Non ci sono norme che impediscono al datore di lavoro di sottoporre un aspirante dipendente di sottoporsi a visita medica. Di conseguenza può deciderla se effettuarla e legare l'assunzione all'esito del controllo. Ci sono però alcune circostanze in cui la visita medica è sempre obbligatoria.
Tra i dubbi che possono ragionevolmente sorgere nel caso di assunzione di un lavoratore c'è quello relativo al superamento di una eventuale visita medica. Perché in fondo il datore di lavoro può avere l'esigenza di poter contare su dipendenti in perfetta salute in grado di affrontare compiti impegnativi sia dal punto di vista fisico che da quello mentale.
Cosa prevedono quindi le normative in materia? Il lavoratore deve sottoporsi a una visita medica prima dell'assunzione? Se gli viene chiesto deve può rifiutare o dipende dal tipo di impiego e dal Ccnl 2022 applicato (terziario e servizi, edilizia e legno, alimentari, credito e assicurazioni, tessili, trasporti, meccanici, agricoltura e allevamento, enti e istituzioni private, chimica, poligrafici e spettacolo, marittimi, enti pubblici)? L'esito di eventuale esame può condizionare l'assunzione?
Rispondiamo a queste domande approfondendo questi aspetti:
Non ci sono norme che impediscono al datore di lavoro di sottoporre un aspirante dipendente di sottoporsi a visita medica. Di conseguenza può deciderla se effettuarla e legare l'assunzione all'esito del controllo.
L'obbligatorietà scatta tutte le volte che è necessaria la sorveglianza sanitaria, a sua volta legata alle mansioni a cui il dipendente è chiamato a svolgere. Non solo, ma ci sono alcune circostanze in cui la visita medica è sempre obbligatoria. Pensiamo ad esempio alle circostanze in cui c'è di mezzo l'assunzione di un minorenne oppure quando ci sono di mezzo mansioni a rischio.
Le ragioni dell'obbligatorietà sono presto spiegate: occorre controllare l'idoneità del lavoratore alla mansione specifica ovvero verificare l'assenza di impedimenti per lo svolgimento dei compiti per i quali è prevista l'assunzione.
E attenzione, l'obbligo della visita medica non scatta solo nel caso di impieghi particolarmente faticosi perché anche trascorrere molte ore al giorno e alla settimana davanti a un computer, come nel caso di videoterminalisti, richiede una buona condizione fisica e mentale.
Spetta quindi al medico certificare l'esito del visita medica sia al lavoratore e sia al datore di lavoro. Lo stesso lavoratore può quindi proporre ricorso entro 30 giorni contro la decisione. Lo deve fare all'organo di vigilanza competente (ad esempio il Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro) che può confermare, cambiare o annullare il primo giudizio.
Sulla base di quanto disposto dal Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, un ruolo chiave viene ricoperto dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezza che viene designato in tutte le aziende o unità produttive.
In quelle che occupano fino a 15 lavoratori è di norma eletto direttamente dai lavoratori al loro interno oppure è individuato per più aziende nell'ambito territoriale o del comparto produttivo. Nelle aziende con più di 15 lavoratori è invece eletto o designato dai lavoratori nell'ambito delle rappresentanze sindacali in azienda. In assenza è eletto dai lavoratori della azienda al loro interno.
Il numero, le modalità di designazione o di elezione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza - stabiliscono ancora le disposizioni contenute nel Testo unico sulla sicurezza sul lavoro -, nonché il tempo di lavoro retribuito e gli strumenti per l'espletamento delle funzioni sono stabiliti in sede di contrattazione collettiva.
In ogni caso è previsto un rappresentante nelle aziende ovvero unità produttive fino a 200 lavoratori, tre rappresentanti nelle aziende ovvero unità produttive da 201 a 1.000 lavoratori, sei rappresentanti in tutte le altre aziende o unità produttive oltre i 1.000 lavoratori. In queste circostanze il numero dei rappresentanti è aumentato nella misura individuata dagli accordi interconfederali o dalla contrattazione collettiva.
Sulla base di quanto disposto dal Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, un ruolo chiave viene ricoperto dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.