E’ possibile pagare in ritardo la prima rata Imu 2022 con il ravvedimento operoso che prevede sanzioni ridotte e che da quest’anno prevede anche la possibilità di regolarizzazione dei pagamento con sanzioni ridotte anche oltre i due anni di ritardo.
Oggi 16 giugno è l’appuntamento con il pagamento della prima rata Imu 2022, imposta sul possesso di immobili che da quest’anno è unificata con la Tasi. Milioni gli italiani chiamati al versamento ma quest’anno più che mai forse saranno in tantissimi a mancare all’appuntamento. Vediamo cosa fare per il pagamento della prima rata Imu 2022 in ritardo e come fare ravvedimento per regolarizzarsi.
Chi non paga in tempo la prima rata Imu 2022 in scadenza il 16 giugno, per evitare il pagamento di sanzioni salate, ha la possibilità di ricorrere al ravvedimento operoso, sistema che permette di regolarizzare la propria posizione con i pagamenti Imu con sanzioni ridotte, tramite il modello F24.
In base al ritardo in cui si effettua il pagamento, sono diversi i tipi di ravvedimento operoso a cui ricorrere. In particolare, è previsto il ravvedimento:
Trascorso un anno dal termine della scadenza del pagamento, non è più possibile ricorrere al ravvedimento operoso e l’importo di Imu si deve pagare con la maggiorazione della sanzione fissa del 30%, più gli interessi.
C’è, però una novità in vigore da quest’anno: stando a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2022, da quest’anno vale anche il cosiddetto ravvedimento lunghissimo che scatta una volta trascorso un anno.
In particolare, con il ravvedimento lunghissimo, se il pagamento viene effettuato entro 2 anni dal termine previsto, la sanzione ordinaria del 30% viene ridotta ad 1/7 e quindi è pari al 4,29%.
Se il pagamento viene effettuato oltre i due anni, la sanzione sale al 5%, che arriva fino al 6% se il pagamento avviene dopo aver ricevuto il verbale di constatazione ma prima di ricevere la cartella esattoriale.
Per riassumere, dunque, il pagamento in ritardo dell’Imu 2022 può avvenire con il ravvedimento operoso Imu 2022, anche sulle sanzioni, con le seguenti riduzioni: