E’ possibile ottenere uno sconto fino al 45% sul pagamento delle imposte locali Imu e Tari 2022 quando si soddisfano le condizioni per beneficiare dello sconto del 20% previsto dal Decreto Rilancio e aggiungendo la riduzione del 25% di Imu e Tasi per gli immobili concessi in locazione a canone concordato.
Il Decreto Rilancio approvato in via definitiva ha approvato nuovi sconti per il pagamento dei tributi locali stabilendo la facoltà per gli enti territoriali, tramite propria delibera, stabilire un taglio fino al 20% delle aliquote e delle tariffe delle entrate tributarie e patrimoniali comunali. Vediamo allora quando si può ottenere lo sconto del 45% su Imu e Tari 2022.
Stando a quanto stabilito dal Dl Rilancio, lo sconto del 20% per il pagamento di Imu e Tari 2022 può essere, quindi, applicato dai Comuni ma solo a condizione che il contribuente obbligato al pagamento provveda al versamento tramite domiciliazione bancaria, vale a dire con addebito diretto del pagamento su conto corrente bancario o postale.
Lo sconto si può avere, dunque, solo a condizione che si paghino le imposte locali con domiciliazione bancaria e sempre che il singolo Comune approvi la delibera per pagare in maniera ridotta.
I requisiti per pagare Imu e Tari ridotte sono, dunque:
Con le riduzioni previste dal Dl Rilancio Il contribuente potrebbe ottenere uno sconto sui tributi comunali (Imu, Tari e Tasi) di circa il 45%. Considerando, infatti, lo sconto del 20% su Imu e Tari 2022 e aggiungendo la riduzione del 25% di Imu e Tasi calcolate sulle rispettive aliquote deliberate dal Comune per gli immobili concessi in locazione a canone concordato, ecco che gli sconti su Imu, Tasi e Tari 2022 potrebbero arrivare al 45%, sempre però solo se si soddisfano le condizione sopra riportate.
Lo sconto del 45% su Imu e Tari 2022 non vale, dunque, per tutti ma solo nei casi in cui si tratti di immobili concessi in locazione a canone concordato.