Stando a quanto previsto dalle leggi 2022 in vigore, ai figli in caso di divorzio spettano diversi diritti che devono essere assolutamente garantiti da entrambe i genitori, come diritto al mantenimento, all’istruzione, all’educazione, ma anche diritto di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ognuno dei genitori.
Il divorzio di una coppia con figli rappresenta sempre una decisione difficile e che a volte può rivelarsi anche complicata nella gestione dei figli. Se, infatti, marito e moglie decidono di separarsi di comune accordo e in tutta tranquillità anche la contestuale gestione di tutte le questioni legate al divorzio, affidamento, visite, ecc, riguardanti i figli, diventa molto semplice.
Ma se, al contrario, il divorzio tra marito e moglie, difficile è anche la gestione della questione figli e non solo. In sede di divorzio, a meno che i genitori non abbiano raggiunto un accordo sulle questioni principali, come casa coniugale, affidamento e mantenimento dei figli, tocca al giudice valutare tutto, a partire sempre dalla possibilità che i figli minori restino affidati a entrambi i genitori (affidamento condiviso).
Se questa condizione non risulta possibile, lo stesso giudice dispone l’affidamento esclusivo dei figli ad un unico genitore. In ogni caso, ogni decisione viene presa solo ed esclusivamente nell’interesse e a tutela del benessere del figlio o dei figli. Vediamo allora quali sono i diritti che spettano ai figli in caso di divorzio.
Stando a quanto previsto dalle leggi 2022 in vigore, ai figli in caso di divorzio vengono riconosciuti i seguenti diritti:
Le leggi 2022 in vigore prevedono che sia il giudice a stabilire tempi e modalità della presenza dei figli presso ognuno dei due genitori, fissando misura e modo con cui entrambe i genitori devono contribuire al mantenimento, alla cura, all'istruzione e all'educazione del figlio o dei figli.
Tra gli altri diritti garantiti ai figli in caso di divorzio dei genitori c’è quello a rimanere nella casa coniugale e fino almeno alla maggiore età dei figli.
In particolare, le leggi 2022 in vigore prevedono che in caso di divorzio la casa coniugale acquistata dalla famiglia sia attribuita nell’interesse dei figli, motivo per il quale generalmente la casa coniugale resta al genitore collocatario, quello cioè con cui i figli continuano a vivere stabilmente dopo il divorzio e che si norma è la mamma.
Se la casa è, invece, in affitto magari con contratto di locazione intestato al coniuge non collocatario, il contratto viene trasferito al coniuge che vi resta ad abitare con i figli.
Diritto a mantenere un rapporto equilibrato e sereno con entrambe i genitori, diritto al mantenimento: quali sono i diritti che spettano ai figli in caso di divorzio