Dall'altra ci sono anche altre considerazione da fare, come quelle legate all'immagine aziendale o di andare in linea con la tendenza a ridurre il proprio impatto sull'ambiente. Il settore dei trasporti è responsabile di circa un quarto delle emissioni globali e la maggior parte è collegata alle autovetture. La riduzione delle emissioni causate dal settore dei trasporti è importante per raggiungere gli obiettivi climatici fissati dall'accordo di Parigi.
È qui che entra in gioco l'elettrificazione dei trasporti terrestri e marittimi. Tuttavia scegliere il giusto tipo di motore per le auto aziendali non è affatto così semplice e scontato. Meglio una soluzione tradizionale come benzina e diesel oppure è preferibile puntare su una opzione alternativa come ibrido ed elettrico?
Oggi i veicoli elettrici sono più ricercati per via delle facilitazioni fiscali all'acquisto, l'autonomia e e le prestazioni migliorate. Approfondiamo allora alcuni aspetti:
Alla ricerca della composizione della flotta aziendale di auto, alcuni aspetti sono piuttosto evidenti e davanti agli occhi. Un veicolo elettrico è di gran lunga l'auto aziendale più efficiente dal punto di vista fiscale. Pensiamo ad esempio alle facilitazioni all'acquisto, ma anche alla possibilità di non pagare l'imposta di possesso, il cosiddetto bollo auto.
L'obiettivo è infatti incentivare la circolazione di veicoli ecologici. Il tutto associato a un'autonomia reale di gran lunga migliorata rispetto al recente passato e a costi di esercizio più ridotti. Di contro, le imprese devono tenere conto che l'offerta è ancora limitata, potrebbe non rientrare nel budget del leasing e i lunghi viaggi sono più semplici con un diesel, un benzina o un ibrido. Ecco c'è una scelta sempre crescente di ibridi.
Alcuni sono autoricaricabili, anche se questo è una definizione un po' fuorviante perché recuperano energia che altrimenti andrebbe sprecata, invece di generare elettricità dal nulla. Per un automobilista aziendale, gli ibridi plug-in sono più interessanti dal punto di vista fiscale, poiché generalmente hanno emissioni di CO2 inferiori e possono più facilmente accedere a sconti e agevolazioni.
Un tempo la scelta predefinita per i conducenti di auto aziendali erano le auto diesel. Lo scandalo delle emissioni potrebbe aver danneggiato in modo decisivo la reputazione del diesel, ma è pur vero che i motori diesel moderni devono soddisfare i severi standard sulle emissioni.
In pratica i diesel di oggi sono più puliti e ideali per un utilizzo ad alto chilometraggio. Poiché il diesel è diminuito, le vendite di benzina sono aumentate. Ma è difficile trovare una flotta di auto aziendali completamente a benzina.
L'elettrificazione della flotta di auto aziendali è di conseguenza una parte importante dell'obiettivo di diventare a impatto zero nel 2030. Anche la conversione del parco auto in veicoli completamente elettrici va di pari passo con la strategia aziendale, dove l'elettrificazione gioca un ruolo chiave.
Per consentire una guida a zero emissioni, ci sono numerose società che forniscono moduli di potenza all'avanguardia integrati nella trasmissione, consentendo ai principali produttori automobilistici mondiali di offrire soluzioni per veicoli elettrici progettate per soddisfare rigorosi obiettivi di efficienza e affidabilità.
Il panorama delle auto aziendali è cambiato rapidamente negli ultimi due anni. Un EV o un PHEV renderà l'auto aziendale più efficiente dal punto di vista fiscale, sebbene i migliori diesel siano ancora ottimi tuttofare, specialmente per i conducenti ad alto chilometraggio.