Una pensione tradizionale non può generalmente diminuire di valore considerando che ogni anno è anche soggetto a rivalutazione automatica che prevede aumenti degli assegni. Tuttavia, ci sono tipi di pensioni che possono diminuire, per diversi motivi e condizioni, come pensioni di invalidità e pensioni di reversibilità.
In quali casi una pensione può diminuire di valore? Stando a quanto previsto dalle leggi 2022 in vigore, le pensioni tradizionali, di vecchiaia e anticipata, non diminuiscono ma sono alcune tipologie di pensioni che milioni di italiani percepiscono per differenti motivazioni a poter diminuire, basti pensare a pensioni di reversibilità e pensioni di invalidità. Vediamo allora quando e di quanto possono diminuire le pensioni.
La pensione tradizionale non può generalmente diminuire, considerando che, al contrario, ogni anno le pensioni tendono ad aumentare per effetto della rivalutazione annuale che avviene per adeguare il potere d’acquisto dei pensionati al costo della vita Istat su indici fissati dal Mef.
Per la rivalutazione delle pensioni 2022 il Mef (Ministero dell’Economia) ha, per esempio fissato un indice pari all’1,7% su tre fasce che, in particolare, sono le seguenti:
Il trattamento minimo di riferimento dal primo gennaio 2022 è di 523,83 euro.
Un caso particolare, se vogliamo, di riduzione delle pensioni che fino all’anno scorso ha interessato tutti è stato il blocco della rivalutazione delle pensioni che non ha portato gli assegni ad aumentare riducendo così il potere di acquisto dei pensionati.
La pensione che può diminuire molto più facilmente e anche di molto è quella di reversibilità, che spetta ai parenti superstiti dell’assicurato che sono, per legge:
Per quanto riguarda le percentuali spettanti di pensione di reversibilità rispetto all’importo che il deceduto avrebbe percepito di pensione in base ai beneficiari sono le seguenti:
Una volta calcolato l’importo di pensione di reversibilità spettante al parente superstite, può cambiare in base a diverse condizioni, per esempio figli minori o maggiorenni di età superiore ai 26 anni a carico, o redditi.
In presenza di redditi personali superiori a tre volte il trattamento minimo, infatti, l’importo di pensione di reversibilità al coniuge si riduce di una percentuale tanto più alta quanto maggiore è il reddito.
Quando si supera la soglia di reddito annua stabilita dall’Inps di 20.107,62 euro l’importo della pensione di reversibilità si riduce secondo precise percentuali che sono:
Se, dunque, il coniuge superstite che percepisce la pensione di reversibilità ha un reddito annuo superiore a 20.107,62 euro è prevista una riduzione del 25%, che sale al 40% se reddito è ricompreso tra la predetta soglia e i 26.810,16 euro per arrivare al 50% se il reddito del coniuge risulta superiore a 33.512,70 euro annui, cioè oltre 5 volte il trattamento minimo Inps.
Anche la pensione di invalidità può diminuire rispetto all’importo originario calcolato, fino anche ad essere sospesa nei casi previsti dalla legge. L’importo della pensione di invalidità viene calcolato in base a percentuale di invalidità del soggetto richiedente e reddito.
La pensione di invalidità civile è una prestazione assistenziale erogata dall’Inps e per cui bisogna presentare apposita domanda. La domanda di pensione di invalidità può essere presentata da coloro che hanno riduzione della capacità lavorativa riconosciuta al 100% e a condizione che non superino il limite di reddito stabilito dall’Istituto.
Le pensioni per invalidità si riducono se l’assegno è superiore al trattamento minimo e l’interessato svolge un’attività lavorativa. La riduzione del valore della pensione di invalidità varia in base al reddito:
se il reddito è da lavoro dipendente, la riduzione della pensione è pari al 50% della quota eccedente il trattamento minimo, fermo restando che la decurtazione non può superare il reddito stesso;
se il reddito è da lavoro autonomo, la riduzione della pensione è pari al 30% della quota eccedente il trattamento minimo, e comunque non può essere superiore al 30% del reddito prodotto.
Quando poi cambia la percentuale di invalidità riconosciuta, si riduce ancora l’importo della pensione di invalidità fino ad essere del tutto sospeso come trattamento da erogare.