Le normative vigenti riguardanti il pagamento delle imposte Imu e Tari sono ben definite e stabiliscono l'obbligo di versamento per tutti i contribuenti che rientrano nei parametri previsti dalla legge. Queste tasse rappresentano importanti fonti di entrata per le amministrazioni locali, utilizzate per finanziare servizi essenziali per la comunità.
L'Imu deve essere corrisposta da tutti i proprietari di immobili di qualsiasi tipologia, dalle abitazioni agli edifici commerciali, terreni agricoli e altre categorie di proprietà, con l'eccezione della prima casa considerata abitazione principale e delle relative pertinenze, che godono dell'esenzione.
La Tari, imposta sui rifiuti, è invece dovuta da ogni soggetto che occupa a qualsiasi titolo un immobile o un'area potenzialmente produttrice di rifiuti. Questo include proprietari, inquilini, comodatari, usufruttuari e altri titolari di diritti reali. Le situazioni in cui si può ottenere l'esonero dal pagamento della Tari sono limitate.
La normativa riguardante il pagamento dell'Imu sui terreni ha subito numerose modifiche nel corso degli anni, fino a quando nel 2016 è stata stabilita l'esenzione totale per determinate categorie di terreni agricoli che soddisfano specifici requisiti.
In base alle disposizioni attualmente in vigore, sono esenti dal pagamento dell'Imu i seguenti terreni:
Tutti i terreni che non rientrano in queste categorie sono soggetti al pagamento dell'Imu, in particolare i terreni edificabili. Per quanto riguarda il calcolo dell'Imu sui terreni agricoli soggetti all'imposta, bisogna considerare un coefficiente di rivalutazione del 25% e applicare un moltiplicatore pari a 135.
Il calcolo dell'imponibile si ottiene quindi moltiplicando il reddito dominicale per 1,25 e successivamente per 135. Al risultato ottenuto si applica l'aliquota deliberata dal Comune di appartenenza.
Per i terreni edificabili, invece, la base imponibile è costituita dal valore venale in comune commercio al primo gennaio dell'anno di imposizione o dal momento dell'adozione di specifici strumenti urbanistici. Per determinare questo valore, si considerano:
Un aspetto importante da considerare per l'esenzione Imu 2025 riguarda la classificazione dei terreni montani. L'ISTAT classifica i comuni in tre categorie:
Questa classificazione deriva dall'applicazione dell'art. 1 della legge 991/1952 sulla determinazione dei territori montani ed è fondamentale per stabilire il diritto all'esenzione Imu. I proprietari di terreni agricoli situati in comuni totalmente montani possono beneficiare dell'esenzione, purché rispettino anche gli altri requisiti previsti dalla normativa.
È importante sottolineare che non tutti i terreni in aree montane sono automaticamente esenti. Il contribuente deve verificare se il proprio terreno è incluso nell'elenco allegato alla circolare 14 giugno 1993, n. 9 del Ministero delle Finanze.
In base alla normativa vigente, i terreni agricoli sono completamente esenti dal pagamento della Tari (Tassa sui Rifiuti), nonostante alcuni comuni italiani abbiano tentato in passato di imporre tale tributo anche su queste aree.
La Tari sui terreni agricoli è considerata illegittima, così come non è dovuta per tutti i terreni che non siano suscettibili di produrre rifiuti. L'esenzione non si applica invece ai terreni edificabili, che sono potenzialmente produttori di rifiuti urbani.
Questa esenzione si basa sul principio che la Tari è dovuta solo per le aree e gli immobili che possono effettivamente generare rifiuti. I terreni agricoli, utilizzati per le attività di coltivazione, non rientrano in questa categoria e pertanto sono esclusi dall'ambito di applicazione dell'imposta.