Guida reddito di emergenza per coronavirus

A chi spetta il reddito di emergenza, quali sono i requisiti? Quando e come fare domanda e quali sono i casi di compatibilità e incompatibilità? E quali sono i tempi di pagamento?

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Guida reddito di emergenza per coronavir

Per qualcuno si tratta della misura più importante approvata con il decreto Rilancio perché il reddito di emergenza va a colmare un vuoto ovvero quello dell'aiuto economico concesso per fronteggiare la crisi provocata dalla diffusione del contagio da coronavirus.

E in effetti, come spiega testualmente l'esecutivo, il Rem viene concesso ai nuclei familiari in difficoltà economica. La cifra viene concessa per due mensilità e va considerato un bonus una tantum. Significa che al termine di questo periodo di emergenza e al netto di possibili proroghe, questo aiuto economico non sarà più ripristinato.

Prima di vedere tutti i dettagli, ricordiamo che il governo ha stanziato un limite di spesa pari a 954,6 milioni di euro per il 2020. E per farlo ha creato un capitolo specifico dello stato di previsione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali denominato Fondo per il Reddito di emergenza.

Nel caso in cui lo stanziamento non dovesse bastare non saranno comunque adottati altri provvedimenti e di conseguenza chi presenta la domanda in ritardo non riceverà alcun beneficio. Analizziamo in questa guida

  • A chi spetta il reddito di emergenza, i requisiti
  • Reddito di emergenza, compatibilità e incompatibilità
  • Quando e come fare domanda per reddito di emergenza
  • Quali sono i tempi di pagamento del reddito di emergenza
  • Reddito di emergenza spetta anche agli italiani all'estero
  • Controlli possesso requisiti reddito di emergenza e rischi

A chi spetta il reddito di emergenza, i requisiti

Il reddito di emergenza non spetta a tutti gli esclusi dalle altre indennità introdotte dal governo via decreto per contenere le conseguenze economiche derivate dalla diffusione del coronavirus.

Sono infatti previsti 4 requisiti ben precisi che delineano a chi spetta il reddito di emergenza. Innanzitutto è fondamentale la residenza in Italia e quindi un Isee inferiore a 15.000 euro.

L'Isee è l'Indicatore della situazione economica equivalente ovvero lo strumento utilizzato dallo Stato per l'erogazione delle prestazioni sociali e in questo caso del reddito di emergenza.

Terzo fondamentale requisito è il possesso di un reddito familiare nel corso del mese di aprile 2020 più basso della soglia dell'ammontare del reddito di emergenza.

Infine, il patrimonio mobiliare della famiglia tra conto corrente (postale e bancario), azioni, obbligazioni, riferito al 2019, deve essere inferiore a 10.000 euro con aumento progressivo di 5.000 euro per ogni componente del nucleo familiare, ma con il limite non superabile di 20.000 euro.

Solo se tutti e 4 i requisiti sono rispettati in contemporanea scatta il diritto al reddito di cittadinanza, pari a 400 euro al mese per due mensilità.

Reddito di emergenza, compatibilità e incompatibilità

Il reddito di cittadinanza è compatibile con la sola pensione di invalidità mentre la lista delle incompatibilità è decisamente molto lunga. Di fatti si tratta di uno strumento di formazione del reddito perché è destinato per chi è privo di entrate e non ha ricevuto o sta ricevendo altre risorse.

Non possono infatti ricevere questo sussidio chi è già destinatario del reddito di cittadinanza così come i titolari (o con un familiare) di pensione diretta o indiretta. Stessa cosa per coloro che sono titolari di un rapporto di lavoro dipendente la cui retribuzione lorda sia superiore a quella del reddito di emergenza.

Semaforo rosso alla ricezione pure per chi già riceve il bonus di 600 euro erogato dal governo per fronteggiare la crisi economica successiva al coronavirus.

Ci sono poi altri due casi di incompatibilità da segnalare. Il primo riguarda coloro che sono ricoverati in un istituto di cura di lungodegenza o in altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di una amministrazione pubblica. Il secondo riguarda i detenuti con il divieto che resta in vigore per l'intera durata della pena.

Quando e come fare domanda per reddito di emergenza

La procedura per la presentazione della domanda per ricevere il reddito di emergenza è già attiva. Occorre farlo attraverso il sito dell'Inps dopo l'autenticazione e dunque l'accesso al profilo personale. Le modalità sono quattro:

  • con il pin rilasciato dall'Inps
  • con l'identità Spid almeno di livello 2
  • con la Carta di identità elettronica 3.0
  • con la Carta nazionale dei servizi

Lo Spid, in particolare, è il sistema di accesso che consente di utilizzare i servizi online della pubblica amministrazione e dei privati accreditati. Stesso scopo di utilizzo per la Carta di identità elettronica 3.0 e per la Carta nazionale dei servizi o smart card o una chiavetta Usb che contiene un certificato digitale" di autenticazione personale.

In quest'ultimo caso occorre prima avere una Cns attiva, poi accedere da una postazione che permetta la lettura ovvero dotata di apposito lettore in caso di smart card. Infine, aver installato i driver della Carta nazionale dei servizi forniti da parte dell'amministrazione emittente.

Qualunque sia la strada scelta tra queste 4 opzioni, dopo aver effettuato l'autenticazione al servizio, l'Inps permette di consultare i manuali con le indicazione per la corretta compilazione della domanda per reddito di emergenza. Infine, per quanto riguarda le tempistiche, è possibile presentare la richiesta entro il 30 giugno.

Per ottenere l'Isse occorre compilare la Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) per cui sono necessari sia documenti anagrafici tra stato di famiglia, documento d'identità del richiedente, tessera sanitaria ed eventualmente sentenza di separazione e contratto di affitto.

Tra i documenti reddituali sono invece indispensabili dichiarazione dei redditi, certificazione Unica, canoni di locazione, assegni per coniuge e figli, redditi esenti e non imponibili, elenco dei contribuiti percepiti da enti, buste paga.

Quali sono i tempi di pagamento del reddito di emergenza

Il reddito di emergenza corrisponde complessivamente a 800 euro che saranno erogati in 2 mensilità di pari importo ovvero di 400 euro. Né il governo e né l'Istituto nazionale della previdenza sociale hanno indicato i tempi per il versamento.

Rispetto ad altre indennità introdotte con il decreto Rilancio, per cui gli accrediti sono già stati avviati, nel caso del reddito di emergenza non ci sarà la stessa tempestività per almeno due ragioni. Innanzitutto si tratta della prima volta che viene introdotto questo bonus e di conseguenza occorre raccogliere tutte le domande ovvero seguire quell'iter che in altri casi, come per il bonus di 600 euro, è già stato concluso.

In seconda battuta, prima di bonificare sui conti correnti le somme ai richiedenti saranno effettuati attenti controlli sul possesso dei requisiti richiesti per il reddito di emergenza. Di conseguenza i tempi per il pagamento dovrebbero essere distribuiti tra i mesi di giugno e luglio 2020.

Reddito di emergenza spetta anche agli italiani all'estero

La novità dell'ultim'ora è l'estensione del reddito di emergenza agli italiani all'estero indigenti che rientrano in Italia entro giugno a seguito della crisi prodotta dal coronavirus.

Più precisamente, possono fare richiesta i concittadini iscritti all'Aire (Anagrafe degli italiani residenti all'estero) purché naturalmente in possesso dei requisti richiesti per gli italiani residenti in Italia: Isee inferiore a 15.000 euro, possesso di un reddito familiare nel corso del mese di aprile 2020 più basso della soglia dell'ammontare del reddito di emergenza, patrimonio mobiliare della famiglia tra conto corrente, azioni, obbligazioni, riferito al 2019, inferiore a 10.000 euro con aumento progressivo di 5.000 euro per ogni componente del nucleo familiare, ma con il limite non superabile di 20.000 euro.

Si ricorda comunque che l'iscrizione all'Aire è facoltativa solo per i cittadini italiani che risiedono all'estero per un periodo superiore ai 12 mesi.

Controlli possesso requisiti reddito di emergenza e rischi

Il reddito di emergenza viene erogato dall'Inps dietro richiesta da formulare attraverso la piattaforma stessa dell'Istituto. Allo stesso tempo le richieste possono essere presentate attraverso patronati e centri di assistenza fiscale.

In ogni caso le domande saranno sottoposte ai controlli del possesso dei requisiti da parte di Inps e Agenzia delle entrate che possono scambiare e confrontare i dati relativi ai saldi e alle giacenze medie del patrimonio mobiliare e immobiliari dei componenti del nucleo familiare (Iban e codice fiscale di tutti i soggetti gestori, giacenza media dei conti correnti, saldi dei conti correnti, titoli, investimenti, azioni, obbligazioni, assicurazioni, titoli di possesso di terreni e fabbricati, capitale residuo dei mutui), consultando le rispettive banche dati in proprio possesso.

Nel caso di emersione di irregolarità, il beneficio viene revocato così come viene chiesta la restituzione di quanto percepito. E in aggiunta sono applicate le sanzioni previste dalle norme vigenti.

Lo stesso Istituto nazionale della previdenza sociale è incaricato di verificare il rispetto del limite di spesa e a comunicare i risultati al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministero dell'Economia.