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I bonus per braccianti e operai agricoli nel 2025. Chi ne ha diritto, requisiti, importi, procedura domanda

Sono tante e importanti le facilitazioni economiche a cui contadini, operai agricoli e braccianti possono accedere nel settore dell'agricoltura. Elenco 2025 aggiornato

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
I bonus per braccianti e operai agricoli

Il settore agricolo rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia italiana, e per sostenere i lavoratori di questo comparto, lo Stato ha predisposto diverse agevolazioni economiche per il 2025. I braccianti e gli operai agricoli possono accedere a vari incentivi, contributi e misure di supporto che garantiscono tutele e sostegno economico durante i periodi di attività e disoccupazione.

Questi bonus agricoli sono stati pensati per offrire un supporto concreto a chi opera in un settore soggetto a diverse variabili, come le condizioni climatiche e la stagionalità dei raccolti.

Decontribuzione per giovani agricoltori fino a 40 anni

Una delle principali misure di supporto nel 2025 per il settore agricolo è la decontribuzione per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali con età fino a 40 anni. Questa agevolazione permette agli interessati che si iscrivono nella previdenza agricola di beneficiare di un esonero contributivo del 100% per un periodo massimo di 24 mesi di attività.

L'esonero si applica alla quota di invalidità, vecchiaia e superstiti (IVS) e al contributo addizionale, rappresentando un significativo alleggerimento degli oneri previdenziali per i giovani che intraprendono attività nel settore agricolo.

Questa misura si inserisce in un contesto più ampio di politiche volte a favorire il ricambio generazionale in agricoltura e a promuovere l'ingresso di nuovi operatori nel settore primario, contrastando così il fenomeno dell'invecchiamento della popolazione agricola italiana.

Agevolazioni per il ricambio generazionale femminile

Il 2025 conferma anche importanti incentivi per favorire il ricambio generazionale femminile nel settore agricolo. Per le donne che vogliono investire nei terreni agricoli sono previsti:

  • Mutui agevolati a tasso zero per investimenti, della durata massima di 10 anni
  • Finanziamenti fino al 60% della spesa ammissibile
  • Contributi a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile

Queste facilitazioni vengono concesse nel rispetto della normativa sugli aiuti di Stato previsti per il settore agricolo e per quello della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Le agevolazioni sono riconosciute a favore delle imprese, in qualsiasi forma costituite, che subentrano nella conduzione di un'intera azienda agricola. L'azienda deve essere attiva da almeno due anni dalla data di presentazione della domanda di agevolazione e deve presentare progetti per lo sviluppo e il consolidamento nel settore agricolo, di trasformazione e commercializzazione dei prodotti.

Indennità di disoccupazione agricola, requisiti e importi

La disoccupazione agricola rappresenta una delle principali forme di tutela economica per i lavoratori del settore. Si tratta di un'indennità destinata ai lavoratori dipendenti ed equiparati del settore agricolo che si trovano in stato di disoccupazione.

Nel 2025, possono beneficiare di questa misura:

  • Operai agricoli a tempo determinato (OTD) iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti
  • Operai agricoli a tempo indeterminato (OTI) che lavorano solo per parte dell'anno
  • Piccoli coloni (lavoratori che sottoscrivono un contratto di natura associativa per fornire un massimo di 120 giornate lavorative)
  • Compartecipanti familiari
  • Piccoli coltivatori diretti che integrano con versamenti volontari fino a 51 giornate di iscrizione negli elenchi nominativi

Per quanto riguarda gli importi dell'indennità, la disoccupazione agricola è calcolata in misura pari al 40% della retribuzione di riferimento per gli operai a tempo determinato. Per gli operai agricoli a tempo indeterminato, invece, l'indennità è pari al 30% della retribuzione di riferimento.

L'importo minimo è fissato a 998,18 euro, mentre l'importo massimo è di 1.199,72 euro. Va sottolineato che dall'importo spettante viene detratto il 9% per ogni giornata di indennità erogata, a titolo di contributo di solidarietà, per un massimo di 150 giorni.

Contribuzione figurativa e riconoscimento dell'Assegno al Nucleo Familiare

Il pagamento dell'indennità di disoccupazione agricola determina anche l'accredito di contribuzione figurativa, calcolata sottraendo dal parametro 270 (anno intero ai fini pensionistici) le giornate lavorate e quelle già indennizzate ad altro titolo.

Questa contribuzione è utile ai fini del diritto e della misura delle pensioni di vecchiaia, invalidità e ai superstiti. Inoltre, per le prime 90 giornate, è utile ai fini della misura della pensione anticipata nell'anno di competenza della prestazione per gli iscritti:

  • Negli elenchi nominativi per almeno 101 giornate
  • Con attività lavorativa dipendente agricola ed eventualmente non agricola svolta per più di 150 giorni

Al momento della presentazione della domanda di disoccupazione, l'interessato può richiedere anche l'Assegno al Nucleo Familiare (ANF) entro il limite di prescrizione retroattiva di cinque anni. L'INPS eroga l'ANF sull'indennità di disoccupazione spettante e sull'attività lavorativa dipendente prestata nel settore agricolo (per gli operai agricoli a tempo determinato).

È importante ricordare che, alla luce del D.Lgs. 230/2021 che ha istituito l'Assegno unico e universale per i figli a carico, a partire dal 1° marzo 2023 l'Assegno per il nucleo familiare è abrogato limitatamente ai nuclei familiari con figli e orfanili.

Bonus Trascinamento di giornate per calamità naturali

Per il 2025, l'INPS ha confermato il beneficio previdenziale del "Trascinamento di giornate", un'importante agevolazione destinata ai braccianti agricoli colpiti da calamità naturali o eventi eccezionali. Questo strumento consente di compensare la perdita di giornate lavorative, garantendo una maggiore tutela previdenziale.

Il "Trascinamento di giornate" è rivolto a:

  • Lavoratori agricoli a tempo determinato
  • Piccoli coloni
  • Compartecipanti familiari

Per accedere a questo beneficio, i lavoratori devono aver prestato almeno cinque giornate di lavoro presso un'azienda agricola situata in un'area dichiarata colpita da calamità naturali e che abbia ricevuto interventi di prevenzione o ristoro dei danni.

Le aziende agricole interessate possono inviare telematicamente la dichiarazione di calamità utilizzando il servizio "Dichiarazione di calamità aziende agricole", disponibile sul portale INPS. Per i piccoli coloni e i compartecipanti familiari, le aziende concedenti devono inviare il modulo SC95.

In un contesto in cui il cambiamento climatico incide sempre più sul settore primario, strumenti come questo rappresentano un tassello fondamentale per garantire continuità lavorativa e tutele adeguate a chi lavora nei campi.

Bonus Mamma per le operaie agricole

Un'importante novità per il 2025 è l'estensione del Bonus Mamma alle operaie agricole. La Manovra di Bilancio ha previsto che questo beneficio spetti sia alle lavoratrici a tempo indeterminato (anche part-time) che a quelle con contratto a tempo determinato, ampliando così la platea delle beneficiarie rispetto al 2024.

Il Bonus Mamma spetta alle lavoratrici che siano anche madri di due o più figli e l'esonero contributivo si applica fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

Al bonus si accede tramite decontribuzione: il datore di lavoro trattiene meno contributi INPS in busta paga, permettendo alla lavoratrice di ricevere un importo netto maggiore. Sebbene l'importo preciso del bonus per il 2025 non sia ancora stato stabilito definitivamente, le risorse stanziate ammontano a 300 milioni di euro.

Per beneficiare di questa agevolazione, le lavoratrici devono avere un reddito nel limite di 40.000 euro annui, inteso come imponibile previdenziale.

Credito d'imposta ZES Unica per il settore agricolo

Per sostenere gli investimenti nel settore agricolo, nel 2025 è stato prorogato il credito d'imposta ZES (Zone Economiche Speciali) Unica. Questa misura riconosce un credito d'imposta nella misura del 65% dei costi ammissibili per le imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli.

L'intensità di aiuto può essere aumentata fino all'80% per investimenti legati a:

  • Obiettivi specifici di carattere ambientale e climatico
  • Benessere degli animali
  • Investimenti realizzati da giovani agricoltori

Le spese ammissibili al credito di imposta ZES Unica Mezzogiorno fanno riferimento a beni nuovi e relativi a immobilizzazioni materiali per l'acquisto di:

  • Impianti e macchinari
  • Attrezzature varie
  • Terreni
  • Acquisizione, realizzazione o ampliamento di immobili strumentali agli investimenti

È importante sottolineare che il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell'investimento. Inoltre, per essere ammissibile, l'investimento deve avere un importo superiore a 50.000 euro e deve essere effettuato dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025.

L'entità del credito effettivamente fruibile sarà comunicata tramite apposito provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, da adottare entro il 12 dicembre 2025.

 

 

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