La posta elettronica non certificata non ha di per sé alcun valore legale. Tuttavia ci sono due condizioni che, se rispettate, conferiscono valore legale alla email non certificata. Il primo è l'assenza di contestazione tra le parti in causa ovvero il reciproco riconoscimento del messaggio di posta elettronica con tutti i dettagli di tempistiche, soggetti coinvolti e di contenuto che porta con sé. Il secondo è la conferma oggettiva da altre circostanze. Tenendo ferme queste basi, anche la email non certificata acquisisce un valore legale.
La grande rivoluzione è arrivata con l'introduzione della posta elettronica certificata. Si tratta di quello strumento che assume lo stesso valore della raccomandata con ricevuta di ritorno. Chi utilizza questo forma di comunicazione non può che trarre numerosi benefici.
Pensiamo al risparmio di costi e di tempi. Ma non solo perché c'è la comodità pratica di avere tutta la corrispondenza a portata di click da non sottovalutare. La centralità della posta elettronica certificata, denominata per semplicità con l'acronimo Pec, è tale che professionisti e aziende sono obbligate ad avere una casella attiva e a rendere pubblica. Tuttavia non escludere l'utilizzo di una email non certificata.
E allo stesso tempo non tutti i cittadini e contribuenti italiani sono chiamati ad averla. Ci domandiamo allora se la posta elettronica non certificata ha un valore legale ed eventualmente quali sono i casi che, in base alla normativa 2022, possa averla.
Come vedremo nel dettaglio in questo articolo, di per sé non avrebbe alcuna valore. In qualche modo è come paragonare una raccomandata con ricevuta di ritorno a una lettera inviata con posta ordinaria e senza alcuna certezza della corretta ricezione da parte del destinatario.
Tuttavia a ben precise condizioni, il valore si può elevare. A differenza della Pec, la email non certificata non fornisce al mittente una ricevuta di spedizione e verifica elettronica che il contenuto di comunicazione sia stato consegnato o che è stato effettuato un tentativo di consegna.
Allo stesso tempo non può essere richiesta prova della firma al momento della spedizione acquistando il servizio di ricevuta di ritorno. Vediamo nel dettaglio cosa prevede la normativa ovvero
La posta elettronica non certificata non ha di per sé alcun valore legale. Significa che in una eventuale controversia davanti al tribunale, il destinatario della email ha gioco facile nel dimostrarne l'inattendibilità in riferimento alla lettura, all'identità del mittente. Ma soprattutto alla data e l'ora di invio e ricezione del messaggio fino ad arrivare al suo contenuto.
Si tratta di un principio che non viene messo in discussione e che, come vedremo nel prossimo paragrafo, senza la differenza tra posta elettronica certificata o meno. Tuttavia ci sono due condizioni che, se rispettate, conferiscono valore legale alla email non certificata.
Il primo è l'assenza di contestazione tra le parti in causa ovvero il reciproco riconoscimento del messaggio di posta elettronica con tutti i dettagli di tempistiche, soggetti coinvolti e di contenuto che porta con sé. Il secondo è la conferma oggettiva da altre circostanze. Tenendo ferme queste basi, anche la email non certificata acquisisce un valore legale.
In tutti i casi, il suggerimento è di digitare il contenuto del messaggio nel corpo del messaggio e non solo come allegato.
Se ad esempio bisogna inviare una lettera firmata come allegato al messaggio, è preferibile copiare e incollare il suo contenuto nel cosiddetto body dell'email, in modo da essere sicuro che il destinatario leggerà il messaggio. Si tratta di una garanzia ulteriore che il messaggio provenga proprio dalla persone che scrive.
Anche se è possibile dimostrare quali file sono stati allegati alla email, il destinatario potrebbe affermare che l'allegato era vuoto o il file era danneggiato o illeggibile.
Dal punto di vista legale, un messaggio spedito con posta elettronica certificata è molto diverso da un normale messaggio di posta elettronica. Infatti, una email inviata da un indirizzo Pec dimostra l'identità del mittente, la data e l'ora di invio e ricezione del messaggio e il suo contenuto.
Proprio questa è la differenza principale rispetto a un messaggio ordinario che, come abbiamo visto, non fornisce alcuna certezza.