Sono diverse le agevolazioni, bonus e aiuti per sostenere l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro una volta finita la maturità e si tratta di misure messe a punto dall’Inps che prevedono nuovi sgravi contributivi per piccole imprese che assumono apprendisti, nuovi contributi per la formazione post maturità volta all’inserimento nel mondo del lavoro e un nuovo bonus per l’assunzione di giovani under 26 da parte di aziende e datori di lavoro privati.
Quali sono agevolazioni, bonus e aiuti per giovani finita la maturità per entrare nel mondo del lavoro nel 2022? Sono tanti i ragazzi che arrivano a conseguire la maturità ma si fermano: non vanno all’università, non cercano lavoro e, stando a quanto riportano dati recenti, sono aumentati in Italia negli ultimi tempi i cosiddetti Neet, giovani che non studiano, non lavorano e non cercano nemmeno lavoro.
Ma si tratta di una situazione da invertire decisamente sia per i giovani stessi, che prima iniziano a lavorare, prima iniziano a versare contributi e meno poveri saranno, sia per il mondo del lavoro che deve svecchiarsi e ha bisogno di nuova forza per diventare più competitivo. E proprio per raggiungere tali scopi, l’Inps ha messo a punto una serie di misure per sostenere l’ingresso nel mondo del lavoro dei più giovani dopo la maturità. Vediamo quali sono.
Una delle strade generalmente più percorse per entrare nel mondo del lavoro è quella dell’apprendistato. Per agevolare i percorsi di apprendistato dei giovani dopo la maturità, l’Inps ha confermato lo sgravio contributivo del 100% per tre anni per le microimprese con meno di 9 dipendenti che stipulano contratti di apprendistato di primo livello per under 25.
Secondo le leggi in vigore, sono diverse le tipologie di apprendistato che si possono fare e nel dettaglio sono:
In base alla tipologia di contratto di apprendistato che si stipula, cambia anche lo stipendio, che è:
Dunque, lo stipendio di chi dopo la maturità fa un apprendistato dipende sostanzialmente dal Ccnl con cui si viene assunti per l’apprendistato e dal tipo di apprendistato che si deve svolgere e viene erogato in percentuale rispetto allo stipendio percepito da un lavoratore assunto con stesso Ccnl a seconda che si tratti di apprendistato professionalizzante e di alta formazione e ricerca, che sono le tipologie di apprendistato che di solito si fanno una volta finita la maturità per entrare nel mondo del lavoro.
Inoltre, gli apprendisti possono anche percepire la tredicesima come gratifica natalizia e l’importo della mensilità aggiuntiva viene calcolato in proporzione alle mensilità lavorate nel corso dell’anno.
Insieme ai nuovi sgravi contributi per imprese che assumono giovani apprendisti, sostenendone l’ingresso nel mondo del lavoro, l’Inps ha messo a disposizione anche un nuovo piano di welfare per la formazione, con contributi a copertura totale o parziale dei costi per corsi di formazione, come corsi di lingue all’estero, contributi per Master di I e II livello e corsi universitari di perfezionamento in Italia e all’estero, borse di studio per università e Istituti tecnici superiori (Its), o borse di studio per dottorati di ricerca, ecc dedicati, però, solo a figli o orfani ed equiparati dei dipendenti e dei pensionati iscritti al Fondo credito.
Stando a quanto reso noto dall’Inps, alcuni bandi sono anche per i figli o orfani ed equiparati dei dipendenti e dei pensionati iscritti al Fondo Ipost e alla gestione assistenza magistrale. Per consultare le disponibilità di corsi e contributi disponibili basta accedere al sito Inps e fare domanda tramite bandi di concorso.
Altra misura per sostenere i giovani finita la maturità ad entrare nel mondo del lavoro è il bonus lavoro Inps under 36. Si tratta di un’altra forma di esonero contributivo per i datori di lavoro privati che assumono giovani a tempo indeterminato fino a 35 anni.
L’esonero contributivo è previsto nella misura del 100% entro il limite di 6.000 euro all’anno e per un periodo massimo di 36 mesi che salgono a 48 mesi per i giovani che entrano nel mondo del lavoro nel Mezzogiorno, e in particolare per imprenditori o aziende che assumono in Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna.
Possono richiedere il bonus lavoro giovani under 36:
Non possono, invece, accedere al bonus lavoro giovani under 36 le pubbliche amministrazioni e le aziende del settore assicurativo e finanziario.