In quali casi un certificato di malattia è valido su lavoro se è retrodatato per leggi 2022

Tempi entro cui presentare certificato medico e validità se è retrodatato: cosa prevedono leggi in vigore ed eccezioni

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
In quali casi un certificato di malattia

In quali casi un certificato di malattia è valido su lavoro se è retrodatato?

L'unico caso ammesso dalla legge in cui un certificato medico di malattia per assenza a lavoro può essere valido se è retrodatato è quello in cui il lavoratore chiede la visita medica domiciliare al proprio medico curante. In questo caso, il medico può redigere il certificato medico di malattia il giorno dopo, inserendo come decorrenza della malattia la data della visita domiciliare effettuata, cioè il giorno precedente a quello di redazione del certificato. 
 

In quali casi un certificato di malattia è valido su lavoro se è retrodatato? Quando un lavoratore si assenta dal lavoro per malattia deve giustificarla tramite certificato medico rilasciato dal proprio medico di base. 

Il lavoratore deve presentare il certificato medico di malattia in determinati tempi. In particolare, stando a quanto previsto dalle leggi 2022, la malattia deve essere documentata al proprio datore di lavoro entro due giorni dalla data del rilascio del certificato.

  • Quando certificato medico di malattia può essere valido anche se retrodatato
  • Certificato di malattia leggi in vigore 2022

Quando certificato medico di malattia può essere valido anche se retrodatato

Il certificato di malattia che il medico curante rilascia al lavoratore per giustificare l’assenza per malattia a lavoro non può mai essere retrodatato, ad eccezione di un caso.

L'unico caso ammesso dalla legge in cui un certificato medico di malattia per assenza a lavoro può essere valido se è retrodatato è quello in cui il lavoratore chiede la visita medica domiciliare al proprio medico curante.

In questo caso, il medico può redigere il certificato medico di malattia il giorno dopo, inserendo come decorrenza della malattia la data della visita domiciliare effettuata, cioè il giorno precedente a quello di redazione del certificato. 

La validità del certificato medico per malattia a lavoro retrodatato sussiste solo se si tratta di giorno feriale e solo se sul certificato il medico curante riporta chiaramente il motivo della decorrenza della malattia al giorno prima. Precisiamo, dunque, che il certificato medico può essere valido anche retrodatato, ma solo se lo è di un solo giorno.

Certificato di malattia leggi in vigore 2022

Il certificato medico di malattia è obbligatorio da presentare al datore di lavoro non appena accade un evento di malattia ad un lavoratore dipendente. Il lavoratore ha, infatti, il dovere, per legge e Ccnl, di avvisare tempestivamente il datore di lavoro dell’assenza a causa della malattia in modo da permettere allo stesso datore di lavoro di organizzare al meglio la sua sostituzione. 

Il lavoratore, subito dopo aver comunicato al datore di lavoro, la malattia deve recarsi dal proprio medico di base perché effettui la visita medica e rilasci il relativo certificato.

Lo stesso medico ha l'obbligo di inviare all'Inps il certificato di malattia, che riporta la data di inizio e fine malattia da trasmettere in via telematica all'Inps, e l'attestazione di malattia, che indica la prognosi che l'Inps presenta al datore di lavoro.

L'Inps a sua volta invia all'amministrazione l'attestato di malattia e comunica al lavoratore il numero di protocollo identificativo del certificato che deve poi essere comunicata al datore di lavoro.

Quando il lavoratore è già in malattia ma per la guarigione totale ha bisogno di più giorni di riposo rispetto a quelli indicati dal certificato medico inviato al datore di lavoro appena ammalatosi, per continuare la malattia deve presentare a datore di lavoro e Inps il certificato medico di continuazione della malattia.

In caso di continuazione della malattia dopo la data di scadenza della prognosi, il lavoratore deve farsi certificare dal medico la continuazione malattia. In caso di richiesta di certificato di continuazione della malattia, il medico che fa il certificato di malattia deve riportare se si tratta di continuazione del precedente evento morboso, e in tal caso deve barrare la casella Continuazione, o se si tratta di ricaduta della stessa malattia dopo un breve periodo di rientro a lavoro, barrando in tal caso la casella Ricaduta.

Se la ricaduta della malattia avviene entro 30 giorni dal rientro al lavoro, cioè da quando si è concluso il precedente evento di malattia, i nuovi giorni di assenza vengono considerati come una continuazione della precedente malattia e non come un nuovo evento di malattia.