Il contribuente può destinare la quota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche firmando in uno dei 7 appositi riquadri sui modelli di dichiarazione.
Il 5 per mille è una misura di sussidiarietà fiscale introdotta per la prima volta nella legge finanziaria per il 2006. Si tratta formalmente di uno strumento provvisoria e sperimentale che prevede per i contribuenti la possibilità di destinare il 5 per mille dell’Irpef scegliendo tra onlus, associazioni di promozione sociali, associazioni riconosciute, enti dediti alla ricerca scientifica e alla sanità, università, servizi sociali dei Comuni.
Il contribuente può destinare la quota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche firmando in uno dei 7 appositi riquadri sui modelli di dichiarazione ovvero modello Redditi Persone fisiche, modello 730, scheda allegata alla Certificazione unica. Ed è consentita una sola scelta. Oltre alla firma, il contribuente può indicare il codice fiscale del soggetto a cui intende destinare direttamente la quota del 5 per mille. Per destinarlo al comune di residenza è sufficiente apporre la firma nell’apposito riquadro. Vediamo quindi:
A chi si può dare il 5x1000 in 730 2022
Quale scelta per destinare il 5x1000
La pubblicazione degli elenchi degli ammessi sul sito dell’Agenzia delle entrate non costituisce per gli aspiranti beneficiari del 5 per mille la nascita di un diritto certo poiché le liste devono essere definitivamente approvate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Tutti i soggetti che percepiscono quote del 5 per mille dell’Irpef, indipendentemente dall’ammontare del contributo ricevuto, sono tenuti a redigere entro 12 mesi dalla ricezione delle somme a essi destinate un apposito rendiconto, anche accompagnato da una relazione illustrativa, dai quali risulti in modo chiaro la finalità delle somme percepite per ciascuna delle annualità di riferimento.
La relazione deve essere trasmessa entro 30 giorni dalla data ultima prevista per la compilazione al Ministero per consentirne il controllo. Sono obbligati alla rendicontazione anche coloro che hanno percepito il beneficio a seguito della proroga dei termini per la presentazione della domanda di ammissione al contributo.
Grazie alla Certificazione unica i contribuenti possono donare il 5 per mille senza fare la dichiarazione dei redditi. La destinazione può essere espressa mediante la consegna dell’allegato unico presente nel modello CU 2022, da consegnare in busta chiusa entro lo stesso termine di scadenza previsto per la presentazione del modello Redditi Persone fisiche o per il modello 730.
Per esprimere la scelta a favore di una delle finalità destinatarie della quota del 5 per mille, il contribuente deve apporre la firma nel riquadro corrispondente. Il contribuente ha inoltre la facoltà di indicare anche il codice fiscale di uno dei soggetti beneficiari.
La scelta deve essere fatta per una sola delle finalità indicate. In aggiunta occorre una firma per dichiarare che il contribuente non è tenuto e né intende avvalersi della facoltà di presentare la dichiarazione dei redditi con il 730 2020 (se lavoratore dipendente o pensionato) o con il modello Redditi Persone fisiche (se lavoratore autonomo).
Il meccanismo del 5 per mille ha introdotto una forma di democrazia fiscale fondata sulla libertà di scelta dei contribuenti: la spesa efficiente viene premiata mentre quella inefficiente tagliata in base a decisioni assunte dal basso. Occorre quindi esprimere un’adesione convinta e responsabile, scegliere una specifica destinazione e informarsi con attenzione sull’attività dell’ente da sostenere.
Ci sono tempi e modi ben precisi per iscriversi agli elenchi dei beneficiari del 5 per mille. La domanda deve essere presentata esclusivamente per via telematica, secondo le scadenze fissate di anno in anno dall’Agenzia delle entrate, direttamente dai soggetti interessati - abilitati ai servizi Entratel o Fisconline - o tramite gli intermediari abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni. Per la compilazione va utilizzato lo strumento informatico “Domanda 5 per mille” disponibile sul sito web dell’Agenzia delle entrate.