Europa a due velocità: cosa significa e scenari per l'Italia del nuovo progetto per l'Ue rilanciato da Merkel

Sulla moneta unica si gioca in parte il futuro della Comunità e l'Italia rischia di finire in seconda fascia, in una posizione di debolezza.

Autore: Chiara Compagnucci
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Europa a due velocità: cosa significa e

La cancelliera tedesca Angela Merkel crede che l'Europa possa avere un futuro a due velocità. Si tratta del nuovo scenario evocato dal principale Paese della Comunità che prefigura conseguenze inimmaginabili fino a pochi fa. Lo ha rivelato al termine del vertice di Malta in cui l'Unione europa ha espresso pieno sostegno all'accordo Italia-Libia per fermare i flussi di migranti. Le parole non sono arrivate a caso. Poiché il concetto potrebbe essere formalizzato già il 25 marzo, in occasione nella Dichiarazione per il 60esimo anniversario dei Trattati di Roma. Ma cosa significa in termini pratici? Che non tutti i membri della Comunità parteciperanno a ogni singola tappa dell'integrazione.

Certo, occorre far presente come queste parole siano state pronunciate nel contesto di della campagna elettorale tedesca e della minaccia di una Grexit, l'uscita della Grecia dall'euro già agli inizi della prossima estate, dopo quella della Gran Bretagna. Ma l'effetto è dirompente e le conseguenze ricadrebbero innanzitutto sui Paesi dell'est, piuttosto morbidi nel rispetto delle regole su bilancio e migranti nonostante gli accordi sottoscritti e, come ricordato poco tempo fa dal presidente francese François Hollande, i fondi comunitari incassati a più riprese. E l'Italia? Dalla sua c'è il fatto indiscutibile di essere un Paese fondatore, ma i contrasti continui con la Comunità e lo sforamenti delle condizioni di bilancio sono da tempo oggetto di discussione.

Ma se si puntasse su un euro differente ovvero su una diversa gestione della politica monetaria, le conseguenze sarebbero comunque inevitabili anche per l'Italia. Anche perché, nelle condizioni attuali, verrebbe inserita nei Paesi di seconda fascia insieme a quelli dell'area del Mediterraneo e in opposizione a quelli del Nord Europa. In questo modo i più ricchi diventerebbero ancora più ricchi, anche perché si gioverebbero di tassi di interesse più alti e di un euro più forte. I Paesi che arrancano continueranno a rimanere in una situazione di debolezza.

Le questioni chiave della Comunità

Sulla moneta unica si gioca in parte il futuro della Comunità. Oltre ai movimenti populisti in crescita nei diversi Stati membri che spingono per l'uscita dei rispettivi Paesi dall'eurozona, ora anche gli Stati Uniti di Donald Trump sparano sulla moneta unica, che potrebbe crollare nei prossimi 18 mesi, secondo il probabile futuro ambasciatore statunitense a Bruxelles, Ted Malloch. Uno dei banchi di prova della tenuta sarà la trattativa sulla Brexit. Londra ha già detto che vuole uscire dal mercato unico e che vuole un accordo vantaggioso per la Gran Bretagna. Bruxelles dovrà raggiungere un'intesa per cui gli Stati che restano nella Comunità avranno, in modo evidente, più vantaggi rispetto alla scelta di lasciare.

La politica protezionistica annunciata dal neopresidente degli Stati Uniti Donald Trump imporrà anche alla Comunità un cambio di passo e un mutamento di atteggiamento nei confronti di quello che è l'alleato di sempre. La Comunità rischia così di trovarsi schiacciata tra l'economia americana e quella cinese, che segue spesso logiche non da economia di mercato. Sebbene l'Europa sia in ripresa, sullo scontro tra i falchi dell'austerità e i Paesi che chiedono maggiore flessibilità si gioca in parte il futuro della Comunità. Si tratta di due visioni a confronto. Ma l'interpretazione del rispetto delle regole rischia di fare aumentare le tensioni tra gli Stati europei e anche di alimentare i movimenti euroscettici. In definitiva si tratta di

  1. Moneta unica e populismo
  2. Brexit
  3. Commercio con gli Stati Uniti
  4. Austerity e flessibilità