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Imu 2025 casa ereditata abitata dalla madre, fratello, sorella o eredi. Chi deve pagare e quanto?

Cosa prevedono le leggi in vigore per pagamento Imu di una casa ereditata e dove vive ancora un familiare: chiarimenti e cosa fare

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Imu 2025 casa ereditata abitata dalla ma

L'Imposta Municipale Unica (IMU) rappresenta uno dei principali tributi legati al possesso di immobili in Italia. Quando si verifica un caso di successione ereditaria, spesso sorgono dubbi su chi debba effettivamente versare questa imposta, specialmente quando l'immobile continua a essere abitato da un familiare come la madre, il fratello o la sorella del defunto.

Vediamo nel dettaglio cosa prevede la normativa fiscale italiana per il 2025 e quali sono le responsabilità tributarie degli eredi.

Chi è considerato soggetto passivo dell'IMU nel 2025

L'IMU è l'imposta sul possesso degli immobili che deve essere obbligatoriamente versata da specifiche categorie di soggetti. Secondo la normativa vigente per il 2025, sono tenuti al pagamento:

  • I proprietari di immobili come abitazioni, negozi, capannoni industriali, aree fabbricabili o terreni agricoli (questi ultimi sono esenti se posseduti e condotti direttamente da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali)
  • Coloro che esercitano un diritto reale di godimento su un immobile, quali usufrutto, uso, abitazione, diritto di superficie ed enfiteusi
  • L'ex coniuge assegnatario della casa coniugale a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio
  • Il coniuge superstite titolare del diritto di abitazione

È importante sottolineare che non sempre il proprietario formale coincide con il soggetto passivo dell'imposta, come vedremo nei casi specifici di immobili ereditati.

IMU 2025 sulla casa ereditata abitata dalla madre: chi deve pagare

Nel caso specifico di un'abitazione ereditata a seguito della scomparsa del padre, dove la madre continua a risiedere, si applica una regola precisa. Secondo il codice civile italiano, al coniuge superstite spetta di diritto l'abitazione della casa adibita a residenza familiare.

Di conseguenza, quando i figli ereditano la proprietà dell'immobile ma la madre (coniuge superstite) continua ad abitarvi, gli eredi non sono tenuti al pagamento dell'IMU. L'imposta, infatti, grava interamente sulla madre in quanto titolare del diritto di abitazione, che la rende soggetto passivo dell'IMU a prescindere dalle quote di proprietà formalmente assegnate agli eredi.

Questo principio è stato confermato anche dalle più recenti interpretazioni normative e circolari dell'Agenzia delle Entrate per il 2025, che hanno chiarito come il diritto di abitazione prevalga sulla nuda proprietà ai fini dell'imposizione fiscale.

Esenzione IMU per l'abitazione principale

Se l'immobile ereditato costituisce l'abitazione principale per la madre (coniuge superstite), questa potrà beneficiare dell'esenzione IMU prevista per la prima casa, purché vi abbia stabilito sia la residenza anagrafica che la dimora abituale. Tale esenzione non si applica, anche per il 2025, agli immobili classificati nelle categorie catastali di lusso A/1, A/8 e A/9, per i quali è comunque prevista una detrazione di 200 euro.

IMU 2025 sulla casa ereditata abitata da un fratello o una sorella

La situazione cambia quando l'immobile ereditato è abitato da un fratello o una sorella del defunto. In questo caso, a differenza di quanto avviene per il coniuge, non esiste un diritto automatico di abitazione previsto dalla legge.

Se l'immobile viene ereditato da più persone e uno degli eredi (ad esempio un fratello o una sorella) continua ad abitarlo senza che sia stato costituito un diritto di usufrutto o di abitazione a suo favore, l'IMU dovrà essere pagata da tutti i comproprietari in base alle rispettive quote di possesso.

Nel 2025, il fratello o la sorella che abita l'immobile dovrà quindi versare la sua quota di IMU come gli altri eredi, a meno che non sia stato formalmente stabilito un diritto di usufrutto o di abitazione a suo favore mediante atto notarile.

Quando gli eredi devono pagare l'IMU sulla casa ereditata

Gli eredi diventano soggetti passivi dell'IMU per la casa ereditata nei seguenti casi:

  • Quando il coniuge superstite decide di lasciare l'abitazione, cessando così di esercitare il diritto di abitazione
  • Se non vi è un coniuge superstite che esercita il diritto di abitazione
  • Quando l'immobile non è utilizzato come abitazione principale da nessuno degli eredi

In questi casi, per il 2025, ciascun erede dovrà versare l'IMU in proporzione alla propria quota di proprietà ereditata. È fondamentale che la dichiarazione di successione venga presentata correttamente e che le quote di proprietà siano chiaramente stabilite per determinare l'esatto ammontare dell'imposta dovuta da ciascun soggetto.

Come calcolare l'IMU 2025 sulla casa ereditata

Per determinare l'importo dell'IMU 2025 da versare sulla casa ereditata, occorre seguire questi passaggi:

  1. Rivalutare la rendita catastale dell'immobile del 5%
  2. Moltiplicare il risultato per il coefficiente specifico della categoria catastale dell'immobile
  3. Applicare l'aliquota IMU stabilita dal Comune in cui si trova l'immobile
  4. Sottrarre eventuali detrazioni applicabili

I principali coefficienti moltiplicatori per il 2025 sono:

  • 160 per le abitazioni (categorie catastali A, tranne A/10), cantine e soffitte (C/2), box e autorimesse (C/6), tettoie (C/7)
  • 140 per immobili a uso collettivo (categoria B) e laboratori artigianali, stabilimenti balneari (C/3, C/4, C/5)
  • 80 per uffici e studi (A/10), banche e assicurazioni (D/5)
  • 65 per immobili a destinazione speciale (categoria D, escluso D/5)
  • 55 per negozi (C/1)
  • 135 per terreni (agricoli e non)

È importante consultare le delibere comunali per il 2025, poiché ogni Comune può stabilire aliquote differenziate e prevedere specifiche agevolazioni o esenzioni per determinate categorie di immobili o contribuenti.

Casi particolari: IMU 2025 su immobili in comproprietà tra eredi

Quando una casa ereditata è in comproprietà tra più eredi, possono verificarsi situazioni complesse dal punto di vista fiscale. Per il 2025, è utile considerare i seguenti scenari:

Immobile utilizzato da uno solo dei comproprietari

Se solo uno degli eredi utilizza l'immobile come abitazione principale, stabilendovi residenza e dimora abituale, solo questo erede potrà beneficiare dell'esenzione IMU per la sua quota di proprietà. Gli altri comproprietari dovranno invece versare l'imposta per le rispettive quote.

Immobile concesso in comodato gratuito a un familiare

Nel 2025, è prevista una riduzione del 50% della base imponibile IMU per le unità immobiliari concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado (genitori e figli) che le utilizzano come abitazione principale. Per usufruire di questa agevolazione è necessario che:

  • Il contratto di comodato sia registrato
  • Il comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l'immobile concesso in comodato

Il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante, oltre all'immobile concesso in comodato, possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale.

Adempimenti e scadenze IMU 2025 per gli eredi

Gli eredi di un immobile devono prestare attenzione ad alcune scadenze e adempimenti specifici relativi all'IMU per il 2025:

  • Dichiarazione di successione: deve essere presentata entro 12 mesi dalla data del decesso presso l'Agenzia delle Entrate
  • Dichiarazione IMU: va presentata entro il 30 giugno dell'anno successivo all'acquisizione dell'immobile per comunicare le variazioni rilevanti ai fini dell'imposta
  • Versamenti IMU 2025: l'acconto deve essere pagato entro il 16 giugno 2025 e il saldo entro il 16 dicembre 2025

In caso di eredità, la dichiarazione IMU è particolarmente importante perché consente di comunicare all'amministrazione comunale la nuova situazione proprietaria e l'eventuale presenza di un diritto di abitazione a favore del coniuge superstite.

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