Stando a quanto previsto dalle norme attualmente in vigore, l’inquilino di una casa deve sempre pagare l’affitto anche se la casa risulta in condizioni tali da portare ad una riduzione del godimento della casa stessa a causa del proprietario di casa. L’unico caso che permette di non pagare l’affitto di casa legalmente è quello in cui la casa stessa risulta del tutto inservibile.
Le difficoltà economiche, eventuali problemi in casa che non permettono di vere al meglio, o altri simili motivi non rappresentano buoni motivi per smettere di pagare regolarmente il canone di affitto pattuito al momento della stipula di un contratto di locazione per una casa in affitto.
Decidere di non pagare in maniera del tutto arbitraria l’affitto di una casa implica per l’inquilino della casa il rischio di diventare moroso con la possibilità di poter ricevere anche un provvedimento di sfratto. Nel caso di problemi economici o di problemi di altra natura, è piuttosto consigliabile cercare di trovare sempre una soluzione con il proprietario della casa in affitto.
Esistono, però, anche casi in cui si può non pagare l’affitto. Vediamo allora quali sono i casi in cui è possibile non pagare l’affitto di una casa legalmente nel 2022?
Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, non è quasi possibile non pagare l’affitto di una casa legalmente nel 2022. Se, infatti, la casa presenta problemi e vizi o, per esempio, se ci si ritrova in condizioni economiche tali da non poter sostenere la spesa dell’affitto di casa, non si può non pagare arbitrariamente. Per poter non pagare l’affitto di casa legalmente nel 2022 bisogna almeno comunicare al proprietario della casa eventuali problemi economici o vizi della casa.
Se, infatti, l’inquilino che non riesce più a pagare l’affitto comunica al proprietario di casa il cambiamento della sua situazione economica, con la manifesta intenzione magari anche di voler risolvere il contratto di locazione, nel caso di proprietari comprensivi, si può non pagare l’affitto di casa per un determinato periodo di tempo, bloccando i pagamenti stabiliti da contratto.
In questi casi, l’inquilino non paga legalmente l’affitto di casa e il proprietario, dal canto suo, comunica all’Agenzia delle Entrate le modifiche intervenute per i pagamenti dell’affitto, dichiarando il tempo in cui l’inquilino non paga l’affitto, in modo da ridurre le tasse da pagare contestualmente al minor reddito da affitto percepito.
In mancanza di accordo con il proprietario, l’inquilino deve continuare a pagare l’affitto di casa, altrimenti diventa moroso e il proprietario di casa può decidere depositare un atto di ricorso per lo sfratto per morosità al tribunale e l’unico modo per bloccare poi lo sfratto in tribunale è quello di provvedere al pagamento di quanto dovuto per regolarizzare la posizione debitoria nei confronti del proprietario di casa.
Anche se la casa presenta vizi e problemi gravi non si può non pagare l’affitto in maniera arbitraria e autonoma. E’ possibile non pagare l’affitto solo se si concorda con il proprietario di casa la sospensione del pagamento previsto o la riduzione dell’importo fissato.
L’unico caso 2022 previsto dalla legge in cui è possibile non pagare legalmente l’affitto di casa è quello in cui la casa risulta del tutto inservibile, condizione decisamente rara in cui trovarsi, perché non potendo essere utile difficilmente l’inquilino continua a viverci.
Per esempio, se i tubi della casa in affitto perdono e per sistemarli bisogna rompere tutto il pavimento del salotto e dei due bagni per ricostruire le condutture che perdono e creano problemi alla casa del piano sottostante e durante i lavori l’inquilino deve lasciare la casa, allora in questo caso può non pagare l’affitto legalmente perché l’appartamento risulta, come detto, inservibile.
Ma se i tubi rotti che provocano perdite possono essere riparati semplicemente rompendo solo una parte di parete o se non si riesce a vivere bene in casa a causa di rumori molesti dei vicini, anche se insopportabili, allora l’affitto non si può non pagare.