I diritti e doveri di chi ha un contratto di prestazione occasionale secondo leggi 2022

Dal punto di vista retributivo, i compensi derivanti da prestazioni occasionali sono soggetti alla ritenuta d'acconto del 20%. Ma sono tanti i dettagli da considerare.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
I diritti e doveri di chi ha un contratt

Contratto di prestazione occasionale, quali sono diritti e doveri?

Il contratto di prestazione occasionale si caratterizza per l'assenza di vincoli di subordinazione. Il datore di lavoro non ha poteri di coordinamento. Il lavoratore non è soggetto a orari di svolgimento dell'impiego e non ha alcuna imposizione da rispettare sul luogo di lavoro.

La necessità di stabilire i confini dei diritti e dei doveri di chi ha un contratto di prestazione occasionale nasce dalla peculiarità di questa posizione. Siamo infatti davanti a una prestazione lavorativa piuttosto snella ovvero che ruota attorno a un accordo che stabilisce compenso e durata, lasciando al lavoratore la facoltà di organizzare in autonomia la propria attività. Approfondiamo in questo articolo

  • Contratto di prestazione occasionale, quali diritti e doveri

  • Leggi 2022 su prestazione occasionale, retribuzione e procedura

Contratto di prestazione occasionale, quali diritti e doveri

Professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori, associazioni, fondazioni e altri enti di natura privata, imprese agricole, pubbliche amministrazioni, enti locali, aziende alberghiere e strutture ricettive del settore turismo, onlus e associazioni possono accedere alle prestazioni di lavoro occasionale per attività lavorative sporadiche e saltuarie, nel rispetto dei limiti economici previsti dalla norma.

La collaborazione occasionale è innanzitutto ammessa fino al limite di guadagno di 5.000 euro lordi all'anno. Si tratta di un tetto di cui sia il lavoratore sia il datore devono tenere conto. Ma attenzione: per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore, a compensi di importo non superiore a 2.500 euro

A sua volta il lavoratore deve iscriversi alla Gestione Separata dell'Inps, sebbene non si tratti di un lavoro autonomo professionale con la partita Iva.

A caratterizzare questo rapporto di lavoro è la non continuità in quanto si tratta di un'attività da svolgere saltuariamente. Ecco quindi non sono presenti vincoli di subordinazione, ovvero il datore di lavoro non ha poteri di coordinamento. Dopodiché il lavoratore non è soggetto a orari di svolgimento dell'impiego e non ha alcuna imposizione da rispettare sul luogo di lavoro.

Il lavoratore occasionale ha diritto all'assicurazione per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti, con iscrizione alla Gestione separata, e all'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Ma anche al riposo giornaliero, alle pause e ai riposi settimanali. I compensi sono al netto di contributi, premi assicurativi e costi di gestione, non incidono sul suo stato di disoccupato e sono computabili ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.

Come rende noto l'Inps, la misura del compenso è calcolata sulla base del 75% del suo effettivo importo, solo nel rapporto tra ciascun utilizzatore con riferimento alla totalità dei prestatori, per alcune categorie di prestatori.

Si tratta di titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità; giovani con meno di 25 anni di età, se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado, ovvero a un ciclo di studi presso l’università; persone disoccupate; percettori di prestazioni integrative del salario, di Reddito di inclusione ovvero di altre prestazioni di sostegno del reddito.

Leggi 2022 su prestazione occasionale, retribuzione e procedura

Dal punto di vista retributivo, i compensi derivanti da prestazioni occasionali sono soggetti alla ritenuta d'acconto del 20%.

Spetta al lavoratore stesso la compilazione del documento che deve sempre contener data e numero della ricevuta; nome, cognome, indirizzo e codice fiscale del lavoratore; codice fiscale e partita Iva del committente; descrizione dell'attività svolta; l'importo della ritenuta d'acconto applicata; l'importo netto; l'imposta di bollo nel caso di superamento della cifra di 77,47 euro. Il committente deve pagare il compenso in modalità tracciabile.

Sul versante procedurale, gli utilizzatori del contratto di prestazione occasionale devono registrarsi sulla piattaforma dedicata e alimentare il proprio portafoglio elettronico virtuale. Quindi devono procedere all'invio della comunicazione relativa alla prestazione lavorativa tramite la piattaforma delle prestazioni occasionali dell'Inps.