Sono i dati a dimostrare che sono numerosi gli italiani che soffrono di problemi alla tiroide e che hanno quindi diritto ad accedere alle agevolazioni fiscali e a un trattamento speciale sul lavoro. Dal punto di vista medico, la tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla che si trova alla base del collo, davanti alla trachea. Il suo ruolo è quello di secernere gli ormoni necessari per il corretto funzionamento del corpo.
Gli ormoni tiroidei hanno principalmente una funzione regolatrice: influenzano la temperatura corporea, la frequenza cardiaca, il sistema nervoso, l'apparato digerente, i genitali. Si intuisce quindi l'importanza e l'indispensabilità di prevedere misure a tutela di chi ne soffre. Ci sono 4 principali malattie della tiroide: ipotiroidismo, ipertiroidismo, tiroidite e gozzo. Vediamo quindi:
Diritti e agevolazioni fiscali per chi ha problemi di tiroide
Diritti sul lavoro per chi ha problemi di tiroide
Alle persone che hanno problemi di tiroide l'Inps riconosce un'indennità calcolata sulla percentuale di invalidità certificata. Più precisamente, nel caso di invalidità superiore al 74% e tenendo conto del livello di reddito, il contribuente può ottenere un assegno di un importo da un minimo di 291,60 euro fino a un massimo di 550 euro.
Va da sé che la definizione di problemi di tiroide è piuttosto generica. Le disposizioni vigenti specificano quindi che sono tali il carcinoma tiroideo (carcinoma papillare, follicolare, midollare, anaplastico), l'ipertiroidismo con compenso neuropsichiatrico, l'asportazione della ghiandola tiroidea, l'ipotiroidismo.
Il Sistema sanitario nazionale riconosce alle persone che hanno problemi di tiroide l'esenzione dal pagamento del ticket nei casi di tiroidite autoimmune. Il mancato pagamento si applica anche su ecografia di ghiandole salivari, collo per linfonodi e tiroide-paratiroidi, anamnesi e valutazioni e visite successive alla prima, ecografia di testa e collo, alanina aminotrasferasi, triodotironina libera, tiroxina libera, prelievo venoso, tireotropina, emocromo.
Come abbiamo specificato, la percentuale minima di invalidità che dà diritto all'agevolazione economica per chi ha problemi di tiroide è del 74%. Si tratta della stessa quota che permette di ottenere l'assegno mensile di assistenza, concesso alle persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni prive di impiego, nel rispetto dei limiti di reddito per usufruirne.
In ogni caso, questa misura è incompatibile con altri redditi pensionistici. Per chi supera i 65 anni d'età è previsto l'assegno sociale dell'Inps. Se la commissione medica dell'Inps riconosce l'invalidità al 100%, la persona malata ha anche diritto alla fornitura gratuita ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Così come al collocamento obbligatorio se presente capacità lavorativa residua, all'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria, alla tessera di libera circolazione gratuita, alla pensione di invalidità per le persone di età compresa tra 18 e 65 anni, nei rispetti dei limiti reddituali.
Sul versante lavorativo, le persone che hanno problemi di tiroide con accertata disabilità grave hanno diritto ai permessi retribuiti in base alla legge 104 ovvero riposi orari giornalieri di 1 ora o 2 ore a seconda dell'orario di lavoro e 3 giorni di permesso mensile, frazionabili anche in ore. Previsto anche il congedo straordinario fino a un massimo di due anni.
Durante questo periodo ricevono una indennità nella misura della retribuzione percepita nell'ultimo mese di lavoro che precede il congedo entro un limite massimo di reddito annualmente rivalutato secondo gli indici Istat.