Per legge, il datore di lavoro che decide di licenziare una badante sarebbe sempre tenuto a dare il giusto preavviso alla lavoratrice, i cui termini dipendono poi dall’anzianità di servizio maturata dalla stessa, e in caso di mancato preavviso, il datore di lavoro è tenuto a corrispondere alla lavoratrice la relativa indennità sostitutiva. Ma, come stabilito dal Ccnl badanti, ci sono casi 2022 in cui non è sempre obbligatorio dare il preavviso di licenziamento alla badante. Se, infatti, la decisione di licenziare la badante viene presa perché la stessa si rende colpevole di un comportamento tanto grave da non permettere la prosecuzione del rapporto di lavoro neppure in via temporanea, allora il licenziamento può avvenire in tronco senza preavviso. Si pensi al licenziamento per giusta causa.
Il preavviso di licenziamento ad una badante è sempre obbligatorio? Il lavoro di una badante, oggi ribattezzata assistente familiare, è impegnativo perché deve assicurare cure ad una persona anziana, spesso disabile, aiutandola in ogni azione quotidiana che la stessa persona ha difficoltà ad eseguire.
Spesso le badanti diventano membri delle famiglie in cui lavorano, soprattutto se conviventi e soprattutto se in grado di instaurare con persona assistita e familiari un rapporto di fiducia, affetto e stima, tale da permettere di lavorare in un ambiente sereno alla badante e di stare tranquilli e sereni ai parenti dell’assistito.
Ma sono anche diversi i casi in cui le badanti non assumono comportamenti adeguati, rischiando o incorrendo nel licenziamento. Vediamo quali sono tutti i casi 2022 in cui è obbligatorio o meno dare preavviso di licenziamento ad una badante o meno.
Stando a quanto previsto dal contratto badanti 2022, il preavviso di licenziamento per la lavoratrice non è sempre obbligatorio. Per legge, infatti, il datore di lavoro che decide di licenziare una badante sarebbe sempre tenuto a dare il giusto preavviso alla lavoratrice, i cui termini dipendono poi dall’anzianità di servizio maturata dalla stessa, e in caso di mancato preavviso, il datore di lavoro è tenuto a corrispondere alla lavoratrice la relativa indennità sostitutiva.
Tuttavia, come stabilito dal Ccnl badanti, ci sono casi 2022 in cui non è sempre obbligatorio dare il preavviso di licenziamento alla badante. Se, infatti, la decisione di licenziare la badante viene presa perché la stessa si rende colpevole di un comportamento tanto grave da non permettere la prosecuzione del rapporto di lavoro neppure in via temporanea, allora il licenziamento può avvenire in tronco senza preavviso.
Si pensi al licenziamento per giusta causa della badante, per esempio, se la badante viene sorpresa a rubare in casa dell’assistito, o se si scopre che adotta atteggiamenti violenti e repressivi nei confronti della persona che assiste. In tali casi, pur senza preavviso di licenziamento, il datore di lavoro non è tenuto a corrisponderle alcuna indennità sostitutiva.
Ad esclusione dei casi di licenziamento per giusta causa, in tutti gli altri casi 2022 di licenziamento della badante, secondo quanto stabilito dal contratto badanti, il datore di lavoro è tenuto a rispettare i termini di preavviso di licenziamento previsti da contratto.
I termini di preavviso per il licenziamento di una badante dipendono dell’anzianità di servizio maturata presso il datore di lavoro e sono i seguenti: