Decidere se optare per dare la casa ai figli con comodato d’uso o usufrutto può essere in entrambe i casi conveniente o meno e avere pro e contro a seconda delle condizioni e delle situazioni in cui la casa deve essere data ai figli. E’, infatti, libera scelta dei genitori decidere se optare per il comodato d’uso gratuito o per l’usufrutto.
Conviene più dare ai figli casa con usufrutto o comodato d’uso? Dare una casa ai figli in usufrutto o in comodato d’uso rappresenta una duplice possibilità di permettere ad un figlio di godere di un bene in modo gratuito. Si tratta, dunque, di alternative alla stipula di un contratto di affitto, che prevede invece il pagamento di un corrispettivo a fronte dell’uso della casa che prevedono alcune differenze. Vediamo allora quali sono pro e contro del dare una casa ai figli con contratto di usufrutto o di comodato d’uso.
Il comodato d'uso gratuito di una casa prevede la possibilità di concessione di uso di una casa da parte di una persona, il legittimo proprietario, ad una terza persona e in maniera del tutto gratuita, senza cioè corrispondere alcun canone come previsto per i contratti di affitto di una casa. E’ spesso il caso di genitori che vogliono dare una casa ai figli senza alcun pagamento come corrispettivo di uso della casa.
L’usufrutto per fare una casa ai figli rappresenta un passaggio di proprietà che deve avvenire tramite stipula di apposito contratto che, come stabilito dal Codice Civile, deve essere stipulato in forma scritto, perchè è nullo l’accordo verbale, con atto pubblico o scrittura privata autenticata e, per legge, è valido entro i limiti di durata della vita dell’usufruttuario e non può essere trasmesso agli eredi.
Pur stipulando un contratto di usufrutto per dare una casa al figlio, i genitori ne restano proprietari, mantenendo la nuda proprietà, mentre al figlio viene riconosciuto il diritto di usare la casa a trarne relativa utilità.
Dunque, il figlio, usufruttuario, ha diritto di usare l’immobile e trarne ogni utilità, ma i genitori, proprietari di casa, ne mantengono comunque la proprietà. Per casa ai figli data in usufrutto, i genitori traggono vantaggio dalle minori spese da sostenere per l’altra casa di proprietà. Spetta, infatti, al figlio usufruttuario sostenere i pagamenti delle spese della casa, da Imu a spese ordinarie di mantenimento del bene.
Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, inoltre, La legge specifica, inoltre, che l’usufrutto costituito a favore di una persona giuridica non può durare più di trent’anni, quindi presuppone una durata massima da rispettare.
Scegliere il comodato d’uso di casa per dare una casa ai figli è certamente conveniente per il figlio che riceve la casa, considerando che il comodato d’uso è sempre gratuito, ma è conveniente anche per i genitori perché scegliendo il comodato d’uso per dare la casa ai figli hanno certezza che quest’ultimo non può cedere ad altri il diritto di godere del bene, senza esserne a conoscenza e darne eventuale consenso.
Altro pro del dare la casa ai figli in comodato d’uso è che il contratto di comodato d’uso di casa, a differenza dell’usufrutto, si può fare anche in forma orale, senza necessità di essere registrato e, dunque, risparmiando sui costi. Il comodato d’uso per dare casa ai figli è vantaggioso poi per le agevolazioni di cui si può usufruire relativamente al pagamento dell’Imu.
Le leggi in vigore prevedono, infatti, una riduzione del 50% della base imponibile dell’Imu per le case date in comodato d’uso gratuito ai parenti, agevolazione non valida, però per le case rientranti nelle categorie di case di lusso e di pregio.
Per poter usufruire, però dell’agevolazione Imu per case in comodato d’uso non basta che tra le parti intercorre un accordo verbale ma è necessario che il relativo contratto di comodato d’uso venga regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate e che il comodante che concede la casa in comodato, cioè i genitori, risiedano abitualmente nello stesso Comune in cui si trova la casa data in comodato.
In ogni caso, per il contratto di comodato d'uso di casa non ci sono particolari differenze di pagamento delle imposte sulla casa rispetto a quanto previsto dalle regole generali per cui:
Il contratto di comodato d’uso gratuito di casa prevede poi ulteriori vantaggi e svantaggi per comodante e comodatario. Per esempio, con il comodato d’uso casa gratuito, chi usufruisce del comodato ha il vantaggio di non dover pagare eventuali spese straordinarie per la casa che sono sempre a carico di chi concede la casa, esattamente come accade per ogni altro proprietario di immobile che affitta una casa.
Inoltre, se il comodatario nota eventuali difetti della che potrebbero creare problemi e di cui il comodante era a conoscenza, quest’ultimo è tenuto al risarcimento al comodatario. Svantaggioso è, invece, per chi riceve in comodato d’uso gratuito la casa dover lasciare la stessa non appena chi concede la casa lo richiede. Si tratta di una possibilità che, come sopra accennato, può verificarsi quando il contratto di comodato d’uso di casa non prevede alcuna scadenza specifica.
In questi casi, infatti, il comodato d’uso di casa gratuito può sussistere a tempo indeterminato o, in alternativa, fino a quando chi concede la casa in comodato non ne ha nuovamente bisogno.
Il comodato d’uso per dare casa ai figli non prevede, a differenza dell’usufrutto, una durata massima, ma può essere a tempo indeterminato. Solo se si opta, per volontà e scelta, per il contratto di comodato d’uso a tempo determinato, allora di stabilisce una data entro il quale la casa deve tornare in possesso dei genitori, in caso contrario, la durata del comodato può essere illimitata.