L'amministratore di sostegno è tenuto a continuare nello svolgimento dei suoi compiti per almeno 10 anni e se è coniuge, convivente, ascendente o discendente del beneficiario anche oltre. I diritti dell’amministratore di sostegno sono stabiliti nel decreto di nomina del giudice tutelare. Vanno ricondotti nell'ambito dell'assistenza e della rappresentanza. L'elenco è molto lungo.
L'amministratore di sostegno è una figura sempre più centrale nell'ordinamento italiano relativo all'assistenza. Si tratta infatti di quella figura chiamata non solo ad assistere, ma anche a sostenere, rappresentare chi, per via di una menomazione fisica o psichica, non può provvedere in tutto o in parte a svolgere le funzioni della vita di tutti i giorni.
Caratteristica di fondo è la nomina con decreto del giudice tutelare e alla possibilità di richiesta della nomina dell’amministratore di sostegno da parte del beneficiario, anche se minore, interdetto o inabilitato; dei familiari entro il quarto grado ovvero genitori, figli, fratelli o sorelle, nonni, zii, prozii, nipoti e cugini; degli affini entro il secondo grado tra cognati, suoceri, generi, nuore; del pm; del tutore o curatore. Approfondiamo in questo articolo:
Amministratore di sostegno, diritti e doveri
Cosa deve fare l'amministratore di sostegno secondo le leggi 2022
L'amministratore di sostegno è tenuto a continuare nello svolgimento dei suoi compiti per almeno 10 anni e se è coniuge, convivente, ascendente o discendente del beneficiario anche oltre. Allo stesso tempo è chiamato alla presentazione al giudice tutelare della relazione relativa all’attività svolta e alle condizioni di vita personale e sociale del beneficiario.
Quindi deve sempre informare il giudice tutelare in caso di dissenso con il beneficiario stesso. Non bisogna poi dimenticare che deve sempre informare il beneficiario sugli atti da compiere e rispettare le aspirazioni e i bisogni del beneficiario. Tra i suoi doveri, anche se è tenuto alla redazione dell’inventario dei beni del beneficiario, i giudici tutelari possono richiederne la compilazione. Senza dimenticare che al momento dell’assunzione dell’incarico deve prestare giuramento di fedeltà e diligenza allo svolgimento dell’incarico.
I diritti dell’amministratore di sostegno sono stabiliti nel decreto di nomina del giudice tutelare. Vanno ricondotti nell'ambito dell'assistenza e della rappresentanza. Assiste il beneficiario negli atti in cui deve limitarsi ad affiancare il beneficiario, senza sostituirlo nel compimento dell’atto.
La normativa vigente prevede quindi che gli atti compiuti dall’amministratore di sostegno in violazione di disposizioni di legge, o in eccesso rispetto all’oggetto dell’incarico o ai poteri conferitigli dal giudice, possono essere annullati su istanza dell’amministratore di sostegno, del pubblico ministero, del beneficiario o dei suoi eredi ed aventi causa.
Secondo le disposizioni in materia, nello svolgimento dei suoi compiti l’amministratore di sostegno deve tener conto dei bisogni e delle aspirazioni del beneficiario. E deve tempestivamente informare il beneficiario circa gli atti da compiere nonché il giudice tutelare in caso di dissenso con il beneficiario stesso.
Provando a sintetizzare cosa deve fare l'amministratore di sostegno secondo le leggi 2022, è obbligato a chiedere al giudice tutelare le autorizzazioni preventive per atti straordinari, come acquistare beni, riscuotere capitali, cancellare ipoteche, accettare eredità o rinunciarvi, accettare donazioni, promuovere giudizi, alienare beni.
Quindi ad amministrare il patrimonio con la diligenza del buon padre di famiglia e relazionare periodicamente sull'attività svolta e sulle condizioni di vita personale e sociale del beneficiario.
Deve poi farsi portavoce di ogni istanza nell'interesse del beneficiario, promuovendo l'intervento del giudice tutelare per la rimodulazione della misura di protezione. Allo stesso tempo è chiamato a informare il beneficiario circa gli atti da compiere, e il giudice in caso di dissenso con il beneficiario. Nell'elenco dei compiti dell'amministratore di sostegno rientrano pure la redazione dell'inventario dei beni quando il giudice lo richiede e di prestare giuramento prima dell'assunzione dell'incarico.
L'amministratore del supporto è la chiave per aiutare: i suoi numeri rientrano in un insieme molto dettagliato di diritti e doveri.