Il rischio maggiore a cui vanno incontro i migranti irregolari è l'espulsione. Sono allontanati dal Paese se non hanno un visto di ingresso o un permesso di soggiorno. A meno che non sia indispensabile prestare loro soccorso, accertare identità o nazionalità, preparare i documenti per il viaggio o non sia disponibile un mezzo di trasporto adeguato. I minori stranieri non possono essere espulsi tranne che per motivi di ordine pubblico e sicurezza dello Stato. Ma ci sono anche i casi delle irregolarità temporanee.
C'è una netta linea di demarcazione tra migranti regolari e irregolari. I primi godono infatti di numerosi diritti mentre i secondi sono coloro che si trovano illegalmente nel nostro Paese e, in base alle norme in vigore, sono destinati all'espulsione.
Ma la situazione è in realtà meno netta di quel che sembra perché poi occorre fare numerosi distinzioni per situazioni particolari. Pensiamo ad esempio agli immigrati o agli stranieri che si trovano solo temporaneamente in un situazione di irregolarità.
A proposito di definizioni è indispensabile comprendere come a definizioni diverse corrispondono significati differenti. Per intenderci, clandestino, profugo, richiedente asilo, migranti, rifugiati, stranieri, minori non accompagnati e immigrati si riferiscono a categorie differenti e non sempre sono accomunati dallo status di irregolarità.
Vediamo in questo articolo tutti i dettagli sui migranti irregolari, lasciando da parte le cosiddette leggende metropolitane, secondo cui gli immigrati sono troppi, sono tutti in Italia, rubano il lavoro agli italiani, non pagano le tasse, sono tutti terroristi e hanno tutti il cellulare.
Il primissimo aspetto da precisare riguarda le differenti posizioni perché migrante (o immigrato nel linguaggio comune) è chi decide di lasciare di sua spontanea volontà il proprio paese d'origine per cercare un lavoro e migliori condizioni di vita.
Viene considerato irregolare se si materializza almeno una di queste tre condizioni: è entrato in Italia evitando i controlli di frontiera, è entrato regolarmente ma è rimasto al termine della scadenza del visto, non ha lasciato il Paese nonostante un provvedimento di allontanamento.
I clandestini sono gli stranieri entrati in Italia senza un regolare visto di ingresso. Il profugo è colui che lascia il proprio Paese per via di guerre, catastrofi, rivolte o situazioni insostenibili. Il richiedente asilo è colui che ha lasciato il proprio Paese e chiede il riconoscimento dello status di rifugiato o una forma di protezione internazionale.
Il rifugiato è quindi chi si trova lontano dal proprio Paese e non può o non vuole tornare per paura di essere perseguitato per ragioni di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un gruppo sociale o opinioni politiche.
Ricordando che i minori stranieri non possono essere espulsi, tranne che per motivi di ordine pubblico e sicurezza dello Stato, i migranti irregolari sono allontanati dal Paese se non hanno un visto di ingresso o un permesso di soggiorno.
A meno che non sia indispensabile prestare loro soccorso, accertare identità o nazionalità, preparare i documenti per il viaggio o non sia disponibile un mezzo di trasporto adeguato.
Il rischio maggiore a cui vanno incontro i migranti irregolari è l'espulsione, ma con una precisazione importante. Può infatti accadere che sebbene entrati senza permesso ovvero privi di documento di riconoscimento, la posizione venga successivamente regolarizzata.
Pensiamo ad esempio alla recentissima sanatoria per favorire l'emersione dei rapporti in nero e la regolarizzazione dei migranti con permesso di soggiorno . Questo ultimi possono richiedere un permesso temporaneo della durata di 6 mesi dalla presentazione della domanda.
Condizione fondamentale per accedere a questa possibilità è l'assenza di un provvedimento di espulsione ovvero l'assenza di condanne (anche non definitive) per alcuni dei reati più comuni in questi casi come il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, l'intermediazione illecita o lo sfruttamento del lavoro.
Un altro caso particolare da segnalare di irregolarità temporanea è la situazione inversa ovvero l'entrata legale in Italia ma la permanenza per un periodo di tempo maggiore rispetto a quanto indicato nel permesso di soggiorno con la trasformazione dello status da regolare a irregolare. A rischiare multe sono infine i datori di lavoro che impiegano ovvero fanno lavorare migranti irregolari.
Tutti i dettagli sui migranti irregolari, lasciando da parte le leggende metropolitane come sono tutti in Italia, rubano il lavoro,non pagano le tasse, hanno tutti il cellulare.