risparmio costante. Molto spesso, l’investimento in PAC viene strutturato tramite fondi comuni che prevedono costi di gestione; è quindi consigliabile monitorare i costi complessivi, scegliendo strumenti efficienti con commissioni inferiori all’1%.
Gli ETF replicano fedelmente l’andamento di un indice (azionario, obbligazionario, monetario o tematico) e offrono una diversificazione ampia, costi bassi e flessibilità nella gestione. Ideali per costruire portafogli efficienti, consentono di investire anche piccoli importi tramite PAC e sono facilmente liquidabili in ogni momento. Valorizzando la gestione passiva, limitano i costi tipici dei fondi tradizionali e consentono una crescita potenziale maggiore nel lungo periodo.
Le obbligazioni (corporate, statali, indicizzate all’inflazione) garantiscono cedole periodiche e restituzione del capitale a scadenza. I Titoli di Stato italiani (ad esempio, BOT e BTP) sono molto utilizzati per portafogli a basso rischio: offrono protezione, anche se rendimenti moderati in periodi di bassa crescita economica. Esistono titoli specifici, come i BTP “dedicati” ai risparmiatori privati, che prevedono premi fedeltà e rendimenti step-up. Attenzione sempre alla valutazione dell’orizzonte temporale e dei rischi connessi a tassi e politica monetaria.
I fondi comuni monetari investono in strumenti del mercato monetario a breve termine e offrono elevata liquidità e bassa volatilità, rappresentando una scelta equilibrata per esigenze conservative. I certificati di deposito, strumenti bancari a rendimento fisso con scadenza concordata, danno sicurezza sul capitale, ma presentano una liquidità più ridotta e il rischio di penalità in caso di rimborso anticipato.
Le polizze vita ramificate (es. Ramo I e Ramo III) offrono soluzioni di investimento con finalità assicurativa, spesso abbinando componente di protezione a quella di crescita finanziaria. Il capitale può essere destinato ai beneficiari (figli o nipoti) e coprire rischi come decesso o inabilità del sottoscrittore. Il vantaggio fiscale (assenza di tasse di successione, impignorabilità) rende queste soluzioni attraenti per la trasmissione intergenerazionale di ricchezza. Tuttavia, è necessario valutare attentamente i costi di gestione e le condizioni contrattuali.
Investire in immobili (comprare casa da destinare a figli/nipoti, locazione, compravendita) rimane tra le scelte percepite come più solide. Tuttavia, i costi elevati, la scarsa liquidità e la gestione continuativa dell’immobile richiedono capitale ingente e pianificazione attenta. Una soluzione accessibile può essere il crowdfunding immobiliare, che consente di partecipare con importi ridotti a progetti immobiliari, godendo di diversificazione e opportunità di rendimento con rischi più contenuti.
Integrare in portafoglio una piccola quota di oro fisico o strumenti collegati alle materie prime può rappresentare una protezione aggiuntiva contro l’inflazione e la volatilità dei mercati. L’oro è considerato bene rifugio, ma non produce redditi e può essere soggetto a oscillazioni di prezzo a breve termine.
L’iscrizione a un fondo pensione per i figli permette di accumulare un capitale utile a integrare la pensione pubblica futura, beneficiando appieno dell’orizzonte temporale lungo e della deducibilità fiscale dei contributi. I fondi pensione garantiscono la flessibilità di modificare l’intensità degli investimenti e possono essere liquidati per esigenze straordinarie, come l’acquisto prima casa o spese sanitarie. Le ultime novità normativa in materia previdenziale consentono di utilizzare il montante anche per accedere alla pensione anticipata, aumentando l’attrattività di questo strumento.
Una corretta pianificazione può permettere di raggiungere capitali significativi anche partendo da somme limitate. Ad esempio, investendo 100 euro al mese in un PAC su un portafoglio bilanciato (ipotizzando un rendimento medio del 3%), in 18 anni si può accumulare una cifra superiore ai 25.000 euro. Sommando una donazione iniziale, oppure aumentando la rata periodica, i risultati crescono in modo esponenziale.
Tra le opportunità più preziose legate agli investimenti per bambini e ragazzi, merita un approfondimento l’accantonamento per studi universitari, master, esperienze all’estero e corsi di specializzazione. Il costo di una laurea triennale e magistrale, secondo indagini di Federconsumatori e dell’Osservatorio Nazionale, può facilmente superare i 40.000-45.000 euro tra tasse, trasporti e materiale di studio, soprattutto per studenti fuori sede. Una pianificazione consapevole permette di affrontare queste spese senza gravare sul bilancio familiare, garantendo libertà di scelta e opportunità di formazione avanzata ai giovani adulti.
La fiscalità degli investimenti destinati ai minori varia a seconda dello strumento selezionato. I buoni fruttiferi postali e i titoli di Stato godono di una tassazione agevolata (12,5%), mentre le polizze vita sono esenti da tassazione di successione fino al trasferimento entro il plafond legale. I fondi pensione prevedono deducibilità dei contributi fino al tetto massimo annuo previsto dalla normativa vigente. Per le donazioni di importi ingenti, la legge stabilisce soglie oltre le quali è richiesto l’intervento notarile, con imposte e costi aggiuntivi da valutare caso per caso. Tutti gli strumenti bancari e finanziari hanno l’obbligo di rispettare la normativa antiriciclaggio e la tracciabilità dei movimenti.
Strumento | Tassazione su interessi/rendimenti | Garanzia capitale | Flessibilità |
Libretto risparmio | 26% (12,5% su alcuni prodotti postali) | Alta | Alta |
Buoni fruttiferi postali | 12,5% | Stato italiano | Moderata |
Conto deposito | 26% | FITD (fino a 100.000 €) | Bassa/Moderata |
PAC/Fondi/ETF | 26% | Bassa (mercato) | Alta |
Fondi pensione | 9% su rendimenti | Fondo/Nuove regole | Moderata |
Polizze vita | 12,5%-26% (agevolata e successione esclusa) | Assicurazione | Moderata |
Negli ultimi anni, la tendenza ad ampliare le modalità di investimento accessibili ai minori si è rafforzata, anche grazie all’innovazione fintech e all’aumento delle piattaforme online che consentono la sottoscrizione di ETF, PAC e soluzioni assicurative in modalità completamente digitale. I trend confermano una crescita dell’interesse per la previdenza complementare in giovane età, grazie alla deducibilità e alla possibilità di integrare rendite per la pensione futura. Le famiglie sono sempre più consapevoli dell’importanza di diversificare e ridurre i costi di gestione, prediligendo strumenti efficienti e trasparenti, come ETF, fondi indicizzati e portafogli personalizzati tramite consulenza indipendente. L’accessibilità di prodotti innovativi come il crowdfunding immobiliare o i PAC in ETF ha abbassato la soglia d’ingresso per la programmazione a lungo termine.
Nella scelta della soluzione migliore per i figli e i nipoti, occorre adottare un approccio basato su esperienza diretta (esperienza personale con lo strumento), competenze specialistiche (consulenza qualificata, analisi di mercato), autorevolezza delle fonti e fiducia nei soggetti emittenti. È importante affidarsi a operatori riconosciuti e trasparenti, avvalersi di simulazioni certificate, e seguire sempre i documenti informativi obbligatori, come i KID per fondi e ETF, i prospetti delle polizze e i fogli informativi bancari.