In quali casi si evita pignoramento casa, soldi o altri beni intestandoli a moglie o figli

Intestare i propri beni a moglie e figli permette di evitare il pignoramento e in quali casi: cosa prevedono leggi in vigore

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
In quali casi si evita pignoramento casa

In quali casi si evita pignoramento casa, soldi o altri beni intestandoli a moglie o figli nel 2022-2023?

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, si può evitare il pignoramento della casa intestandola a moglie o figli solo, però, prima di contrarre il debito che porta al termine della lunga procedura di pignoramento, perchè in caso contrario la legge permette di rifarsi anche su moglie o figli a cui la casa è stata intestata, mentre per evitare il pignoramento dei soldi intestandoli a moglie e figli, il discorso è più complesso.
 

In quali casi si evita pignoramento casa, soldi o altri beni intestandoli a moglie o figli nel 2022-2023? Quando si rischia di incorrere in un provvedimento di pignoramento, decidere di intestare casa, soldi o altri beni a moglie o figli non sempre potrebbe rivelarsi la scelta vincente.

Se, infatti, ci sono, per legge, casi in cui intestare i propri beni a moglie e figli può evitare il pignoramento, ci sono altri casi in cui, pur intestando i propri beni a moglie e figli, comunque non si evitare il pignoramento di casa, soldi o altri beni. Vediamo allora cosa prevedono le leggi in vigore 2022-2023 in merito. 

  • Si può evitare pignoramento casa intestandola a moglie o figli?
  • Pignoramento soldi e come evitarlo intestandoli a moglie o figli

Si può evitare pignoramento casa intestandola a moglie o figli?

Chi decide di intestare la casa a moglie o figli in presenza di forti debiti per evitarne il pignoramento comunque rischia perché fino ad un anno da quando viene firmata la donazione dal notaio per intestare casa a moglie o figli, il creditore può sempre rifarsi sulla casa. 

Entro un anno, infatti, una volta maturato il forte debito e avviata la procedura di pignoramento, i creditori possono trascrivere il pignoramento nei pubblici registri immobiliari, pignorando anche la casa che viene intestata a moglie e figli e ciò significa che il creditore può agire nei confronti di moglie o figlio pur non essendo loro i debitori. Stesso discorso vale se si intestano altri beni immobili a moglie e figli quando ormai il debito è già stato contratto dal marito.

Intestare, dunque, la casa a moglie o figli non evita sempre il pignoramento del bene. L’unico caso in cui si può evitare il pignoramento della casa intestandola a moglie o figli è quello di procedere con la donazione e intestazione della stessa prima di contrarre il debito. Precisiamo che in ogni caso, la legge in vigore stabilisce l’impignorabilità della prima casa. 

Se, infatti, un soggetto ha debiti con il Fisco, non gli si può pignorare la prima casa se sussistono le seguenti condizioni:

  • la casa è luogo di residenza del contribuente;
  • la casa è adibita a destinazione catastale abitativa;
  • la casa non rientra nelle categorie immobiliari A9 o A9 (ville e castelli) e non è casa di lusso.

Precisiamo, però, che l’impignorabilità della casa vale solo per il Fisco, mentre tutti gli altri enti creditori, come banche o società finanziarie, possono comunque pignorare la prima casa per un debito non saldato.

Pignoramento soldi e come evitarlo intestandoli a moglie o figli

Se si può evitare il pignoramento della casa intestandola a moglie o figli solo, però, prima di contrarre il debito che porta al termine della lunga procedura di pignoramento, perchè in caso contrario la legge permette di rifarsi anche su moglie o figli a cui la casa è stata intestata, per evitare il pignoramento dei soldi intestandoli a moglie e figli, il discorso è più complesso.

Quando si arriva ad una procedura di pignoramento dei soldi, che vale su stipendi o conti correnti o altri beni mobili, intestarli a moglie o figli potrebbe comunque non far evitare il pignoramento. Quando si agisce con il pignoramento di soldi su un conto corrente che si potrebbe intestare a moglie o figli, l’espropriazione dei soldi sul conto avviene solo dopo una notifica ufficiale inviata al correntista debitore, che contiene un titolo esecutivo, un atto di precetto e un atto di pignoramento. 

E intestare soldi a moglie o figli potrebbe non evitare il pignoramento. La legge prevede, infatti, l'istituto del pignoramento presso terzi, che è una forma di espropriazione forzata avente per oggetto i crediti vantati dal debitore nei confronti di terzi, cioè i beni mobili del debitore in possesso di terzi.

In tal caso, infatti, il pignoramento viene notificato con apposito atto al terzo, vale a dire moglie o figli, e al debitore con: 

  • l’ingiunzione al debitore; 
  • l'indicazione del credito per il quale si procede, del titolo esecutivo e del precetto; 
  • l'indicazione delle cose o delle somme dovute e l’intimazione al terzo di non disporne senza ordine del giudice; 
  • la dichiarazione di residenza o l'elezione di domicilio nel comune in cui ha sede il tribunale competente; 
  • l’indicazione dell’indirizzo di posta elettronica certificata del creditore procedente; 
  • la citazione del debitore a comparire davanti al giudice competente, con l'invito al terzo a comunicare la dichiarazione al creditore entro dieci giorni a mezzo raccomandata o pec.

Se il pignoramento presso terzi viene eseguito su conti bancari o altri prodotti finanziari intestati al debitore, la Banca deve specificare al creditore procedente, entro dieci giorni dalla notifica, le eventuali somme a credito di spettanza del suo cliente entro il limite del quantum pignorato e l’eventuale presenza di precedenti pignoramenti, sequestri o cessioni notificate.

Dunque, non si può evitare il pignoramento dei soldi intestando il proprio conto corrente a moglie a figli a debito già contratto, ma nel caso di conto corrente cointestato o con la moglie o con un figlio, il pignoramento vale solo sul 50% della quota presente, a prescindere dal fatto che il soggetto debitore abbia depositato sul conto cifre più o meno elevate. 

Precisiamo, infine, che non possono mai essere pignorati soldi su un conto corrente alimentato da:

  • pensioni di invalidità;
  • assegni di accompagnamento per disabili;
  • rendite di assicurazioni sulla vita.