I cavilli e trucchi per non pagare multe autovelox. Lista aggiornata 2022 con spiegazione

Come ricordato dalla Corte di Cassazione, l'assenza di verifiche periodiche di funzionamento e di taratura è suscettibile di pregiudicare l'affidabilità dell'autovelox.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
I cavilli e trucchi per non pagare multe

Multa autovelox, quali trucchi per non pagarla nel 2022?

Giudice di pace e prefetto non possono che annullare la multa nel caso in cui l'autovelox non sia tarato. Stessa cosa se non è indicata l'ordinanza prefettizia che autorizza l'uso del dispositivo per rilevare la velocità dei veicoli. Particolare attenzione è quindi rivolta alla fotografia catturata dall'autovelox.

Poche controversie come quelle relative alle multe autovelox sono in grado di scatenare una ondata di ricorsi per l'annullamento.

Basta infatti una piccola disattenzione a livello formale o contenutistico per portare all'annullamento della sanzione ricevuta. Non solo, ma di pronuncia in pronuncia diventa sempre più lunga la lista dei cavilli o di quelli che possiamo definire "trucchi" per non pagare multe autovelox. Naturalmente sempre nel segno della legalità. Esaminiamo quindi:

  • Multa autovelox, quali trucchi per non pagarla nel 2022
  • Altri cavilli che portano all'annullamento della multa autovelox

Multa autovelox, quali trucchi per non pagarla nel 2022

Giudice di pace e prefetto non possono che annullare la multa nel caso in cui l'autovelox non sia tarato. Anzi, in base a una recentissima sentenza della Corte di Cassazione non è sufficiente una certificazione qualunque, ma la ISO 9001/2000.

I giudici hanno sottolineato che le verifiche della taratura vanno eseguite da chi opera in conformità ai requisiti della norma UNI CEI EN ISOIEC 17025:2005 come laboratori di taratura, accreditati da Accredia o da altri organismi di accreditamento firmatari a livello internazionale degli accordi di mutuo riconoscimento.

Di più: la multa è nulla se la taratura dell'autovelox non avviene ogni anno. Stessa cosa se non è indicata l'ordinanza prefettizia che autorizza l'uso del dispositivo per rilevare la velocità dei veicoli.

Come ricordato dalla Corte di Cassazione, l'assenza di verifiche periodiche di funzionamento e di taratura è suscettibile di pregiudicare l'affidabilità metrologica a prescindere dalle modalità di impiego delle apparecchiature destinate a rilevare la velocità.

Non risolutivo appare quanto previsto dalla direttiva del Ministero dell’interno, laddove si afferma che la rilevazione della cattiva funzionalità sarebbe garantita dalle apparecchiature dotate di un sistema di autodiagnosi dei guasti che avvisano l’operatore del loro cattivo funzionamento.

Tutte le apparecchiature di misurazione della velocità devono essere periodicamente tarate e verificate nel loro corretto funzionamento, che non può essere dimostrato o attestato con altri mezzi quali le certificazioni di omologazione e conformità.

Altri cavilli che portano all'annullamento della multa autovelox

Particolare attenzione è quindi rivolta alla fotografia catturata dall'autovelox. Affinché la multa sia valida, la targa deve essere leggibile con la rilevazione fotografica e non con altri mezzi tecnici. Non solo, la la multa è nulla se il fotogramma dell'autovelox ritrae più di una vettura.

Secondo il giudice di pace di Bari, l'esame del rilievo fotografico evidenzia la presenza contemporanea di due autovetture che procedono in senso inverso una rispetto all'altra che sono state contemporaneamente fotografate.

La presenza di due oggetti in movimento rende assolutamente incerto il rilevamento effettuato a mezzo di apparecchiatura elettronica in quanto non è certo che l’apparecchio abbia la facoltà di escludere uno dei veicoli in movimento mentre effettua la rilevazione della velocità, questa particolare circostanza, priva l’apparecchio dei parametri che permettono l’esatta rilevazione.

Una foto scattata da questo strumento a due auto che transitano in direzioni contrapposte nello stesso momento e nello stesso luogo, non può essere posta a base di una verbale di contestazione perché, una delle due, potrebbe transitare a velocità ridottissima oppure, potrebbe verificarsi che le due velocità si sommino e tanto perché il rilevatore, pur scattando la foto, non è in grado di comprovare l’infrazione, non potendo dimostrare quale delle due auto è in violazione.

Dal punto di vista procedurale non è valida la multa notificata a distanza di 90 giorni dall'infrazione.

Secondo il Codice della strada, se l’effettivo trasgressore o altro dei soggetti obbligati sia identificato successivamente alla commissione della violazione la notificazione può essere effettuata agli stessi entro 90 giorni dalla data in cui risultino dai pubblici registri o nell'archivio nazionale dei veicoli l’intestazione del veicolo e le altre indicazioni identificative degli interessati o comunque dalla data in cui la pubblica amministrazione è posta in grado di provvedere alla loro identificazione.