Non pagare l’Imu nei termini stabiliti comporta multe e sanzioni che variano in base ai giorni di ritardo in cui si effettua il pagamento e fino al 30% dell’importo dovuto. Il rischio è anche quello di essere soggetti ad accertamenti da parte del Fisco.
L’imu è un’imposta che tutti i proprietari di immobili, ad eccezione di proprietari di prime case e relative pertinenze, devono pagare annualmente e sono due gli appuntamenti Imu che chiamano alla cassa milioni di italiani, quello dell’acconto in programma solitamente il 16 giugno e quello del saldo, generalmente in programma il 16 dicembre.
Il pagamento dell’Imu è obbligatorio per tutti a meno dell’esenzione sopra riportata per proprietari di prime case. Ma quali sono i rischi che si corrono se non si paga l’Imu?
Il mancato pagamento dell’Imu, soprattutto se accumulato negli anni, comporta il dover pagare multe e sanzioni che aggiunte alle somme dovute per l’imposta possono arrivare al presentare al contribuente un conto decisamente salato.
Le sanzioni previste per chi non paga l'Imu (ad eccezione di chi è esente dal pagamento Imu) sono diverse a seconda dei giorni di ritardo. Se il contribuente che non ha rispettato i pagamenti Imu previsti decide di pagare in ritardo paga le multe previste ma nel frattempo il contribuente può ricevere un accertamento fiscale e la sanzione in tal caso passerebbe al 30%.
Per evitare di incorrere in sanzioni tanto salate si può ricorrere al ravvedimento operoso effettuando il pagamento tramite il modello F24, pagando sanzioni e interessi insieme all'importo dovuto. Sono diversi i tipi di ravvedimento operoso;
Trascorso un anno dal termine della scadenza del pagamento, non è più possibile ricorrere al ravvedimento operoso e l’importo di Imu si deve pagare con la maggiorazione della sanzione fissa del 30%, più gli interessi.