In ogni condominio, il rischio di furti nelle aree comuni o nelle proprietà private, come appartamenti, cantine o garage, è una realtà da non sottovalutare. In questi contesti, può emergere la questione della responsabilità dell'amministratore di condominio nei casi di furto. L'amministratore è incaricato della custodia dell'edificio condominiale e deve adottare tutte le misure preventive necessarie per scongiurare atti illeciti, come il danneggiamento delle aree comuni o i furti.
Tra i doveri dell'amministratore rientra l'implementazione delle decisioni prese dall'assemblea condominiale, come l'installazione di sistemi di videosorveglianza e la verifica del loro corretto funzionamento. Questa responsabilità comporta un'attenzione costante alle esigenze di sicurezza e alla manutenzione delle infrastrutture protettive.
Per approfondire come viene gestita la responsabilità dell'amministratore di condominio in situazioni di furto e quali precauzioni possono essere messe in atto per proteggere il patrimonio condominiale, continua la lettura. Vediamo allora:
Di chi è la responsabilità per il furto in appartamento
Furti in appartamento, in quali casi scatta risarcimento
Nei contesti condominiali, la responsabilità per i furti avvenuti all'interno delle abitazioni può ricadere sul condominio stesso. Se, ad esempio, il condominio ha approvato l'installazione di un sistema di videosorveglianza che risulta essere difettoso o inefficace nel prevenire i furti, il condominio può essere considerato responsabile per gli incidenti di furto che si verificano negli appartamenti o nei locali commerciali al piano terra. In queste situazioni, i danneggiati possono richiedere un risarcimento all'amministratore del condominio, responsabile della gestione e della manutenzione delle parti comuni dell'edificio.
Un altro scenario che potrebbe implicare la responsabilità del condominio riguarda malfunzionamenti nella serratura del portone principale che facilita così l'accesso ai ladri. In questo caso, l'amministratore è tenuto a intervenire prontamente per risolvere il problema. La mancata risposta tempestiva dell'amministratore può attribuire al condominio la responsabilità per i furti derivanti da tale negligenza.
I furti possono essere facilitati da lavori di ristrutturazione esterni, durante i quali sono installati ponteggi che potrebbero permettere un accesso più facile agli appartamenti. In queste circostanze, potrebbe configurarsi una corresponsabilità tra l'impresa di costruzione e il condominio. L'impresa potrebbe essere ritenuta responsabile per non aver adottato le necessarie misure di sicurezza per prevenire l'uso improprio dei ponteggi.
Allo stesso tempo il condominio potrebbe essere responsabilizzato per la scelta di un'appaltatrice inadeguata, per aver esonerato l'impresa dall'installare sistemi di allarme sui ponteggi, o per non aver monitorato efficacemente le attività dell'impresa. Questi fattori, complessivamente, delineano un quadro in cui il condominio deve esercitare una vigilanza attenta per prevenire situazioni che potrebbero incrementare il rischio di furti.
Qualora un furto avvenga a seguito di evidente negligenza nella custodia delle aree comuni, sia il condominio che l'amministratore possono essere ritenuti responsabili. Un esempio è la mancanza di efficacia o il malfunzionamento di un sistema di videosorveglianza, che dovrebbe garantire la sicurezza delle proprietà all'interno del complesso residenziale, inclusi gli appartamenti e, ove presenti, i negozi al pianterreno.
In queste situazioni, la parte lesa può richiedere un risarcimento all'amministratore, il cui compito è assicurare la corretta manutenzione delle parti comuni per prevenire danni ai residenti o a terzi. Se viene dimostrato che un sistema di videosorveglianza difettoso ha contribuito alla riuscita di un furto, la responsabilità è ascrivibile direttamente al condominio. La possibilità di un caso fortuito si potrebbe considerare se il guasto fosse improvviso e non precedentemente noto, o se il sistema fosse stato disabilitato da intrusi.
Se l'accesso ai ladri è facilitato da serrature danneggiate su porte o cancelli, non solo il colpevole del furto è da considerarsi responsabile. L'amministratore, come gestore delle aree comuni, è obbligato ad intervenire prontamente per riparare tali difetti. La mancata risoluzione di questi problemi può traslare la responsabilità dell'evento criminoso sulle spalle dell'amministratore stesso, obbligando il condominio a partecipare al risarcimento del danneggiato.
Un altro caso che potrebbe implicare responsabilità condivise si verifica quando sono in atto lavori di ristrutturazione che includono l'uso di ponteggi o impalcature. Questi possono facilitare l'accesso agli appartamenti da parte di malintenzionati. In caso di furto, sia la ditta che esegue i lavori sia il condominio possono essere considerati responsabili. Alla ditta potrebbe essere imputata la mancata implementazione di misure di sicurezza adeguate, come sistemi di allarme sui ponteggi.
All'amministratore potrebbe essere attribuita la colpa di avere scelto un'impresa non idonea, o di non aver richiesto l'installazione di dispositivi antifurto durante i lavori di ristrutturazione, lasciando i residenti vulnerabili.