I 3 modi per aumentare realmente assegno unico figli da 20 a 500 euro nel 2022

Quando e come è possibile aumentare l’importo spettante di assegno unico per figli fino a 500 euro: cosa prevedono leggi in vigore nel 2022

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
I 3 modi per aumentare realmente assegno

Quali sono i tre modi per aumentare l’assegno unico per figli da 20 a 500 euro?

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, l’importo dell’assegno unico per figli da riconoscere a tutte le famiglie con figli viene stabilito da specifici importi fissati dall’Inps in base ai diversi valori Isee dei nuclei familiari. Tuttavia, tale importo può cambiare, aumentando in diversi casi, tutti legali, che sono, per esempio, avere un Isee più basso, perché l’assegno unico è maggiore per chi ha Isee minori fino ad arrivare ad appena 50 euro per chi ha un Isee dai 40mila euro in su, calcolare le maggiorazioni eventualmente spettanti previste dalla legge o cumulare l’assegno unico con le altre misure valide per famiglie con figli. 
 

L’assegno unico per i figli 2022 viene erogato alle famiglie in base al valore Isee del nucleo familiare secondo importi specifici fissati da apposite tabelle Inps in base ai diversi scaglioni di reddito. Ogni importo di assegno unico previsto per famiglia può, però, variare sia in base a composizione del nucleo familiare e sia per altri fattori. Vediamo quali sono i tre modi con cui un assegno unico per figli può aumentare?

  • Aumentare importo assegno unico per figli con Isee più basso
  • Maggiorazioni previste per aumentare assegno unico per figli
  • Assegno unico per figli cumulabile con altre misure in vigore


Aumentare importo assegno unico per figli con Isee più basso

Il primo modo per aumentare l’assegno unico per figli è quello di abbassare il valore Isee. Se, infatti, l’importo dell’assegno unico viene riconosciuto alle famiglie a seconda del valore Isee del nucleo familiare. Più basso è l’Isee e più alto è l’importo dell’assegno unico riconosciuto alla famiglia.

L’Isee si abbassa quando ci sono variazioni reddituali o patrimoniali in determinati limiti che riducono la ricchezza del nucleo familiare, per esempio se uno dei componenti resta senza reddito o subisce una forte riduzione dello stesso, o se un componente del nucleo familiare, riducono il valore Isee e aumentano l’assegno unico.

Le variazioni Isee anche minime possono determinare, infatti, secondo quanto fissato dalle tabelle Inps, aumenti, seppur minimi, dell’assegno unico da 50 euro, o anche meno. Per esempio, se chi ha un Isee tra 17.700 e 17.800 euro ha diritto ad un assegno unico di 161, se si abbassa anche solo fino a 16mila euro, l’assegno unico aumenta salendo a 169 euro e aggiungendo eventuali maggiorazioni per entrambe i genitori lavoratori, di 28,27 e per la presenza nel nucleo familiare di un figlio maggiorenne tra 18 e 21 di 82,4 euro, l’importo dell’assegno unico sale da 265,9 a 280,1 euro.

Dunque, se il calcolo dell’importo dell’assegno unico per figli più eventuali maggiorazioni si basa su un determinato valore Isee che poi si abbassa, aumenta di conseguenza l’assegno unico insieme alle relative maggiorazioni da riconoscere.

Maggiorazioni previste per aumentare assegno unico per figli

Secondo le leggi in vigore, l’assegno unico per figli aumenta proprio con le maggiorazioni previste. Le maggiorazioni stabilite dalla legge e quantificate dall’Inps sono cumulabili fra loro e che permettono pertanto di aumentare l’importo dell’assegno unico finale.

Le maggiorazioni disponibili sono quelle per: 

  • presenza figli maggiorenni tra 18-20 anni;
  • presenza di figli ulteriori al secondo; 
  • presenza di figli non autosufficienti; 
  • presenza di figli minorenni con disabilità grave o media;
  • presenza di figli maggiorenni oltre i 20 anni;
  • presenza di figli maggiorenni a carico oltre 21 anni e disabili;
  • se la madre ha meno di 21 anni di età; 
  • presenza di entrambe i genitori lavoratori.  

Ad ognuna di tale voce corrisponde una determinata somma, anch’essa variabile a seconda dell’Isee del nucleo familiare e anche in tal caso minore è l’Isee della famiglia, maggiore è l’importo della maggiorazione spettante. 

Assegno unico per figli cumulabile con altre misure in vigore

Infine, altro modo per aumentare l’assegno unico per i figli è la cumulabilità con altre misure attualmente in vigore per figli, come bonus asilo nido, che è l’unico bonus per figli ancora in vigore dopo il debutto dell’assegno unico per figli che ha inglobato tutte le misure precedenti per famiglie con figli, comprese detrazioni per figli a carico e assegni familiari in busta paga.

Il bonus asilo nido vale per famiglie con figli fino a 3 anni che frequentano l’asilo nido o hanno necessità di assistenza domiciliare ed è di importo di:
3.000 euro l’anno per famiglie che hanno un Isee fino a 25 mila euro;
2.500 euro l’anno per famiglie che hanno un Isee compreso tra 25 mila e 40 mila euro;
1.500 euro l’anno per famiglie che hanno un Isee superiore a 40 mila euro e per famiglie che non presentano un Isee minorenni valido.

Se, quindi, si ha un Isee tra 0 e 15mila euro, per cui viene riconosciuto un importo di assegno unico di 175 euro, a cui aggiungere ulteriori 30 euro se entrambe i genitori sono lavoratori, per un totale di 205 euro, si possono ottenere ulteriori 3mila euro all’anno, pari a 272 euro in più al mese per 11 mensilità.

Altra misura cumulabile con l’assegno unico che permette di aumentare l’importo da avere per i figli è l’assegno di maternità comunale, che deve essere richiesto direttamente al proprio Comune di residenza e prevede il riconoscimento di un contributo per tutte le mamme che non hanno maturato contributi per avere copertura previdenziale, come mamme disoccupate, ragazze che non hanno mai lavorato, studentesse, e del valore di 354,73 euro per 5 mesi, per un importo complessivo di 1773,65 euro.

Infine, si può aumentare l’assegno unico per figli se si hanno figli maggiorenni per cui è possibile richiedere il bonus cultura 18enni. Si tratta di un contributo di 500 euro erogato dallo Stato da spendere in attività culturali e acquistare libri o biglietti per concerti, cinema, spettacoli teatrali, mostre, musei, visite a monumenti, parchi naturali e che viene concesso sotto forma di carta elettronica e buoni spesa nominali.

Dunque, con il bonus cultura, l’aumento dell’assegno unico è di 500 euro pari al valore del contributo riconosciuto al figlio 18enne.