Giacenza media e prelievi conti correnti, nuovi controlli 2022 spiegati da Agenzie Entrate

L'agenzia delle Entrate ha illustrato e spiegato direttamente quali sono i controlli che vengono effettuati nel 2022 su prelievi conti correnti e giacenza media.

Autore: Chiara Compagnucci
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Giacenza media e prelievi conti correnti

Nuovi controlli Agenzie delle entrate, come funzionano?

I controlli dell'Agenzia delle entrate si basano su cinque parametri ben precisi: giacenza media sul conto corrente, flussi in entrata e in uscita mensili, saldi finali e iniziali dell'anno.

Prosegue senza soluzione di continuità l'attività di controllo dell'Agenzia delle entrate nei confronti dei contribuenti italiani. E anzi, anno dopo anno si fa sempre più attenta per via dell'adozione di strumenti sempre più raffinati per andare a scovare irregolarità.

Tra le novità da segnalare c'è la volontà dell'Agenzia delle entrate di puntare l'attenzione non solo sul denaro ricevuto, ma anche sulle giacenze medie dei conti correnti.

In fondo sono proprio questi ultimi strumenti a rappresentare la principale spia che rivela il comportamenti dei contribuenti italiani. Proviamo quindi a entrare maggiormente nel dettaglio ed esaminiamo:

  • Nuovi controlli Agenzie delle entrate, come funzionano

  • Altri strumenti per controllare i contribuenti

Nuovi controlli Agenzie delle entrate, come funzionano

Proprio l'Agenzia delle entrate ha spiegato il funzionamento dei controlli nei confronti dei contribuenti italiani, facendo presente la creazione di due liste che si differenziano tra di loro per la differente gravità.

Si tratta quindi del passo successivo alla creazione dell'archivio dei rapporti finanziari che contiene i dati sui conti correnti di tutti gli italiani, compresi i movimenti delle carte di credito.

Sono allora due gli elenchi creati dall'Agenzia delle entrate in relazione ai nuovi controlli. Il primo è riferito a quei contribuenti considerati a rischio fiscale mentre il secondo include i contribuenti a rischio evasione e su cui le attenzioni sono evidentemente maggiori.

Perché allora la giacenza può essere un problema per i contribuenti italiani? Per la semplice ragione che se non ci sono movimentazioni, ma il tenore di vita continua a rimanere invariato, si crea il sospetto dell'esistenza di guadagni non dichiarati al fisco per finanziare le spese di tutti i giorni. O, nel caso di chi mantiene un tenore di vita elevato, anche maggiore.

I controlli dell'Agenzia delle entrate si basano su cinque parametri ben precisi: giacenza media sul conto corrente, flussi in entrata e in uscita mensili, saldi finali e iniziali dell'anno.

Altri strumenti per controllare i contribuenti

Il tutto senza dimenticare che l'Agenzia delle entrate non perde di vista quel rapporto tra spese e ricavi. Se maggiore del 20% del proprio reddito dichiarato, il fisco italiano potrebbe far scattare controlli e accertamenti.

Comprendono investimenti immobiliari e mobiliari netti (fondi d'investimento, certificati di deposito, valuta estera, oro, numismatica), istruzione (anche scuole di specializzazione, master, tutoraggio, corsi di preparazione agli esami e canoni di locazione per studenti universitari), cura della persona (abbonamenti pay TV, giochi online, cavalli, alberghi, viaggi organizzati e centri benessere), abitazione (mutui, ristrutturazioni, collaboratori domestici, elettrodomestici, telefonia fissa e mobile), assicurazioni e contributi previdenziali (obbligatori, volontari e complementari), attività sportive e ricreative, mezzi di trasporto (minicar, natanti e imbarcazioni, mezzi in leasing o noleggio), altre spese significative (donazioni in denaro a favore di onlus e simili, veterinarie).