I diritti di chi soffre di artrosi tra legge 104, invalidità e agevolazioni sul lavoro secondo leggi 2022

Il riconoscimento della malattia cronica dell'artrosi fa scattare una serie di diritti tra legge 104, invalidità e agevolazioni.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
I diritti di chi soffre di artrosi tra l

Quali sono i diritti per chi soffre di artrosi?

I diritti per chi soffre di artrosi sono il riconoscimento dell'invalidità civile, l'indennità di accompagnamento e le agevolazioni nell'ambito della legge 104.

L'artrosi è una malattia cronica che combina la degradazione della cartilagine articolare, il danno all'osso situato sotto la cartilagine e l'infiammazione della membrana sinoviale. Si tratta quindi di una condizione che si rivela piuttosto limitante per chi ne soffre.

Non è quindi un caso che tra legge 104, invalidità e agevolazioni, scattano alcuni diritti. Il dolore correlato all'artrosi può essere riconosciuto da diversi fattori: sono provocati e amplificati dal movimento, e sono alleviati dal riposo, ritornano cronicamente ogni volta che l'articolazione è stressata, aumentano gradualmente durante il giorno, possono essere fonte di risvegli durante la notte o rallentare il sonno. L'evoluzione dell'artrosi è lenta. È intervallato da attacchi dolorosi acuti durante i quali viene accelerata la distruzione della cartilagine. Approfondiamo quindi:

  • Quali diritti per chi soffre di artrosi

  • Legge 104 per chi soffre di artrosi

Quali diritti per chi soffre di artrosi

Affinché chi soffre di artrosi sia considerato invalido civile deve ottenere il riconoscimento di una percentuale minima da parte della Commissione medica dell'Istituto nazionale della previdenza sociale che è pari a un terzo ovvero il 33,33%. Le prime agevolazioni sono relativi alla possibilità di acquistare ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale e della concessione di ausili e protesi.

Quindi l'iscrizione agli elenchi provinciali del lavoro e della massima occupazione per il collocamento obbligatorio. L'iscrizione deve essere richiesta dai lavoratori non occupati allegando verbale di riconoscimento. Ecco poi il congedo per cure che può essere concesso ogni anno un congedo straordinario retribuito non superiore a 30 giorni, su richiesta del medico curante dell'invalido e previa autorizzazione del medico competente Asl.

L'indennità di accompagnamento per chi soffre di artrosi è una prestazione economica riconosciuta dall'Inps agli invalidi civili nella misura del 100% che non possono deambulare senza l'aiuto di un accompagnatore. L'assistenza deve essere generica e l'assistenza deve essere legata ad attività essenziali. Si tratta di provvedere alla pulizia personale, vestirsi o nutrirsi.

Nessuna indennità di accompagnamento spetta per aiutare la persona invalida a prendere i mezzi pubblici per gli spostamenti, a contare i risparmi o a preparare le medicine quotidiane. Presupposto per percepire l'indennità di accompagnamento è la riduzione della capacità lavorativa in misura non inferiore al 100%.

Come ulteriore requisiti sono tra loro alternativi l'impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita e la conseguente necessità di una assistenza continua da una parte e l'impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore. Non sono previsti limiti di età e di reddito, ma tra le cause di esclusione dell'indennità di accompagnamento rientrano gli invalidi civili ricoverati gratis nelle strutture pubbliche.

Legge 104 per chi soffre di artrosi

Il diritto a usufruire dei permessi nel contesto della legge 104 per assistere il disabile in situazione di gravità per chi soffre di artrosi può essere concesso anche al coniuge, alla parte dell'unione civile, al convivente di fatto, al parente o all'affine entro il secondo grado. Semaforo verde per accedere al beneficio della legge 104 anche a parenti o affini di terzo grado se i genitori o il coniuge, o la parte dell'unione civile o il convivente di fatto, della persona con disabilità in situazione di gravità abbiano compiuto i 65 anni di età oppure siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

I bonus da mettere in conto sono le agevolazioni per spese mediche generiche e delle spese di assistenza specifica; le detrazioni dei costi di assistenza al 19%; le detrazioni delle spese sanitarie per i disabili: del 19% per l'acquisto di poltrone per inabili e minorati, mezzi d'ausilio alla deambulazione, apparecchi correttivi; le detrazioni per acquisto di PC e altre apparecchiature: del 19% dei costi dall'Irpef e Iva agevolata al 4%; le detrazioni per acquisto di un'auto: del 19% del costo della vettura, Iva al 4%, esenzione del bollo auto e dell'imposta sui passaggi di proprietà.