Stando a quanto previsto dalla legge in vigore, per fare donazione di casa, soldi o beni a figli, amici e parenti l’accordo tra marito e moglie può essere necessario, come non esserlo, a seconda delle situazioni. Considerando che la donazione rappresenta un atto di liberalità, chiunque decide di fare una donazione, nelle piene capacità di intendere e volere, può farlo senza alcun limite e vincolo, se non quello di rispettare regole e norme perché una donazione sia considerata per legge valida ufficialmente.
E' necessario accordo tra marito e moglie per fare donazione casa, soldi o beni a figli, amici e parenti o non serve nel 2022? La donazione è un atto con cui, nella piena volontà e con spirito di liberalità, una persona decide di arricchire un’altra, disponendo a suo favore un diritto o assumendo verso la stessa un’obbligazione.
La donazione, che può avvenire a favore di figli, altri parenti o amici, può essere di ogni tipo di bene, da soldi a casa o altri immobili e beni, e, poiché una volta effettuata è di solito irrevocabile, è quasi sempre necessario concluderla in forma scritta con apposito atto pubblico dal notaio alla presenza di due testimoni.
Stando a quanto previsto dalla legge in vigore, per fare donazione di casa, soldi o beni a figli, amici e parenti l’accordo tra marito e moglie può essere necessario, come non esserlo, a seconda delle situazioni.
Considerando che la donazione rappresenta un atto di liberalità, chiunque decide di fare una donazione, nelle piene capacità di intendere e volere, può farlo senza alcun limite e vincolo, se non quello di rispettare regole e norme perché una donazione sia considerata per legge valida ufficialmente.
Se, dunque, un genitore decide di donare soldi ad un figlio, può liberamente farlo anche senza accordo con l’altro genitore, ma a condizione che la somma donata sia di ‘sua proprietà’, come ogni altro bene che si vuole dare in donazione. Se, per esempio, il trasferimento di soldi avviene da conto corrente cointestato tra marito e moglie, allora serve l’accordo di entrambe per la donazione di soldi, che sia ai figli, ad altri parenti o amici.
Stesso discorso vale per la donazione di una casa: secondo le leggi, un genitore può donare una casa al proprio figlio, in genere tra marito e moglie felicemente spostati con figli, non dovrebbero esserci opposizioni nel donare una casa ad un figlio per aiutarlo e liberarlo da una serie di incombenze economiche che potrebbero creargli problemi.
Ma in generale, sarebbe necessario un accordo tra marito e moglie per la donazione di una casa o altro immobile se di proprietà comune e condivisa. Considerando, infatti, che solo chi ha la proprietà di un bene può donare e non si può donare un bene che appartiene ad un'altra persona, se la casa che si vuole donare è in comproprietà tra marito e moglie, per la sua donazione è necessario un accordo tra marito e moglie.
Assodata, dunque, la necessità di un accodo tra marito e moglie per fare una donazione di casa, soldi o altri beni a figli, altri parenti o amici, a seconda delle situazioni e della comunione di beni o meni, è bene anche sapere che perché una donazione da marito e moglie a figli, amici o altri parenti sia valida è necessario che si rispettino regole specifiche.
Perché, infatti, una donazione possa essere considerata ufficialmente valida è necessario che si verifichino le seguenti condizioni:
ci sia espressa volontà del donante di cedere, per spirito di liberalità, un proprio bene senza esigere un corrispettivo e senza esservi obbligato;
il trasferimento tramite donazione deve riguardare beni rientranti nel patrimonio del donante.
Inoltre, per rendere la donazione da marito e moglie a figli, amici o altri parenti non impugnabile bisogna recarsi sempre dal notaio, in modo da avere un documento scritto che riporta effettivamente e in maniera legale e corretta tutte le disposizioni per volontà di chi decide di effettuare le donazioni.