Glifosato nella pasta e negli alimenti, ritorna l'incubo del pesticida in Italia

La ricerca, i dati e la posizione dei produttori dopo che è stata rilevata ancora la presenza di glifosato in alcune delle confezioni di pasta più vendute in Italia

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Glifosato nella pasta e negli alimenti,

Quali sono i nuovi casi di glifosato nella pasta in Italia?

L'erbicida è stato inserito in 10 prodotti anche se in quantità non preoccupanti. Più precisamente, è stata rilevata nei campioni di pasta a marchio Lidl, Divella, Agnesi e Garofalo.

L'erbicida chiamato glifosato sembra essere presente in quattro prodotti italiani, secondo uno studio K-tipp condotto su 18 confezioni di pasta. Il glifosato è un diserbante usato per distruggere quelle che vengono comunemente chiamate erbacce, o piante che crescono in un luogo dove non sono state installate.

Il glifosato agisce bloccando la catena di sintesi degli aminoacidi precursori essenziali per il funzionamento della pianta, in particolare per la fotosintesi. Dopo un'attenta ricerca di K-tip, una delle riviste svizzere più popolari, ha rilevato la presenza del glifosato in quattro prodotti venduti in Italia. Cosa sta succedendo? Vediamo insieme:

  • Nuovi casi di glifosato nella pasta in Italia

  • La difesa dei produttori di pasta

Nuovi casi di glifosato nella pasta in Italia

Lo scopo della ricerca pubblicata sulla rivista svizzera K-tip era di verificare se fosse presente in diverse confezioni di pasta prodotte da alcune rinomate aziende. Il glifosato è un acido aminofosforico della glicina, noto per essere un diserbante totale e può essere dannoso per la salute. I ricercatori hanno preso in considerazione 18 confezioni di pasta, di cui 13 prodotti da agricoltura convenzionale e 5 da agricoltura biologica.

L'erbicida è stato trovato in 10 prodotti anche se in quantità non preoccupanti. Più precisamente, ha rilevato nei campioni di pasta a marchio Lidl, Divella, Agnesi e Garofalo concentrazioni dell'erbicida, comunque ben al di sotto del limite di legge.

Il glifosato può essere utilizzato per diversi scopi diversi dall'agricoltura. I comuni lo utilizzano negli spazi verdi urbani per proteggere il pubblico e la fauna selvatica dalle erbacce tossiche. Questo prodotto viene utilizzato anche sui binari ferroviari per mantenere la visibilità dei conduttori e prevenire incendi sui binari.

La questione degli effetti sulla salute del glifosato è controversa. Nel 2015 la IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) ha classificato il glifosato come probabile cancerogeno per l'uomo.

La difesa dei produttori di pasta

Tutte e 4 le aziende hanno spiegato la propria posizione al mensile il Salvagente. Agnesi fa sapere che "il valore del glifosato trovato è pari a 0.039 ppm oltre 250 volte inferiore al limite di legge pari a 10 ppm. Il nostro impegno, anche in considerazione dei fatti internazionali ai quali il mondo delle produzioni agro-alimentari è sottoposto in questi ultimi mesi, è tale da perseguire come scopo primario il processo di miglioramento continuo delle caratteristiche nutrizionali e di sicurezza dei prodotti alimentari offerti ai consumatori".

Lidl ricorda che "per la referenza Combino Bio Organic Spaghetti il prodotto testato corrisponde a quello venduto nelle filiali Lidl in Italia. Per quanto riguarda, invece, il prodotto Combino Tagliatelle, trattasi di prodotti differenti in quanto il fornitore è differente da quello che produce la pasta venduta in Svizzera".

Garofalo sottolinea "un attento e scrupoloso controllo su tutte le materie prime. In particolare, in merito alla tabella di test pubblicata dal mensile svizzero tedesco Ktipp precisa che il valore di 0,019 attribuito al prodotto spaghetti Garofalo è mille volte inferiore al limite di legge. Come indicato nella tabella il limite di rilevabilità è di 0,010 quindi si tratta di un numero ai limiti della rilevabilità. Inoltre l'azienda controlla tutte le materie prime in entrata affinché non contengano glifosato".

Per Divella, il risultato del test "riporta, tra i risultati, valori infinitesimali rispetto ai limiti di legge, dove il glifosato risulta pari a 0,023 mg/kg contro un limite di legge pari a 10 mg/kg = 435 volte inferiore ai limiti fissati dalla legge comunitaria in vigore, rispetto anche al possibile valore dell’incertezza di misura che viene calcolato applicando un valore di default pari al 50% (fattore di copertura 2 corrispondente ad un livello di confidenza pari al 95%), così come previsto al punto E10 del documento Sante 11945/2015 per il quale valore di incertezza il risultato del test sarebbe al di sotto del limite di quantificazione (Loq)".