Ci sono casi in cui, per leggi 2022 aggiornate, sia Imu che Tari sui rifiuti sulle seconde case si possono pagare meno, per esempio nel caso di casa data in comodato d’uso ai figli per cui l’Imu si paga al 50%, o nel caso di una casa dichiarata inagibile, per cui l’Imu si riduce e la Tari non si paga per nulla, ma i casi non finiscono qui e ci sono diverse condizioni da soddisfare.
Quando si paga molto meno o addirittura nulla per Imu e Tari seconde case? I presupposti di pagamento di Imu e Tari sui rifiuti, le imposte che tutti i possessori di immobili a qualsiasi titolo (sia proprietari che inquilini, usufruttuari, comodatari, ecc) devono pagare sono differenti ma comuni tra i diversi immobili e sono, rispettivamente, il possesso dell’immobile e la suscettibilità della produzione di rifiuti nello stesso.
Insieme al caso delle prime case che risultano abitazioni principali e relative pertinenze, vi sono altri casi in cui, per legge, si può non pagare l’Imu così come la Tari sui rifiuti e casi in cui sia Imu e che Tari si possono pagare meno. Vediamo quali sono.
Stando a quanto previsto dalle leggi 2022 in vigore, Imu e Tari sui rifiuti devono essere in generale pagate. Se il presupposto per il pagamento dell’Imu è il possesso della casa, o di altro immobile, allora l’imposta deve essere versata per ogni casa, terreno o area edificabile. In particolare, l’Imu si paga per immobili rientranti nelle categorie catastali:
Anche per case vuote e senza utenze l’Imu deve essere pagata sempre pagata dal proprietario, considerando che, come detto, si tratta comunque di una casa di proprietà
Se, però, la casa senza utenze risulta inagibile o inabitabile, il proprietario può chiedere una riduzione del 50% della base imponibile per il calcolo Imu da pagare previo accertamento della inagibilità della casa stessa da parte degli enti competenti.
L'inagibilità per pagare meno l’Imu deve essere, infatti, accertata dall'ufficio tecnico comunale attraverso apposita perizia.
E’ prevista la totale esenzione dal pagamento Imu nei casi della ex casa coniugale. E’, infatti, prevista l’esenzione dell’Imu per la casa familiare assegnata al genitore collocatario dei figli con apposito provvedimento del giudice.
Pur non essendo proprietario, infatti, il genitore affidatario può beneficiare dell’esenzione per abitazione principale.
Per quanto riguarda, invece, il pagamento della Tari sui rifiuti, le leggi in vigore prevedono la totale esenzione dal pagamento della Tari sui rifiuti nei casi in cui una casa risulti del tutto inagibile, o priva di collegamento alla rete elettrica, idrica e fognaria.
Altri casi in cui, per legge, Imu e Tari sulle seconde case si pagano di meno sono i seguenti: