L’energy manager, che può essere sia libero professionista sia lavoratore dipendente di una determinata azienda, è una particolare figura professionale che si occupa della ‘gestione’ dell’impiego dell’energia di enti e imprese. Con lo sviluppo di green economy e obiettivi di una maggiore efficienza energetica, la figura dell’energy manager è destinata, secondo le previsioni, a diffondersi sempre più.
Cresce l'importanza e il ruolo degli energy manager soprattutto nell’industria si tratta di una figura che certamente continuerà a crescere nel futuro: ma quali sono competenze, ruoli e responsabilità di queste figure professionali? L'energy manager è una figura professionale che si occupa principalmente di analisi, monitoraggio e ottimizzazione dell’uso dell’energia delle imprese e degli enti, pubblici o privati e negli ultimi tempi, stando ai dati recenti, gli energy manager sono stati ben 1.507, in aumento del 2,2% su base annuale.
L’energy manager può essere sia un libero professionista che lavora su commissione di aziende o privati, sia un lavoratore dipendente assunto da una data azienda. La legge 10/1991 stabilisce che i soggetti pubblici o privati dai grandi consumi energetici, identificati oltre i 10.000 tep per le industrie e oltre i 1.000 tep per gli altri soggetti, hanno l’obbligo di avere una figura interna all'azienda che si occupi dell'uso dell'energia.
Ma cosa fa concretamente un energy manager?
Le mansioni di un energy manager sono:
Stando a quanto riportano le ultime notizie, l'analisi dell’uso dell’energia è obbligatoria per le aziende soprattutto con elevati consumi energetici e che voglia usufruire degli incentivi stabiliti dalla legge 10/1991.
Non esiste al momento un particolare percorso formativo, specifico per la formazione di questa figura professionale. Considerando, però, che si tratta di figure professionali che devono avere elevate competenze e conoscenze, è facile pensare che debbano avere certamente una laurea, preferibilmente in ingegneria energetica o energia gestionale, e competenze che spazino da materie tecniche, come elettrotecnica, termotecnica, impiantistica, a economia, a giurisprudenza. L’Enea organizza poi corsi volti alla specializzazione proprio in questa figura professionale. Non essendoci un albo professionale per questa figura, ci si può iscrivere nell'elenco gestito dal FIRE (Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia).