Le leggi in vigore sul pagamento Imu non prevedono alcuna esenzione per case senza utenze. Sono previste riduzioni, però, se si dimostra che la casa è seza utente perchè inutilizzata per inagibilità. E quest'ultima condizione deve essere chiaramente dimostrata.
L’Imu si deve pagare per una casa senza utenze? L’Imu è la tassa sul possesso di immobili che deve essere pagata da tutti i proprietari di tutti gli immobili ad eccezione di prime case che sono abitazioni principali, escludendo le case di lusso e di pregio. Si tratta, dunque, di una imposta che ogni anno, per due appuntamenti annuali di acconto e saldo, chiama alla cassa milioni di italiani. Ma sorge un dubbio: l’Imu si deve pagare anche per una casa senza utenze?
Il presupposto per il pagamento dell’Imu, come accennato a inizio pezzo, è il possesso della casa, o di altro immobile, per cui deve essere versata per ogni casa, terreno o area edificabile. In particolare, l’Imu deve essere sempre pagata da proprietari di immobili considerati di pregio e lusso, rietranti nella categoria catastale A1, A8 e A9, che sono abitazione principale, e proprietari di seconde case, a prescindere dalla categoria catastale di appartenenza.
Per case date in comodato d’uso gratuito tra genitori e figli, il pagamento dell’Imu è ridotto ma comunque l’imposta di deve pagare.
Nel caso di casa senza utenze il discorso non cambia: anche per una casa senza utenze l’Imu deve essere pagata e l’unica soluzione può essere capire se vi siano riduzioni o sconti previsti dai singoli Comuni di residenza per case senza utenze. Spesso, infatti, si può destinare la seconda casa ad un uso differente da quello di abitazione per cui non è sempre necessario avere le utenze allacciate.
Se, dunque, una casa non ha utenze l’Imu deve essere sempre pagata dal proprietario, considerando che, come detto, si tratta comunque di una casa di proprietà e che potrebbe essere usata anche senza utenze.
Stando, però, alle regole in vigore, pur non essendo prevista alcuna esenzione dal pagamento dell’Imu per una casa senza utenze, se la casa senza utenze risulta inagibile o inabitabile, il proprietario ha la possibilità di chiedere una riduzione del 50% della base imponibile per il calcolo Imu da pagare.
Per avere lo sconto, però, l’inagibilità o inabitabilità deve derivare da un degrado fisico sopravvenuto, per esempio nel caso in cui si trattai di un edificio diroccato o pericolante; o essere risultato di una struttura vecchia e tecnologicamente obsoleta per cui siano necessari di restauro e risanamento o di ristrutturazione e non solo interventi di manutenzione.
L'inagibilità o inabitabilità per pagare meno l’Imu deve essere accertata dall'ufficio tecnico comunale attraverso una perizia, che è sempre a carico del proprietario, e idonea documentazione. In alternativa, il contribuente può presentare una dichiarazione sostitutiva per informare della inagibilità della casa senza utenze e tocca poi al Comune provvedere alle dovute verifiche in sede.