Il fondo pensione è una particolare tipologia di investimento che viene scelto per garantire un reddito al risparmiatore per integrare la pensione erogata dall’Inps, da cui è completamente separato, alla fine della vita lavorativa.
Da qualche tempo a questa parte l’espressione fondi pensione non suscita più sorpresa in chi l’ascolta. Si tratta di un investimento che ha guadagnato consenso e che permette, nel caso in cui venga sottoscritto, di integrare le pensioni erogate dall’Inps che, come ormai anche i sassi sanno, saranno sempre meno ricche. Il lavoratore, dunque, può decidere in piena autonomia di accumulare questo gruzzoletto, immagazzinandolo attraverso piccoli versamenti mensili che poi integreranno, al momento del raggiungimento, la pensione.
Bisogna anche sapere che i fondi pensione sono compatibili anche con un’altra tipologia di trattamento pensionistico. Ovviamente è necessario aver maturato i necessari requisiti. I fondi pensioni rappresentano, quindi, l’intenzione di consentire ai lavoratori del settore pubblico e di quello privato, con regole diverse ovviamente, di crearsi un gruzzoletto che poi rappresenterà una panacea nel momento in cui si va in pensione. Gli importi delle pensioni, infatti, saranno sempre più bassi e questo significa che sarà importante integrare l’importo se si vuole trascorrere una vita serena, dal punto di vista economico, dopo essere andati in pensione. In questo articolo vedremo, oltre alle varie caratteristiche dei fondi pensione, e come funzionano, anche quale sia la differenza tra fondi pensione aperti e fondi pensione chiusi. Bisogna essere sempre informati per poter compiere le scelte giuste.
I fondi pensione chiusi servono ad assicurare a chi li sottoscrive un’integrazione al tradizionale trattamento pensionistico. Come come funzionano i fondi pensione chiusi? Per loro natura si tratta di fondi pensione a cui non possono accedere indistintamente tutte le categorie di lavoratori, ma solo quelli che appartengono ad alcune categorie ben precise.
E poi c’è bisogno che chi gestisce questa particolare azienda sia per metà formata dai dipendenti iscritti e per l’altra metà dai dirigenti. La gestione di questi fondi pensione è affidata alle banche oppure alle assicurazioni che hanno il compito di collocare questo tesoretto presso la banca o l’istituto che viene selezionato insieme al titolare. Sarà cura delle stesse assicurazioni versare ai titolari le rate di questa tipologia di pensione integrativa.
Se i fondi pensione chiusi, come abbiamo visto, sono destinati a particolari categorie di lavoratori, per contrasto, quando si parla dei fondi pensioni aperti si potrebbe comprendere senza troppe spiegazioni cosa sono invece i fondi pensione aperti. A differenza di quelli chiusi, infatti, i fondi pensione aperti sono istituiti dalle banche ed altri tipi di istituto come assicurazioni o altre società che gestiscono queste risorse. I lavoratori che vogliono sottoscrivere questo tipo di fondo possono scegliere se farlo in forma individuale oppure in forma collettiva.
Nei fondi pensione aperti il capitale versato dai lavoratori viene separato dall’attività dell’istituto bancario o dell’ente che se ne prende cura. C’è la possibilità, sia per il dipendente che lavora nel settore privato che quello impiegato nel pubblico di scegliere alcuni parametri come l’importo della rata da versare e anche la tempistica. Il dipendente che lavora nel settore privato ha la possibilità di impiegare tutto il totale del Tfr. Cosa che non è concessa al lavoratore impiegato nel settore pubblico che può impiegare solo il contributo mensile e non l’intera somma del Tfr. Quindi non si tratta di una scelta vincolante. La Covip è l’ente che deve monitorare e verificare la correttezza delle operazioni. Un altro aspetto da conoscere riguardo i fondi pensione è che proprio per la classificazione tra fondi aperti e fondi chiusi possono essere scelti da tutte le categorie di lavoratori, in maniera volontaria, ovviamente. Può aderire ai fondi pensione aperti anche chi non svolge nessuna attività lavorativa. L’adesione ai fondi pensione aperti comporta differenze per quanto riguarda il lavoratore dipendente privato rispetto al lavoratore dipendente pubblico e al lavoratore autonomo. Il dipendente privato può scegliere due formule per investire nei fondi pensione aperti:
La seconda modalità si può utilizzare solo se prevista dalla contrattazione o dai regolamenti interni che è possibile stipulare nelle aziende. Oppure, l’alternativa può essere quella di lasciare in sospeso la scelta su dove destinare il proprio trattamento di fine rapporto. Ma in questo caso verrebbe in automatico iscritto al fondo pensione aperto individuato dall’accordo o dal regolamento aziendale. Per i dipendenti pubblico e i liberi professionisti questa scelta non viene data in quanto possono scegliere di investire sui fondi pensioni aperti solo attraverso la modalità individuale.