Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, se il figlio muore prima dei genitori e non si è mai sposato e non ha a sua volta figli, gli eredi legittimi sono i genitori. In presenza di genitori e di uno o più fratelli, l’eredità viene divisa, al 50% tra i genitori e al 50% tra i fratelli.
Quando un familiare muore i suoi beni passano in successione agli eredi che, se accettano l’eredità, entrano in possesso delle proprietà del defunto a prescindere e la successione dell'eredità avviene sia in presenza di testamento sia in assenza di testamento secondo quanto stabilito dalla legge delle cosiddette quote legittime ereditarie.
Vediamo in questo pezzo come funziona l’eredità di un figlio che muore prima dei genitori.
La legge italiana individua, in caso di morte di una persona, gli eredi legittimi, che sono i parenti più stretti come:
Alla luce di questa distinzione, nel caso di morte di un figlio prima dei genitori, la sua eredità va ai genitori al 100% se non sono presenti fratelli e sorelle. In presenza, però, di fratelli e/o sorelle, l’eredità del figlio si divide tra genitori e fratelli o sorelle.
In particolare, stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, se il figlio muore prima di madre e padre e non si è mai sposato e non ha a sua volta figli, gli eredi legittimi sono i genitori. In presenza di genitori e di uno o più fratelli, l’eredità viene divisa, al 50% tra i genitori e al 50% tra i fratelli.
Volendo fare una panoramica generale sulla divisione dell’eredità di una persona defunta secondo il principio delle cosiddette quote legittime, quote di eredità che devono essere riconosciute in ogni caso ai familiari a prescindere da quanto eventualmente previsto da un testamento, la divisione in percentuale dell’eredità è la seguente: