Le leggi in vigore prevedono casi diversi relativi ad aumento delle spese condominiali e conseguente aumento dei costi per gli inquilini di case in affitto da parte dei proprietari. In linea generale, se al momento della stipula del contratto di locazione, proprietario di casa e inquilino hanno stabilito un importo fisso à forfait, da pagare, allora il proprietario di casa non può chiedere alcun aumento all’inquilino pur aumentando le spese di condominio.
Il proprietario di una casa in affitto può aumentare il costo all'inquilino se aumentano le spese di condominio? Quando si stipula un contratto di affitto, proprietario e e inquilino della casa in affitto si accordano e sottoscrivono ogni aspetto contrattuale e il contratto viene poi registrato all'Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla firma.
Tra i punti principali riportati nel contratto ci sono ovviamente costo del canone di locazione pattuito e costo delle spese condominiali. Vediamo di seguito se e come un proprietario di casa in affitto può aumentare i costi per lìinquilino se aumentano le spese condominiale.
Le leggi in vigore prevedono casi diversi relativi ad aumento delle spese condominiali e conseguente aumento dei costi per gli inquilini di case in affitto da parte dei proprietari. In linea generale, se al momento della stipula del contratto di locazione, proprietario di casa e inquilino hanno stabilito un importo fisso à forfait, da pagare, allora il proprietario di casa non può chiedere alcun aumento all’inquilino pur aumentando le spese di condominio.
Se, invece, il contratto di locazione prevede che l’inquilino paghi non un importo fisso ma spese condominiali specifiche, allora se aumentano le spese condominiali, il proprietario di casa può aumentare i costi all’inquilino in affitto.
Gli aumenti possono essere richiesti agli inquilini di case in affitto che provvedono al pagamento delle spese condominiali per pulizia, riscaldamento, funzionamento e manutenzione ordinaria, dell’ascensore, fornitura di acqua ed energia elettrica, condizionamento dell’aria e fornitura di altri servizi comuni.
A prescindere dai casi previsti in cui un proprietario di casa in affitto può aumentare il costo all’inquilino, la legge in merito è piuttosto chiara e prevede il divieto per i proprietari di case in affitto di aumentare in corso di contratto il canone di locazione pattuito tra le parti in sede di stipula del contratto.
Il costo deve, infatti, rimanere lo stesso e invariato per tutta la durata del contratto, senza alcuna possibilità di aumento. Solo al termine della validità del contratto stipulato e per adeguamento, se previsto, ad alcuni indici, allora il proprietario nella stipula del nuovo contratto può prevede eventuali aumenti.
In quali casi è possibile aumentare l'affitto di una casa in affitto e quando non è possibile: quali sono le leggi applicabili?