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I rimborsi del 730 2025 sono tassati e fanno reddito? Spiegazione, chiarimenti ed esempi

I rimborsi del 730 fanno reddito o vengono tassati. Spiegazioni semplici ed esempi pratici per fare luce su un tema spesso frainteso

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
I rimborsi del 730 2025 sono tassati e f

I lavoratori dipendenti e i pensionati che percepiscono redditi devono presentare la dichiarazione con il modello 730, lo strumento dichiarativo che consente di ottenere eventuali rimborsi fiscali direttamente nella busta paga o nella rata di pensione. I rimborsi vengono erogati generalmente a partire dal mese di luglio per i lavoratori dipendenti e da agosto o settembre per i pensionati. Ma una domanda comune è se questi importi restituiti siano soggetti a tassazione o debbano essere considerati come reddito imponibile.

Chi ha diritto ai rimborsi del 730 2025?

I rimborsi IRPEF spettano ai lavoratori dipendenti e pensionati che, dopo aver presentato la dichiarazione dei redditi, risultano aver versato più imposte del dovuto durante l'anno fiscale precedente. In seguito alla presentazione del modello 730, l'Agenzia delle Entrate procede con l'analisi della posizione fiscale del contribuente e, se emerge un credito, dispone la restituzione delle somme.

È importante sottolineare che l'Amministrazione finanziaria può effettuare controlli preventivi sui rimborsi prima dell'erogazione, specialmente nei seguenti casi:

  • Modelli 730 precompilati che sono stati modificati dal contribuente
  • Dichiarazioni che presentano elementi di incoerenza rispetto ai dati già in possesso del Fisco
  • Rimborsi di importo superiore a 4.000 euro
  • Significativi scostamenti rispetto ai dati risultanti dalle Certificazioni Uniche

In questi casi, il contribuente potrebbe ricevere una comunicazione di blocco temporaneo dei rimborsi in attesa della conclusione delle verifiche.

I rimborsi del 730 2025 sono tassati? Chiarimenti e spiegazioni

La normativa fiscale italiana stabilisce chiaramente che i rimborsi del 730 2025 non sono soggetti a tassazione. Questo principio vale sia per i rimborsi erogati tramite il datore di lavoro o l'ente pensionistico (sostituto d'imposta), sia per quelli accreditati direttamente sul conto corrente dall'Agenzia delle Entrate.

Per comprendere meglio questo concetto, è utile fare un esempio pratico: se dal calcolo risulta un rimborso spettante di 450 euro, tale sarà esattamente la somma riconosciuta al lavoratore o al pensionato, senza alcuna decurtazione fiscale. Questo perché il rimborso rappresenta la restituzione di somme già sottoposte a tassazione in precedenza e quindi non costituisce un nuovo reddito imponibile.

Modalità di erogazione dei rimborsi 730 2025

Ai fini delle operazioni di conguaglio relative al modello 730 2025, il datore di lavoro o l'ente pensionistico (il sostituto di imposta) deve:

  • Effettuare i rimborsi relativi all'IRPEF e alla cedolare secca
  • Trattenere le somme o le rate dovute per:
    • Addizionali regionali e comunali all'IRPEF
    • Saldo e primo acconto relativi all'IRPEF e alla cedolare secca
    • Acconto del 20% su alcuni redditi soggetti a tassazione separata
    • Acconto all'addizionale comunale all'IRPEF

È importante ricordare che non viene eseguito alcun versamento, sia esso di debito o di rimborso del credito, se l'importo che risulta dalla dichiarazione è uguale o inferiore a 12 euro. Questa soglia rappresenta un limite di rilevanza al di sotto del quale l'amministrazione finanziaria ritiene non economicamente vantaggioso procedere all'elaborazione del rimborso o alla richiesta del pagamento.

Tempistiche di erogazione dei rimborsi 730 2025

Le tempistiche di erogazione dei rimborsi variano in base alla data di presentazione della dichiarazione e alla presenza o meno di un sostituto d'imposta:

  • Con sostituto d'imposta (datore di lavoro o ente pensionistico):
    • Dichiarazione presentata entro il 31 maggio: rimborso a luglio per i lavoratori dipendenti, ad agosto/settembre per i pensionati
    • Dichiarazione presentata tra il 1° e il 20 giugno: rimborso ad agosto
    • Dichiarazione presentata tra fine giugno e il 15 luglio: rimborso a settembre
    • Dichiarazione presentata tra fine luglio e il 31 agosto: rimborso a ottobre
    • Dichiarazione presentata entro il 30 settembre: rimborso a novembre
  • Senza sostituto d'imposta:
    • Il rimborso viene erogato direttamente dall'Agenzia delle Entrate tramite bonifico bancario (se indicato l'IBAN) o con titoli di credito a copertura garantita emessi da Poste Italiane
    • I tempi sono generalmente più lunghi, con rimborsi che possono arrivare entro la fine dell'anno

Quando dichiarare i rimborsi 730 ricevuti

Come regola generale, i rimborsi fiscali ottenuti tramite il modello 730 non devono essere dichiarati l'anno successivo, poiché non costituiscono reddito imponibile. Esistono però alcune eccezioni che è importante conoscere:

  • Se nel 2024 si sono ricevuti rimborsi per oneri dedotti in anni precedenti (ad esempio, spese mediche rimborsate da assicurazioni per cui si era fruito della detrazione), questi importi dovranno essere indicati nel rigo D7 codice 4 del modello 730/2025
  • Se si sono dedotti contributi a fondi sanitari integrativi e successivamente si sono ricevuti rimborsi per spese mediche, queste ultime potrebbero essere deducibili solo parzialmente

Rimborsi 730 2025 con opzione "Nessun sostituto"

Nel modello 730/2025 è confermata la possibilità di richiedere i rimborsi direttamente dall'Agenzia delle Entrate, anche in presenza di un sostituto d'imposta, barrando l'apposita casella "Nessun sostituto".

Questa opzione può essere scelta da:

  • Contribuenti che non hanno un sostituto d'imposta tenuto a effettuare il conguaglio
  • Contribuenti che hanno un sostituto ma preferiscono ricevere il rimborso direttamente dall'Agenzia delle Entrate
  • Contribuenti che presentano la dichiarazione per persone decedute nel 2024 che hanno percepito redditi di lavoro dipendente o pensione

In questi casi, nel riquadro "Dati del sostituto d'imposta che effettuerà il conguaglio" va barrata la casella "Mod. 730 dipendenti senza sostituto". Se dalla dichiarazione emerge un credito, il rimborso verrà erogato dall'Agenzia delle Entrate mentre, in caso di debito, il pagamento dovrà essere effettuato tramite modello F24.

Controlli fiscali sui rimborsi, cosa sapere

L'Agenzia delle Entrate può effettuare tre tipi di controlli sulle dichiarazioni presentate:

  1. Controlli automatici: procedura automatizzata che confronta i dati dichiarati con quelli presenti nell'Anagrafe Tributaria
  2. Controlli formali: effettuati dagli uffici in base a criteri di analisi del rischio, con richiesta di documentazione attestante la correttezza dei dati indicati
  3. Controlli di merito o sostanziali: più approfonditi, possono includere accessi, ispezioni, verifiche presso i contribuenti o l'invio di questionari

In caso di esito negativo dei controlli, l'Agenzia notifica al contribuente un avviso di accertamento. A questo punto il contribuente può:

  • Regolarizzare la propria posizione pagando entro un certo termine l'imposta contestata, gli interessi e una sanzione ridotta (se concorda con la richiesta)
  • Contestare l'accertamento se ritiene che gli esiti del controllo non siano corretti, entrando nella fase di precontenzioso

Domande frequenti sui rimborsi 730 2025

I rimborsi fanno reddito ai fini ISEE?

I rimborsi IRPEF ottenuti tramite il modello 730 non costituiscono reddito ai fini ISEE, poiché rappresentano la restituzione di imposte già pagate e non un nuovo reddito. Pertanto, non devono essere indicati nella dichiarazione sostitutiva unica (DSU) per il calcolo dell'ISEE.

Cosa fare se non si riceve il rimborso nei tempi previsti?

Se il rimborso non viene erogato nei tempi previsti, è possibile:

  • Verificare lo stato del rimborso attraverso il servizio online "Cassetto fiscale" sul sito dell'Agenzia delle Entrate
  • Contattare il Call Center dell'Agenzia delle Entrate al numero 800.90.96.96
  • Rivolgersi a un CAF o a un professionista abilitato per richiedere assistenza
  • Presentarsi presso un ufficio territoriale dell'Agenzia delle Entrate

Spese rimborsate: come comportarsi nella dichiarazione successiva

Un caso particolare riguarda le spese per cui si è fruito della detrazione in un anno e che vengono rimborsate in un anno successivo. Per esempio, se nel 2024 vengono rimborsate spese mediche dedotte nella dichiarazione del 2023, il contribuente dovrà inserire tale importo nel quadro D del modello 730/2025.

Diverse sono invece le spese rimborsate nello stesso anno in cui sono state sostenute: in questo caso, il contribuente deve indicare nella dichiarazione solo l'importo rimasto effettivamente a suo carico, ossia la differenza tra la spesa sostenuta e quanto rimborsato.

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