Si preparano a cambiare diversi contratti nazionali di lavoro. Le attese si concentrano soprattutto sul Contratto enti statali che dovrebbero prevedere aumenti degli stipendi per tutte le fasce. Nel 2023 si attende il rinnovo anche del contratto commercio, con aumenti di stipendi e novità welfare, mentre ccnl metalmeccanici e ccnl agricoltura sono già stati rinnovati con novità pronte per il 2023.
Sono diversi i contratti nazionali di lavoro in via di rinnovo, per cui sono in ballo trattative, o appena rinnovati, con novità attese dai dipendenti soprattutto in riferimento ad aumenti degli stipendi. Vediamo quali sono i Ccnl in discussione e il punto della situazione sugli importanti rinnovi dei contratti nazionali in ballo.
Al centro delle discussioni relative al rinnovo contrattuale, ormai da tempo, c’è il contratto nazionale enti statali. Sul tavolo di discussione per il rinnovo del contratto enti statali gli aumenti degli stipendi. Stando a quanto annunciato l’aumento mensile lordo per i dipendenti degli enti statali si prospetta del 4,15%.
L’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza delle pubbliche amministrazioni, ha presentato le tabelle con gli aumenti dovuti al rinnovo del contratto, precisando che le aree di inquadramento professionale nel 2023 passano da tre a quattro, che sono:
Gli aumenti previsti dovrebbero essere i seguenti:
La quarta area non presenta aumenti perché si tratta di una fascia nuova.
In particolare, gli aumenti saranno:
Il contratto nazionale di lavoro Ccnl metalmeccanici è tra i contratti già rinnovati e, dopo una lunghissima trattativa durata oltre un anno, prevede aumenti di stipendio, minimi tabellari, benefit e novità per inquadramento professionale, orari di lavoro, previdenza integrativa.
Il rinnovo del contratto metalmeccanici prevede, in particolare, un aumento medio di 80 euro, l’impegno a definire il sistema negoziale su una contrattazione di secondo livello che consideri la contrattazione territoriale e una riforma dell’inquadramento professionale del settore. Il nuovo contratto metalmeccanici sarà valido fino al prossimo 2023.
Altro Ccnl in discussione e che si prepara ad essere rinnovato è il contratto nazionale di lavoro del commercio. All’indomani dell’accordo già siglato che interessa circa 24mila dirigenti e 8mila aziende, si discute ora del rinnovo tradizionale del ccnl, che dovrebbe arrivare nel 2023.
Stando a quanto riportano le ultime notizie, il rinnovo del ccnl commercio dovrebbe prevedere aumenti degli stipendi per i dipendenti di ogni Livello di inquadramento professionale nonché rafforzamento delle misure di welfare. Proseguono le trattative nell’attesa di accordi definitivi.
Alle soglie del 2023 è stato di recente rinnovato anche il contratto nazionale dell’agricoltura per i dipendenti dalle Organizzazioni degli allevatori, Consorzi ed Enti zootecnici. Previste novità per la classificazione del personale, con modifiche per profili professionali dell'area quadri, collaboratori esperti e funzionari e dell'area altri dipendenti; i minimi tabellari ed elemento provvisorio di retribuzione; e assistenza integrativa.
Per novità relative alla classificazione del personale, sono state introdotte modifiche per i profili professionali dell'Area 1- Coordinamento (quadri, collaboratori esperti e funzionari) e dell'Area 2- Assistenti (altri dipendenti). Abrogata, invece, l'Area 3- Operatori (ausiliari) ma i lavoratori inquadrati nelle qualifiche escluse o soppresse dalla nuova riclassificazione mantengono il trattamento retributivo in essere e la relativa qualifica.
Ai lavoratori inquadrati alla firma del Contratto nazionale nel livello 2/4B, con 7 anni lavorati utili all'inquadramento al livello superiore, vengono riconosciuti gli anni di anzianità eccedenti al fine del successivo riconoscimento di carriera e se hanno già maturato così il diritto al riconoscimento del livello 2/3 è previsto un ulteriore biennio di verifica. L'accordo per il contratto nazionale agricoltura decorre dal primo gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2023.