Esempio fattura elettronica con partita iva forfettaria, ecco come deve essere fatta

Tutte le regole precise per come deve fatta una fattura elettronica anche per una partiva iva forfettaria ora che è diventata obbligatoria dal 1 Luglio 2022

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Esempio fattura elettronica con partita

Come deve essere fatta una fattura elettronica per partita iva in regime forfettario?

I titolari di partita Iva forfettaria per cui dal prossimo mese di luglio 2022 scatta l’obbligo di fatturazione elettronica devono compilare la fattura con tutte le voci previste per legge che sono soprattutto relative a dati del mittente, dati del cliente o consumatore, dati relativi alla vera e propria fatturazione, descrizione delle merci o dei servizi offerti, e cioè natura, quantità, qualità e prezzo, eventuali sconti, spese accessorie e spese previste, data di fornitura del bene e importo complessivo della fattura, diciture proprie del regime forfettario e firma digitale della fattura elettronica.
 

Come deve essere fatta una fattura elettronica per partita iva in regime forfettario? Scatta dal prossimo primo luglio 2022 per i titolari di partita iva in regime forfettario l’obbligo di fatturazione elettronica e anche che chi beneficia dell’aliquota agevolata al 15% deve iniziare ad emettere fatture elettroniche.

L’obbligo di fatturazione elettronica vale per chi ha partita Iva forfettaria e guadagni tra 25mila e 65 mila euro. Sono, infatti, esonerati dall’obbligo di emissione di fattura elettronica i titolari di partita iva forfettaria con ricavi fino a 25mila euro all’anno, ma solo per i prossimi due anni, vale a dire fino al 31 dicembre 2024. Vediamo allora come fare una fattura per partita Iva forfettaria.

  • Come fare fattura Partita Iva in regime forfettario
  • Voci da inserire in fattura elettronica per partita forfettaria

Come fare fattura Partita Iva in regime forfettario

Chi è titolare di partita Iva in regime forfettario si prepara alle novità relative alla fatturazione elettronica che da luglio interesserà anche chi è in regime fiscale agevolato. E per evitare errori proponiamo di seguito regole, informazioni ed esempio di come deve essere fatta una fattura elettronica per chi è in regime forfettario. 

Per essere corretta e regolare, chi ha partita iva forfettaria deve compilare la fattura elettronica inserendo, nell’ordine:

  • dati del mittente;
  • dati del cliente o consumatore;
  • dati relativi alla vera e propria fatturazione;
  • descrizione delle merci o dei servizi offerti, e cioè natura, quantità, qualità e prezzo;
  • eventuali sconti, spese accessorie e spese previste;
  • data di fornit
  • ura del bene;
  • importo complessivo della fattura;
  • diciture proprie del regime forfettario;
  • firma digitale della fattura elettronica.

I titolari di partita Iva forfettaria obbligati da luglio ad emettere fattura elettronica devono, infatti, inserire all’interno della stessa specifiche diciture che sono:

  • mancata applicazione dell’Iva, indicando chiaramente di non aver applicato l’Iva sull’importo del documento, perché è prevista l’esenzione da tale operazione e la dicitura obbligatoria da inserire è ‘Operazione senza applicazione dell’Iva, effettuata ai sensi dell’articolo 1, commi da 54 a 89, l. n. 190 del 2014 così come modificato dalla l. n. 208 del 2015 e dalla l. n. 145 del 2018’;
  • assolvimento della marca da bollo da 2 euro se l’importo supera i 77,47 euro da indicare con dicitura ‘Imposta di bollo da 2 euro assolta sull’originale per importi maggiori di 77,47 euro’ che si può inserire nel campo note dove generalmente vengono riportate tutte le informazioni aggiuntive relative alla fattura;
  • operazione non soggetta a ritenuta d’acconto, perché per il regime forfettario è prevista l’esenzione dalla ritenuta d’acconto e in tal caso la specifica dicitura da riportare è ‘Operazione non soggetta a ritenuta alla fonte a titolo di acconto ai sensi dell’articolo 1, comma 67, l. n. 190 del 2014 e successive modificazioni’ e così anche il cliente da che non deve applicare la ritenuta d’acconto quando emette una fattura nei tuoi confronti.

Una volta compilata la fattura, la fattura elettronica per partita Iva forfettaria può essere, per esempio, emessa dopo aver consegnato il bene venduto o completato il servizio offerto entro i 12 giorni seguenti o entro il 15 del mese successivo. 

L’invio della fattura elettronica avviene sempre tramite Sistema di Interscambio. 

I titolari di partite Iva forfettarie non sono obbligati a ricevere le fatture elettroniche ma possono comunque ricevere e-fatture in copia cartacea o in PDF o entrando nella propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate, o tramite PEC.

Non sussiste l’obbligo di conservazione sostitutiva delle fatture elettroniche, ma è obbligatorio per titolari di partita iva forfettaria conservare sempre il documento cartaceo per almeno dieci anni.

Voci da inserire in fattura elettronica per partita forfettaria

Le voci specifiche da inserire in una fattura elettronica per partita Iva forfettaria sono, nel dettaglio, quelle relative al mittente, cioè chi emette fattura, le seguenti:

  • nome della ditta/denominazione/ragione sociale, nome e cognome, indirizzo;
  • numero di partita Iva;
  • regime fiscale (RF02 per Contribuenti minimi o RF19 per Regime Forfettario);
  • Cassa previdenziale, per esempio come Cassa di previdenza e assistenza per gli ingegneri e architetti (INARCASSA), Cassa di previdenza e assistenza geometri (CIPAG), cassa di previdenza e assistenza forense, etc.

I voci specifiche relativi al cliente o consumatore che riceve la fattura elettronica devono essere nel dettaglio i seguenti:

  • nome della ditta/denominazione/ragione sociale, nome e cognome, indirizzo;
  • numero di partita Iva;
  • Codice destinatario o codice univoco, che identifica il destinatario della fattura e aiuta il Sistema di Interscambio a recapitare la fattura ed è composto da 6 cifre se il destinatario è un’azienda o un libero professionista o da 7 cifre se il destinatario è una Pubblica Amministrazione;
  • pec del cliente, da inserire in alternativa al codice destinatario. 

Per quanto riguarda le voci della fatturazione sono in particolare:

  • numero progressivo, ma nella maggior parte dei casi è il software stesso a suggerire il numero, tenendo il conteggio per evitare errori di numerazione;
  • data;
  • prodotti e servizi, con unità vendute, prezzo e natura Iva N2.2, prodotti o servizi non soggetti ad Iva, cisto che per il regime forfettario è prevista l’esenzione dal pagamento Iva;
  • dati di pagamento.

Se l’importo delle fatture è superiore ai 77,47 euro, i titolari di partite Iva in regime forfettario devono applicare l’imposta di bollo di 2 euro e, in fase di compilazione della fattura elettronica, bisogna riportare ‘SI’ nel campo ‘Bollo Virtuale’.